02
Mar
I PM del processo Google-Vividown mandano il loro punto di vista a L’Espresso. Il processo in tribunale evidentemente gli stava stretto.
I PM del processo Google-Vividown mandano il loro punto di vista a L’Espresso. Il processo in tribunale evidentemente gli stava stretto.
marzo 2nd, 2010 at 22:39
un nuovo giorno sorge, un nuova sciocchezza giuridica sgorga dalla tastiera
marzo 3rd, 2010 at 07:45
Il dito e la luna?
Non so se i pubblici ministeri possano o non possano rivelare pubblicamente le tesi sostenute in tribunale a processo finito, ma questo non è che il dito!
La Luna è che, se sono vere le cose che dicono e se la motivazione della sentenza le ricalcherà, tutto il levare di scudi contro i giudici e tutti i discorsi sulla libertà, quelli si ce li potevamo evitare perché se la condanna nascesse dal ritenere che Google non abbia rimosso il video dopo averne avuta segnalazione sarebbe sacrosanta o comunque più che giustificata.
O no?
Voi ci credete davvero che Google abbia tirato giù la pagina distruggendo ogni copia? Se è vero non so se vadano condannati per violazione della privacy, ma una condanna per imbecillità ci starebbe benissimo!
bob
PS Mi ero perso la richiesta di Google di un processo a porte chiuse, brutta cosa da parte di chi si dichiara candido e innocente…
marzo 3rd, 2010 at 09:33
La sentenza in sè è inquietante e costituisce un precedente negativo ma è normale che i Pm di fronte ad un tale colosso dell’informazione cerchino di far ascoltare anche il proprio punto di vista.
marzo 3rd, 2010 at 12:23
@Pier
Ma come possiamo giudicare una sentenza senza leggere le motivazioni?
marzo 3rd, 2010 at 14:19
Non credo sia così normale che i pm facciano saper il loro punto di vista, succede infatti solo in Italia in modo così massiccio e invadente, in nessun altro paese civile i magistrati sono primedonne che vanno in tv o sulla stampa a interloquire sulle stesse cause in cui sono coinvolti.
I magistrati in teoria dovrebbero parlare attraverso gli atti ufficiali, quindi, attraverso sentenze motivazioni e quant’altro rientra nelle loro competenze. Tutto può essere detto nella motivazione, il resto è inutile e inopportuno.
Avranno tempo di parlare quando diventeranno parlamentari.
marzo 3rd, 2010 at 15:23
Davvero “succede solo in Italia”? Sono ignorante sul tema, quindi può essere vero, ma mi piacerebbe qualche informazione in più rispetto al verbo del “Giornale” o di “Libero”.
Ad ogni modo, anche se non è una fonte così attendibile, nei film/telefilm americani i “pm” (l’accusa insomma) viene intervistata e fa conferenze stampa di continuo. Per quel che può valere.
marzo 3rd, 2010 at 15:26
@pier Se davvero la mozione parlasse di ritardo nel togliere il filmato dopo che è stato segnalato cosa mai ci sarebbe di negativo?
@paco Non so se consideri gli USA una nazione civile, ma lì è la norma!
bob
marzo 3rd, 2010 at 19:00
[…] Il seguito di questo articolo: Amici di Maria de Filippi – manteblog […]
marzo 4th, 2010 at 10:29
Caller-id?
Mamma mia…