secondo me se la politica non soffoca la cosa, in tempo due/tre generazioni la rete sarà perfettamente in grado di autoregolamentarsi in modo eccellente.
p.s. ieri a tavola, mia madre mi ha detto che han fatto bene a condannarli e che se fosse per lei dovrebbe essere tutto a pagamento così questi “cretini” ci pensano due volte a caricare video se devono spendere soldi. e pensare che io invece credo debba essere tutto gratis. ed è passata una sola generazione…
Mah! MI sembra un cavillare, il problema credo sia invece alla radice. Chi immette video sa che diverranno pubblici e lo fa consapevolmente. Goolge non è un professionista al quale ci si affida e che è tenuto alla riservatezza. L’intento di immettere video è quello di renderli pubblici è pertanto chi li immette che, se non vuole incorrere in sanzioni, dovrebbe procurasi i consensi preventivi. Poi c’è l’accademia…
@Peston: The government's New and Emerging Respiratory Virus Threats Advisory Group (or Nervtag) has concluded that the new Covid-19 strain may be a bit more lethal than the existing strain. I've spoken to the influential Nervtag member, Prof Neil Ferguson (@neil_ferguson)...
Comepurtroppo avviene spesso in questi casi nella terribile vicenda della bimba morta a Palermo ieri praticamente tutti gli accenni tecnologici raccontati dai media al riguardo erano semplicemente falsi. In pratica non abbiamo da tempo alcuna possibilità di fidarci di nessuno.
Febbraio 25th, 2010 at 12:53
secondo me se la politica non soffoca la cosa, in tempo due/tre generazioni la rete sarà perfettamente in grado di autoregolamentarsi in modo eccellente.
p.s. ieri a tavola, mia madre mi ha detto che han fatto bene a condannarli e che se fosse per lei dovrebbe essere tutto a pagamento così questi “cretini” ci pensano due volte a caricare video se devono spendere soldi. e pensare che io invece credo debba essere tutto gratis. ed è passata una sola generazione…
Febbraio 25th, 2010 at 14:24
Mah! MI sembra un cavillare, il problema credo sia invece alla radice. Chi immette video sa che diverranno pubblici e lo fa consapevolmente. Goolge non è un professionista al quale ci si affida e che è tenuto alla riservatezza. L’intento di immettere video è quello di renderli pubblici è pertanto chi li immette che, se non vuole incorrere in sanzioni, dovrebbe procurasi i consensi preventivi. Poi c’è l’accademia…
Febbraio 26th, 2010 at 08:54
Il NYT commenta http://www.nytimes.com/2010/02/25/technology/companies/25google.html?pagewanted=2&nl=technology&emc=techupdateema1
Il problema che si sta creando è la “percezione” dell’Italia e di come l’Italia tratta questi temi. E non è piacevole.