La pagina su Facebook con la lettera aperta scritta ieri da Arianna Ciccone al presidente dell’Ordine dei Giornalisti ha messo assieme in poche ore oltre 10000 iscritti.
Caro Presidente, ti scrivo a nome mio e credo di tutti i cittadini che hanno a cuore la verità e la dignità della professione giornalistica in questo Paese. Premetto subito che qui non si tratta di destra o sinistra, della legittimità o meno del direttore del Tg1 di esporre la sua linea editoriale (personalmente credo che il direttore di un tg abbia il diritto di dire il suo pensiero, la sua opinione). Qui si tratta di deontologia professionale e della funzione fondamentale del giornalismo. Ieri il tg1 delle 13.30 come sai ha dato una notizia falsa. Ecco credo che nessuno di noi possa e debba accettare questo. Mi aspetto quindi una reazione esemplare dell’Ordine rispetto a un episodio che umilia la professione giornalistica e i cittadini.
Febbraio 28th, 2010 at 19:12
bè,avvalorare la bontà di una posizione -che decisamente condivido- con il numero di iscritti su facebook,mi par frivolo.far intendere poi che 10000 iscritti sian tantissimi,mi par proprio privo di fondamento, visto che le grandezze di scala di facebook sono dell’ ordine di quello del pomodoro più famoso di Berlusconi.(600.000 fan).Mi par di ascoltare Minzolini,insomma,quando due case ricostruite le fa diventare L’Aquila.Nulla togliendo, appunto, alla bontà della lettera, che sottoscrivo, e delle due case.Però la lettera difende la bontà de giornalismo, e quello di avvalorare la bontà di una tesi con facebook mi pare un controsenso al messaggio stesso della lettera:potremmo trovare una pagina di fb inneggiante a Minzolini presidente,forse,vista la stupidità della gente, ma questo non toglierebbe/aggiungerebbe nulla al fatto, pulito, semplice, che il tg di Minzolini ha dato una notizia falsa.Bastava la citazione della lettera,questo intendo, citazione di cui peraltro ti ringrazio.
Febbraio 28th, 2010 at 19:55
20000 adesioni in 24 ore, dimostrano che, su questo argomento, molta gente è arrabbiatissima; diciamo, meglio, che non ne può veramente più. Fa’ la prova: aprila una pagina di fb inneggiante a Minzolini e prova a contare le adesioni.
Febbraio 28th, 2010 at 21:18
dire il suo pensiero? o_O
Febbraio 28th, 2010 at 21:47
Giusto indignarsi, anzi in un paese così poco reattivo non può che far piacere una presa di posizione forte condivisa e diffusa. Essere costretti a farlo rivolgendosi all’emblema della corporazione giornalistica è tristerello assai, ed è emblematico del disastro in cui versiamo.
Marzo 1st, 2010 at 00:01
5 iscritti al secondo, 30.000 in questo momento…cmq vero, visti i numeri di FB, diventa significativo oltre i 300.000
Marzo 1st, 2010 at 08:11
Ma a che servono le raccolte di firme?
Marzo 1st, 2010 at 08:55
Comunque è vero che tecnicamente Mills sia stato assolto, ancorchè per prescrizione…
Marzo 1st, 2010 at 09:36
Appunto.
Marzo 1st, 2010 at 12:13
Quasi 50.000. …
Marzo 1st, 2010 at 14:53
@ Paco
Servono a capire di essere in tanti a pensarlo!
Marzo 1st, 2010 at 18:01
No, non si tratta di assoluzione, proprio no. Semmai, proscioglimento, ma perche’ e’ passato il tempo pur non potendosi assolvere la persona nel merito (perche’ se anche il termine di rpescrizione e’ decorso, uno ha diritto ad essere assolto nel merito se ci sta).
Marzo 1st, 2010 at 18:54
Per la cronaca ho appena fondato un gruppo su Facebook di solidarietà a Gad Lerner per il veto impostogli da Telecom per la puntata dell’Infedele dedicata allo scandalo della telefonia.
Marzo 1st, 2010 at 20:11
@Pier
Visto. Ma quand’è che ti licenziano? :-)
Marzo 2nd, 2010 at 07:59
Lerner ha un capo che l’ha richiamato all’ordine e lui ha ovviamente obbedito e ringraziato. Quindi solidarietà per cosa?
Marzo 2nd, 2010 at 14:00
Tutti dobbiamo vivere e sopravvivere: io, Gad, La7, Telecom.
Marzo 2nd, 2010 at 14:11
Solidarietà a Lerner of course
ma non era niente male il film in sostituzione ieri sera.
Marzo 2nd, 2010 at 15:40
E’ vero Tolardo tutti teniamo famiglia, e qui inizia e finisce il discorso mi pare.
Marzo 2nd, 2010 at 16:21
Ubot 96 era si degno, ma Lerner doveva esserci, pur avendo famiglia
Marzo 2nd, 2010 at 17:27
L’atmofera claustrofobica del sottomarino, la morte incombente, una battaglia impossibile: il film è una metafora dell’informazione?
Marzo 2nd, 2010 at 19:11
Credo proprio che lo sia Pier Luigi….