Poichè tacere ragionevolmente è ormai un talento in disuso Padre Federico Lombardi, portavoce vaticano, ci informa del fatto che il problema pedofilia è una questione molto più ampia e il concentrare le accuse solo sulla Chiesa porta a falsare la prospettiva. Così sia Malvino che Metilparaben tentano qualche calcolo statistico sul rapporto fra numero di pedofili fra i sacerdoti e fra le altre persone. Tacendo per decoro l’ovvia riprovazione che deriva dalla particolare funzione sociale del sacerdote, i numeri, spannometrici quanto volete, sembrerebbero piuttosto significativi.
I casi di pedofilia acclarata tra i sacerdoti sfiora mediamente il 5 per cento”, scrive Filippo Facci [1], citando fonte degna di fede: il cardinal Hummes, prefetto della Congregazione per il Clero (con successiva conferma di monsignor Tomasi, arcivescovo osservatore della Santa Sede all’Onu). E però – scrive – “le accuse di pedofilia normalmente riguardano una persona su duemila”, cioè il 5 per mille, sicché no, “la pedofilia non è solo nella Chiesa – deduce – ma lo è soprattutto”
Marzo 10th, 2010 at 10:11
1 su duemila è lo 0.5 per mille, non il 5 per mille. Quindi, i preti 100 volte più pedofili degli altri cittadini. Non sarebbe il caso di invadere Città del vaticano con l’esercito una volta per tutte?
Marzo 10th, 2010 at 10:14
Probabilmente eliminare la condanna al celibato per i preti, allevierebbe il problema, ma ci vorranno comunque molti anni, per eliminare le tossine inoculate nel clero a partire dai seminari. Nel frattempo, eviterei di mandare i bambini nelle parrocchie per almeno una cinquantina d’anni. Sempre che eliminino il celibato.
Marzo 10th, 2010 at 10:21
In Germania, dopo la scoperta clamorosa di decine e decine di casi di pedofilia avvenuti nelle scuole private religiose dagli anni ’50 in poi da parte di insegnati e preti, esperti della chiesa cattolica (fra cui il vescovo Franz Grave) parlano del 2-3% di preti cattolici con tendenze pedofili. Ancora più alta la percentuale di preti con tendenze efebofili (verso teenager).
Casi di pedofilia numerosi si sono registrati anche nei famosi cori religiosi, come nel coro ‘Regensburger Domspatzen’. Il fratello di Ratzinger, dirigente del coro per tanti anni, dice di non aver saputo niente di questi casi, ma di essere dispiaciuto. Ah, meno male…
Marzo 10th, 2010 at 10:49
Molto carino il Buongiorno di Gramellini di oggi, sul tema ( http://www.lastampa.it/_web/cmstp/tmplRubriche/editoriali/grubrica.asp?ID_blog=41&ID_articolo=776&ID_sezione=56&sezione= )
Marzo 10th, 2010 at 11:54
Malvino scrive cose inappuntabili con il necessario piglio sferzante
che qui piu’ passa il tempo e piu’ è difficile trovare qualcuno
disposto a scrivere cose ficcanti su argomenti delicati.
Detto questo il territorio statistico è minato per definizione
da costellazioni di bias cognitivi e scriver cazzate in territori statistici è la cosa piu’ normale del mondo.
Il prete che battezzo’ mio figlio a Santa Margherita Ligure
era un poco di buono e ricordo che mi ruppe i marroni
che il Padrino era buddista, gran besugo figlio di un dio minore.
Da allora zero preti, zero catechismo, zero prima comunione, zero confessione, cresime, estreme unzioni, religione a scuola
e tutte le palle arrotolate.
Che stiamo ancora qua a menarcela con i Preti
che ancora non ho capito se la Storia sia una regina dello studio
o non serva invece a una benemerita mazza.
Marzo 10th, 2010 at 12:09
@raxi
Ahhhh!!! Belin ti sei smascherato che sei levantino pure tu! Va finire, allora, che ci conosciamo anche…
Per il resto, io frequentavo la Parrocchia di Santa, peròti devo dire che non ho mai ricevuto attenzioni dai preti. Poi, non so altri…
Marzo 10th, 2010 at 13:01
e ti dispiace un po’, eh, Daniele, che i preti non ti trovavano carino a 10 anni! ;-))
Marzo 10th, 2010 at 13:08
@Massimo
Guardami bene negli occhi… hai capito cosa ti sto dicendo, eh?
Marzo 10th, 2010 at 13:18
“Poichè tacere ragionevolmente è ormai un talento in disuso”. lol
Marzo 10th, 2010 at 14:02
Leggo ora Metilparaben che nel suo post fa l’abc dei numeri
con una piccola e benevola spiegazione dell’ indice di concentrazione
L’indice di concentrazione (IC)
http://it.wikipedia.org/wiki/Indice_di_concentrazione
per una mente minimamente matematica
dovrebbe essere quello che un cacciavite o un martello è per un operaio.
Una roba cioè che alla fine della prima media
tutti i bambini potrebbero e dovrebbero aver assimilato
in modo assolutamente intuitivo con grande naturalezza.
Con un paio di dadi di legno si potrebbero fare miracoli.
Marzo 10th, 2010 at 14:20
I casi di pedofilia si verificano statisticamente dove c’è una maggiore concentrazione di bambini, per più tempo: infatti si sta parlando, soprattutto, in Europa di istituzioni educative, prevalentemente, a tempo pieno, dove i bambini spesso si fermavano anche la notte. Essendo la quasi totalità delle istituzioni educative di questo tipo gestite da religiosi cattolici è chiara la maggiore frequenza statistica di casi di pedofilia che vedono coinvolti sacerdoti cattolici. Non a caso in Germania oltre ai casi di cui si parla in questi giorni è venuto fuori il caso di un collegio laico, progressista, molto famoso dove si sono verificati casi di pedofilia, anche se il rapporto collegi laici-religiosi è decisamente a favore numericamente di questi ultimi.
Ora, i collegi-convitto, dove si dorme, con presenza quasi unica di religiosi educatori stanno scomparendo: quante famiglie pur mandando un figlio in un collegio religioso lo lasciano lì a dormire? I collegi religiosi sono gesti quasi solo da laici, spesso chiudonop e anche gli orfani vengono adottati.
I casi di pedofilia in oratori sono rarissimi, invece, che non significa rari, ma è certo che gli oratori per la stragrande maggioranza dei ragazzi ha una funzione positiva educativa, ludica, sportiva e non credo sarebbe bene chiuderli per alcuni casi di pedofilia. All’oratorio, gestito da un prete ed una catechista santi non ho mai avuto per circa 18 anni problemi di questo tipo e ho imparato tante cose belle mentre in 3 anni di Salesiani ho incontrato un docente con tendenze pedofile che poi si è allontanato da solo dall’istituzione. Diciamo che la Chiesa in Italia è quasi l’unica ad occuparsi dei bambini, nel bene prevalentemente ma anche nel male.
Marzo 10th, 2010 at 14:26
Il sacerdote diocesano che si occupa dell’oratorio, anche se celibe, è molto controllato socialmente, la sua vocazione ha mille verifiche e difficoltà ma anche tanti rapporti gratificanti di tipo amicale ed affettivo,difficilmente diventerà pedofilo, al massimo lascerà per una donna, se non ce la farà più. Un’istituzione religiosa educativa è un’istituzione totalizzante, senza molti contatti con l’esterno, senza controlli nemmeno dai vescovi, in passato, soprattutto ma anche qualche volte nel presente, con molti tratti simili ad una nave, un carcere, una caserma, dove si possono sviluppare tendenze all’abuso e alla violenza anche sessuale.
Marzo 10th, 2010 at 15:16
nel bene?
dipende cosa intendi per “bene”, eh. Pur non avendo mai avuto nessun problema con i preti ho sempre pensato e a maggior ragione penso ora che i “valori” della chiesa fossero/siano assolutamente terribili e contro la formazione di libere persone e liberi pensatori (ovviamente!).
Sto svuotando casa. Ho trovato un foglio con un fumetto con data 1984, quando avevo 11 anni. Dice (o meglio diceva, perchè l’ho sbattuto via, incazzato): “Caro Gesù, mi sono perso. Trovami tu, te ne prego”. Se sai spiegarmi come diavolo è possibile che un bambino di 11 anni si sia “perso”, ti ringrazio molto…
Marzo 10th, 2010 at 15:31
Numeri…
Anche numericamente, non solo per sentito dire, pare che la pedofilia sia particolarmente diffusa tra i preti. Per dire. Qui il post di Mantellini sulle ricerche fatte da Malvino e Metilparaben….
Marzo 10th, 2010 at 16:10
Tolardo ha ragione, la chiesa è rimasta quasi l’unica ad occuparsene, come è rimasta l’unica ad occuparsi in modo diffuso di disagio e marginalità. Lecito ovviamente non condividerne i valori, ma non si può negare che sono questi valori che spingono tante persone a darsi al prossimo senza risparmio.
Marzo 10th, 2010 at 16:23
Vorrei però che si evitassero generalizzazioni: il fatto che molti(troppi) sacerdoti, si siano rivelati pedofili non dà diritto a nessuno sostenere che la grande maggioranza lo sia perchè il sacerdote pedofilo viola, innanzitutto, oltre alle leggi umane, penali e morali, la legge del Vangelo: Gesù è stato fra i primi a parlare di diritti dei bambini e a dare dignità all’infanzia in un’epoca in cui il bambino non aveva diritti. L’etica sessuale cattolica è fin troppo rigorosa, tanto è vero che in Olanda il partito filopedofilo è laicissimo ed anticlericale. Il prete pedofilo o attacatissimo ai beni fino all’eccesso ci sconcerta proprio perchè contraddice innanzitutto quello che predica e crede.
Il celibato c’entra e non c’entra perchè moltissimi pedofili(direi anche lì statisticamente la maggioranza) sono eterosessuali ed hanno situazioni di coppia, sono sposati e hanno figli, spesso vittime di pedofilia.
Marzo 10th, 2010 at 16:59
La chiesa tutta vìola – da 2000 anni – la legge del vangelo…
Marzo 10th, 2010 at 18:21
premesso che se entro io in chiesa, il cristo al crocifisso si leva i chiodi da solo e se ne va per protesta,
@raxi il padrino, secondo la religione cattolica, ha il dovere di educare il bambino appunto ai riti, ai dogmi e ai valori della religione cattolica. Come fa un buddista ad educare un bambino nella fede cattolica apostolica romana? Spero che tu definisca quel prete “poco di buono” per ben altre ragioni, perchè se lo fai solo per questa, abbi pazienza, ma è proprio infondata.
Marzo 10th, 2010 at 18:25
nessuno ha detto che tutti i preti sono pedofili, ma, in coscenza, sapendo che la stessa chiesa ammette che tra le file dei suoi sacerdoti c’è una percentuale di pedofili cento volte superiore a quella che si trova in tutti gli altri ambiti sociali, tu, in coscienza, ti senti tranquillo a mandare il tuo bambino all’oratorio, al catechismo ecc ecc?
Persino una persona miscredente come me, conosce la bellezza e la dolcezza della teoria del cattolicesimo, dei suoi valori ideali, ma mi sa che sono circa 2000 anni che l’ecclesia tutta va forte in teoria e prende voti bassi nella pratica.
Marzo 10th, 2010 at 19:36
“voti bassi” potrebbe prestarsi a un doppio senso…
Marzo 10th, 2010 at 19:40
@ibardo
” Il 29 gennaio 2001 il tribunale civile di Chiavari condanna don Pino Carpi al pagamento di 30 milioni di lire per le molestie ai danni di una ragazza 14enne all’epoca dei fatti. Don Pino, allora parroco di Santa Margherita Ligure, era stato prosciolto nella prima fase processuale per un vizio di forma, pur essendo stato riconosciuto colpevole nella motivazione della sentenza. Attualmente il sacerdote è parroco della Basilica di S. Maria di Nazareth a Sestri Levante. ”
Giusto per rimanere nel nostro piccolo golfo dei nesci
pensa quanti ce ne sono in Italia di casi del genere.
Non conosco i fatti specifici Minotti.
Aggiungo che ci sono ragazzine di 15 anni oggi che sono bombe esplosive a livello di energia sessuale e fossi il legislatore sarei in sincera difficolta’ a trovare dei paletti.
Che i18 anni – che un giorno prima sei pedofilo un giorno dopo no – son pure loro una evidente belinata cosmica.
Marzo 10th, 2010 at 20:39
@raxi
Conosciamo molto bene i particolari della vicenda…
Marzo 10th, 2010 at 21:00
Volevo portare la mia esperienza personale, 8 anni da convittore in istituto gestito da religiosi (Fratelli delle scuole cristiane). Mai avuto alcun tipo di problema, semplicemente questo, per quello che può valere.
Marzo 10th, 2010 at 21:48
caro luca, non vale alcunché, infatti.
io mi fermo al dato di fatto che 8 violenze su bambini su 10 avvengono in famiglia, e solo 1 tra i preti. e si parla solo di abusi di carattere sessuale. le altre violenze, spesso altrettanto gravi, si chiamano “potere correttivo” e sono prerogativa dei genitori.
mi piace il ragionamento pacato di Pier Luigi Tolardo, che sottoscrivo. concordo quando dice che i “casi di pedofilia si verificano statisticamente dove c’è una maggiore concentrazione di bambini”. con quel che ne consegue in merito alle sulle statistiche sul tema.
Marzo 10th, 2010 at 22:35
Ragionamento di base completamente cannato cara Alice.
>>io mi fermo al dato di fatto che 8 violenze su bambini su 10 avvengono in famiglia, e solo 1 tra i preti
Le famiglie italiane son 19 milioni e i preti 40 mila.
Una noia mortale vedere in azione sempre gli stessi bias.
Marzo 10th, 2010 at 22:40
Cara Alice, la mia è una testimonianza diretta nulla più.
Come trovo molto ovvio che i “casi di pedofilia si verificano statisticamente dove c’è una maggiore concentrazione di bambini”.
Semplicemente pacato :-)
Marzo 11th, 2010 at 07:31
@Pier Luigi Tolardo: no, teprego, ancora la bufala-del-Partito-Pedofilo-olandese no.
Erano quattro pirla di numero (non ricordo se arrivarono a una trentina di adesioni o meno) che non assomigliarono mai neppure lontanamente a un ‘partito’: oppure domani vado su un forum olandese a dire peste e corna degli italiani che hanno pure il Partito del Dalli all’Handicappato, già più di mille iscritti su Facebook! scandaloeabominio!
Marzo 11th, 2010 at 07:45
Le famiglie italiane son 19 milioni e i preti 40 mila.
E che vuol dire? resta che la maggior parte degli atti di violenza, non solo a sfondo sessuale, si verificano in famiglia. E’ un fatto, come è un fatto che la maggior parte viene taciuta.
Marzo 11th, 2010 at 08:28
Non ho figli, se li avessi non avrei problemi a mandarli a catechismo, non avrei particolari timori a far frequentare a mio figlio l’oratorio: io, i miei fratelli e mia sorella, lo abbiamo frequentato tanto tempo per molti anni e non abbiamo avuto esperienze negative di quel tipo. Al contrario abbiamo fatte amicizie con coetanei, ragazzi più giovani e più grandi che durano tuttora, abbiamo riflettuto e conosciuto su valori importanti come la libertà, la giustizia sociale, la solidarietà, la pace, ascoltando testimonianze importanti di operatori di pace e solidarietà, conoscendo figure come Martin L.King, Gandhi, Giovanni XXIII, Roul Follerau, etc. Abbiamo cantato, fatto gite in mezzo alla natura, in città d’arte, giocato, visto film, recitato, e poi calciobalilla, calcio, pallavolo, pallacanestro, hockey. Tutto ciò gratis e in un quartiere popolare dove non c’era niente.
Anche mio padre, mio zio, mia madre lo hanno frequentato senza esperienze pedofile.
Nella mia città, Novara, al momento non abbiamo notizia di processi o inchieste su preti e bambini di oratorio nè oggi, nè prima.
Avrei le stesse paure che potrei avere sapendo mio figlio in una palestra a pagamento, affidato ad un allenatore di calcio o di nuoto in piscina. Penso che dovrei seguirlo ma anche fargli fare esperienze stimolanti, che lo facciano crescere nel rispetto degli altri e delle lorio idee come sono stato cresciuto io dal mio prete e dalla mia catechista, di cui hanno un bellissimo ricordo anche tanti che ora non mettono più piede da anni in chiesa per scelta e pensano peste e corna del Vaticano ma hanno gratitudine per quello che hanno ricevuto all’oratorio.
Marzo 11th, 2010 at 08:55
@raxi: non si tratta di bias, si tratta di constatare come ancora oggi la famiglia sia un’istituzione autoritaria che produce violenza sui bambini e produce bambini violenti.
nessuno vuole nascondere le violenze perpetrate dai preti – a tal proposito, come mai si hanno notizie di preti podefili in germania, usa, irlanda ma non in italia??
il fatto è che anche eliminando tutte le violenze da parte degli uomini di chiesa diminuiremmo la violenza sui bambini in modo irrilevante. proprio perchè i preti sono solo 40 mila – almeno in italia, ove il problema pare nemmeno porsi. pare…
ora, il problema è: preti pedofili o violenza sui bambini?
Marzo 11th, 2010 at 10:59
@raxi mi sfugge completamente il senso della tua obiezioen a quello che ti ho scritto
ok, don pino e quindi? Risponde in qualche modo a quello che dicevo io? E in che modo?
Marzo 11th, 2010 at 11:11
anch’io non avrei problema a mandare la mia prole all’oratorio: sono l’anticlericale che sono solo grazie ai preti e alle suore e a tutti i catolici che ho incontrato nel mio cammino.
Ogni volta che i miei sentimenti verso il cristianesimo e la chiesa di roma si addolcisono appena un poco, incontro un cattolico che li riporta allo stato precedente.
Mi chiedo se le razioni sarebbero così ecumeniche e felici, se il ministero della pubblica istruzione dichiarasse una medesima incidenza di abusi sessuali nelle scuole pubbliche.
Perchè a me non interessa tanto se il dato sia riduttivo o esagerato, mi colpisce che questo sia il dato che la stessa autorità accusata dichiara di sua sponte.
L mia personalissima esperienza di educazione cattolica è stata estremamente negativa, ma non certo per abusi di qualche tipo, ma per più volte negli anni sperimentato come l’obbiettivo ultimo di quell’educazione fosse l’azzeramento a niente del mio senso critico.
Però, a differenza di chi la propugna e la sostiene, io non penso che la mia esperienza possa essere la l’alfa e l’omega della questione: siccome a me non andava bene, allora non va bene, è un modo di ragionare riduttivo ed intulie, al pari dell’argomento esattamente opposto.
Marzo 11th, 2010 at 11:15
@alice, a me pare proprio che tirare fuori le violenze in famiglia, quando si sta discutendo di quelle dei preti cattolici, non di tutit i preti, sia ne più ne meno che distogliere l’attenzioen dal problema. Un modo come un altro per non affrontarlo.
C’è una preoccupante incidenza di abusio su minori commessi da sacerdoti cattolici si o no?
La domanda è questa e solo questa. Il resto è fuffa.
p.s.
il mio intervento precedente è scritto in modo orribile Ne difendo il senso, ma mi scuso molto per l’antiesteticità della forma.
Marzo 11th, 2010 at 12:06
Neanche io penso che la mia esperienza sia l’alfa e l’omega della questione, ho risposto ad una domanda circa l’esperienza che farei fare ai miei figli. Ribadisco, però, in generale che tra lasciare un ragazzo solo con la Tv oppure in mezzo alla strada per diventare un bullo o un drogato e una sana esperienza negli scout o all’oratorio non ho dubbi che sia preferibile l’oratorio.
Quanto alla scuola cattolica le esperienze sono di tutti i tipi: dai diplomifici alle scuole di qualità che non a caso vengono scelte anche dalle elites laiche per la serietà e il rigore, come d’altra parte tra un istituto professionale statale di periferia con i vetri rotti, i cessi sempre sporchi, gli insegnanti precari che arrivano a novembre e cambiano spesso e un liceo classico statale del centro dove viene forgiata la classe dirigente c’è una bella differenza o no?
Marzo 11th, 2010 at 12:31
Sono sconvolto dalla inconsistenza dell’argomentare.
Non solo non si ri-conosce la qualità e la dimensione del fenomeno
ma per esempio nell’accostamento con le violenze sessuali in famiglia non si comprende un altro fatto di una banalità sconcertante.
Che cioè un padre malato potrà rovinare una figlia
ma un prete malato ne puo’ rovinare decine.
E’ estremamente difficile, direi impossibile,
portare avanti un ragionamento costruttivo
su un argomento cosi’ delicato qui al ManteBar.
Credo avesse ragione Berlusconi
quando diceva ai suoi uomini ai tempi di Publitalia
di considerare i loro clienti come bambini di 12 anni.
Siamo una masnada di dodicenni in seconda media
con scarsissimi strumenti cognitivi e le emozioni che regnano sovrane.
Io son quello che tira le palline di carta insalivate
con la bic da dietro nelle orecchie di Tolardo.
Appena posso cerco di toccar le tette dell’Alice
che di matematica non ha mai capito una mazza
ma ha un corpicino che te lo raccomando.
E pasticcio a sua insaputa i libri di Minotti
con i miei geroglifici indecifrabili
che un giorno o l’altro dovro’ pur dirgli che sono io.
In alto i cuori, ragazzi.
R
Marzo 11th, 2010 at 16:33
lasciare un ragazzo solo con la tv o con un prete che gli mette le mani addosso?
cioè la dicotomia è questa?
Non si può lasciare con nessun altri che sia un prete, una suora o un qualsiasi affare religioso?
Non si può nemmeno discutere di come fare in modo che meno di un prete su cento molesti i bambini?
Va tutto bene madama la marchesa?
Se m i dite in coscienza che la cosa va bene come va, mi arrendo e smetto di argomentare
Marzo 11th, 2010 at 17:31
Innanzitutto tranne in pochissime realtà, dove intervengono gli enti locali,nessuno organizza il tempo libero dei bambini e dei giovani, tranne la Chiesa, certo chi se lo può permettere li manda ad inglese, judo, ippica, ripetizioni ma è un fatto che anche queste attività gratis o quasi vengono promosse dalla Chiesa per tutti, in un luogo dove tutti sono ammessi senza distinzioni razziali, linguistiche, di classe e perfino sono sempre stati ammessi figli di atei, miscredenti, comunisti, etc, dove spesso le attività ludiche non danno obblighi di andare a messa, etc.
Io non metto su un piatto della bilancia milioni di bambini che hanno giocato in squadrette parrocchiali, a ping-pong, fatto doposcuola, trrascorso le vacanze estive mentre i loro genitori lavoravano o altro e migliaia, fossero tali, di casi che si sono verificati di abuso sessuale dell’infanzia in realtà cattoliche, anche un solo caso sarebbe di troppo, dico solo che non mi sta bene che qualcuno approfittando di peccati gravi e diffusi identifichi in questo tutto u mondo che fa cose magnifiche, in perfetta solitudine, per i giovani.
Nella mia città se non ci fosse la Comunità di s.egidio, fatta da cattolici sposati e non, non preti e suore, nessuno da 10 anni a questa parte si sarebbe occupato di portare i bimbi rom a scuola e di fargli fare i compiti.
Nella Parrocchia di s.Agabio, sempre nella mia città, da qualche anno la Parrocchia si tassa e finanzia degli operatori che tutti i pomerigi fanno svolgere compiti ed attività ricreative ai bimbi più a rischio di disagio sociale del quartiere e spesso sono figli di italiani, non di extracomunitari.
Marzo 11th, 2010 at 17:40
Quanto ad una maggiore diffusione della pedofilia in ambiente ecclesiastico rispetto al resto della popolazione più che in motivi ideologici o religiosi come piace affermare a qualcuno che userebbe qualunque pezza di appoggio per sue convinzioni inveterate, rispettabili ma non meno fanatiche o integraliste di una persona religiosa, è da individuare nel fatto che spesso il pedofilo è stato, a sua volta, un bambino abusato, ha sviluppato, spesso, questo tipo di sessualità deviata, a causa di abusi. In passato si entravain istituzioni ecclesiastiche chiuse da bambini o adolescenti, tipo seminari minori o noviziati, questo spiega molti di questi casi. Oggi, le vocazioni, non più per motivi economici come un tempo, sono vocazioni adulte o di giovani adulti, che entrano in seminario dopo la maturità e molto spesso dopo l’università e un’esperienza professionale a 25-26 anni e questo dovrebbe ridurre in prospettiva un fenomeno inaccettabile. Ieri, la Chiesa si limitava a trasferire in un’altra parrocchia il prete ma questo portava ad un diffondersi del problema oppure lo adibiva ad un ministero lontano da ragazzi, oggi ha preso una posizione diversa ma non è cambiata solo la Chiesa, è cambiata la società meno ipocrita su questi temi che ieri impediva perfino le denuncie per violenza carnale.
Marzo 17th, 2010 at 09:47
ogni giorno una pillola, oggi è il turno del Klamotten-Knobel
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Uno dei due francescani ha rivelato all’emittente Norddeutscher Rundfunk che insieme al confratello ed a diversi ragazzi eseguiva il gioco del cosiddetto ‘Klamotten-Knobel’, in cui giocando a dadi chi otteneva il numero maggiore doveva ubriacarsi, spogliarsi o baciare gli altri sulla guancia e sul petto.