Macitynet ha una tabella riassuntiva sui costi del decreto Bondi per singola tipologia di memoria di archiviazione. Si tratta di un prelievo scandaloso non solo negli intenti ma anche nell’entita delle cifre pretese.


– supporti audio analogici: 23 centesimi per ogni ora di registrazione musicale;
– supporti audio digitali (CD, DVD, ecc): 22 centesimi per ogni ora di registrazione musicale;
– CD-R: 15 centesimi ogni 700 Mb di capacità dati e 0.22 per ogni ora di registrazione audio;
– supporto video analogico: 0.29 centesimi per ogni ora di registrazione;
– supporto video digitale: 0.29 centesimi per ogni ora di registrazione;
– DVD riscrivibili: 41 centesimi ogni 4,1 GB
– masterizzatori: +5% sul prezzo di vendita;

Memorie (MicroSD e removibili)
– tassa esclusa fina a 32 MB
– 0.05 euro a GB fino a 5 GB;
– 0.03 euro a GB oltre i 5 GB;
Per il primo e secondo anno, l’importo massimo sarà di 3 euro, mentre sarà 5 euro per il terzo anno.

Chiavette Usb
– tassa esclusa fina a 256 MB
– 0.10 euro a GB fino a 4 GB;
– 0.09 euro a GB oltre i 4 GB.
Per il primo e secondo anno, l’importo massimo sarà di 7 euro a chiavetta, mentre sarà 9 euro per il terzo anno.

Memorie (Hard Disk esterni)
– 0.02 euro a GB fino a 400 GB;
– 0.01 euro a GB oltre i 400 GB.
Per il primo e secondo anno, l’importo massimo sarà di 12 euro, mentre sarà 20 euro per il terzo anno.

Memorie (Hard Disk interni solo di Pc, Netbook e Notebook)
– 3.22 euro fino a 1 GB;
– 3.86 euro da 1 a 5 GB;
– 4.51 euro da 5 a 10 GB;
– 5.15 euro da 10 a 20 GB;
– 6.44 euro da 20 a 40 GB;
– 9.66 euro da 40 a 80 GB;
– 12.88 euro da 80 a 120 GB;
– 16.10 euro da 120 a 160 GB;
– 22.54 euro da 160 a 250 GB
– 28.98 euro oltre i 250 GB;
– 32.20 euro oltre i 400 GB con applicazione dal secondo anno;
– 2.76 euro ogni 200 GB aggiuntivi sopra i 500 con applicazione dal secondo anno

Lettori Mp3 (quota fissa per lettore)
– 0.64 euro fino a 128 MB;
– 2.21 euro da 128 a 512 Mb;
– 3.22 euro da 512 MB a 1 GB
– 5.15 euro da 1 a 5 GB;
– 6.44 euro da 5 a 10 GB;
– 7.73 euro da 10 a 15 GB;
– 9.66 euro oltre 15 GB;
– 12.88 euro oltre i 20 GB;
– 2.76 euro ogni 10 GB aggiuntivi sopra i 20 GB con applicazione dal secondo anno.

Cellulari e Smartphone
– 0.90 centesimi di euro per dispositivo.

25 commenti a “Tassare la tecnologia”

  1. PiDave dice:

    La tabella degli hard-disk interni e’ ver-go-gno-sa.

    Il resto e’ “solo” impresentabile…

  2. ElenaT dice:

    BANDIAMO BONDI!

  3. abragad dice:

    Cioè in pratica una gabella di 25 euro per ogni notebook (ho fatto un media tra due dimensioni tra le più comuni) quando la maggioranza dei produttori di medio-basso livello si ingegna per battere il concorrente di 10 euro.

  4. Giuseppe D'Angelo dice:

    Ci tengo a precisare che quelli di macitynet hanno commesso una serie imperdonabile di LEGGEREZZE (nulla assolve il provvedimento sul merito tecnico/legale).

    L’originale del provvedimento è qui: http://www.beniculturali.it/mibac/multimedia/MiBAC/documents/1263481888506_d1.pdf

    Ad esempio, citano “hard disk interni” lasciando intendere che siano quelli normali (spare) che ciascuno ha nel proprio pc.
    Non è questo il caso: il ministero specifica “Memoria o Hard Disk integrato in un apparecchio multimediale audio e video portatile o altri dispositivi analoghi”, cioè i set-top box: Apple TV, lo scatolotto di Fastweb (ma non mi dire) e così via.

    Gli hard disk “spare” da PC sono invece classificati come “hard disk esterni” (???).

    Inoltre fanno una gran confusione riguardante i prezzi dei supporti vergini (CD, DVD, Bluray, HDDVD): sul documento del ministero, per quanto scritto in burocratese, i prezzi sono abbastanza chiari per “tipologia” di prodotto.

    Macitynet non solo non riporta nessuno di questi dati, ma si limita a generici sunti tipo questo:

    “- supporti audio digitali (CD, DVD, ecc): 22 centesimi per ogni ora di registrazione musicale;”

    che non solo è FALSO (i DVD vengono tassati di 41 cent ogni 4,7GB), ma implicherebbe, tra l’altro, che un DVD vergine da 4,7 GB venga tassato di 1,54€ (su un prezzo base di 10-20 centesimi!) perché può contenere 7 ore di audio in formato DVD-Audio (44,1kHz a 16 bit stereo).

  5. aghost dice:

    ma questa roba è pura demenza: è come se lo Stato facesse una legge per tassare le auto in favore delle Ferrovie, perché qualcuno potrebbe viaggiare sull’auto propria o di amici invece che col treno.

  6. triglia dice:

    sono sconvolto, anzi sconvoltino, non che non ci si possa aspettare soluzioni di questo tipo. ma la conseguenza, quindi, logicamente, sarà che downloadare qualsiasi cosa sarà legale, sennò che senso ha? pago le tasse sui miei prodotti archiviati?

  7. Massimo dice:

    l’Italia del “Popolo della Libertà” assomiglia tanto all’Unione Sovietica, altro che balle…

  8. theus dice:

    I venditori europei (e quelli di San Marino) di materiale informatico stanno facendo la ola …

  9. Paul dice:

    E’ una tabella discutibile, deve essere rivista verso il basso.
    Rimane comunque una ladrata incredibile.
    Su alcuni pezzi (es. iPod Classic 160GB) ci sono aumenti anche di 17 euro.

  10. giancarlo dice:

    Scusate, ma la dicitura “con applicazione dal secondo anno” significa che è una tassa annuale e non una-tantum?

  11. pasquino dice:

    Ah, cosa non farebbero per agevolare la tecnologia e favorire l’alfabetizzazione informatica, in questo Paese!

    (Comunque preferivo Bondi quando scriveva poesie: anche se erano delle emerite minchiate, per quanto enormi di certo non raggiungevano la misura di questo decreto…)

  12. Pietro dice:

    Ma questo provvedimento è impugnabile in qualche modo? Mi sa tanto di incostituzionale.

  13. kiuz dice:

    Ho difficoltà a capirne il vero intento, cioè, come si può pretendere la tassazione a priori di una tecnologia che non è detto sia utilizzata per materiale coperto da SIAE? ma questa domanda si basa sul concetto che la legge ha un una qualche vaga forma di “fondatezza”.
    Se poi per esempio compro materiale coperto da SIAE, l’ho pagato due volte i diritti? O merito un rimborso..??

    poi per finire… chi di voi ha mai pagato tasse contro la pirateria per materiale da cancelleria? eppure è praticamente scontato che saranno utilizzati per trascrivere materiale coperto da Compiright!

  14. Camillo dice:

    Noto una (comprensibile e giusta) levata di scudi contro l’esosità dell’imposizione. Ma questa imposizione esiste da anni e (quasi) nessuno se ne preoccupava quando si trattava di cifre molto basse… allora lo scandalo è nell’imposta stessa o “solo” nella sua quantificazione?

    Il principio è quello secondo cui potresti imporre una tassa sulla spesa alimentare a favore dei ristoranti: se cucina a casa non mangi al ristorante, e dunque quei poveretti hanno un mancato introito!

  15. L1 dice:

    va bene, camillo, ma l’esosita’ dell’imposizione da sola secondo me rende ragionevole la levata di scudi. questi sono pure sempre quelli che “non metteremo le mani in tasca agli italiani”. (a parte la demenzialita’ di questa tassa).

    appunto, il principio e’ paradossale (come nel caso dei ristoranti che dici).

  16. Federico dice:

    Tutto ciò avrebbe senso solo se poi uno puoi ascoltare musica come gli pare e dove vuole, e soprattutto scaricarla senza essere denunciato come se fosse un boss della mala.

  17. kiuz dice:

    @camillo: conosco benissimo che la tassazione sui supporti esiste da anni, più o meno da qualche anno dopo il “boom dei CD-rom musicali masterizzati” ricordate?

    Ti dò ragione sul fatto che se ne parli ora, ma tutto sommato “ho colto” l’occasione di discuterne perchè invece di Abolire o per esempio inventarsi una “tassazione” che venga poi “incanalata” in investimenti come la rete internet in zone in cui i Comuni non se lo possono permettere…

    @Federico: in realtà questo già accade, solo che non possono dirlo pubblicamente…. il mio parere è tutto si poggia su un mare di Bugie. La realtà è che se le cose cambiassero come verso la direzione che noi vogliamo, probabilmente andrebbero a casa molti dei “brontosauri” (SIAE, Grandi Case discografiche che basano il loro commercio su vie “Standard”) ed emergerebbero nuovi artisti, nuove case discografiche e una nuova cultura del Diritto d’autore.. tutto ciò è troppo destabilizzante per l’attuale modello di tassazione del diritto d’autore.

  18. Andrea dice:

    Va bene, il prossimo hard disk lo comprerò on line. Rivenditori italiani, prendetevela con quel genio di Bondi.

  19. P.G. dice:

    Ah, anche io, se posso questa tassa la aggirerò con ogni mezzo. Ma prima di pensare ad aggirarla, bisognerebbe trovare un modo per reagire. Non si può continuare a subire così queste schifezze.

  20. Alessandro dice:

    Che differenza c’è fra un CD-R Audio (€0.22/ora registrazione) e un CD-R Dati (€0.15/700MB)?

    Art 2.b e 2.c, pagina 2 del decreto.

  21. ArgiaSbolenfi dice:

    @Alessandro: se la memoria non mi inganna, esistevano (esistono?) dei registratori stand-alone, da collegare allo stereo per intenderci, che accettavano solo questo tipo particolare di dischi (CD-R Audio).

  22. CD-R Audio vs. CD-R Data « esperimento tre dice:

    […] fanno notare che: esistevano (esistono?) dei registratori stand-alone, da collegare allo stereo per intenderci, che […]

  23. Pampurio dice:

    “tassazione” che venga poi “incanalata” in investimenti come la rete internet in zone in cui i Comuni non se lo possono permettere…

    i soldi di questa tassa non vanno tutti alla Siae, la voce che gira da anni è un’altra (omissis) , e fa anche capire perchè passa sempre senza mai una vera “rivolta” dei partiti in parlamento

  24. Yalp! Blog dice:

    Lascia che Siae!…

    Nelle ultime settimane si parla molto di equo compenso. Per chi se lo fosse perso, si tratta del decreto del Ministero dei Beni Culturali che applica una tassa sui dispositivi in grado di memorizzare file. …

  25. Razmataz dice:

    Non per fare dietrologia, ma la pagina su Macitynet su gabella SIAE e’ stata rimossa.