22
Feb

Mettiamola così: io sono contrario all’oscuramento di qualsiasi gruppo su Facebook. Sono favorevole all’ignorare qualsiasi gruppo su Facebook i cui contenuti siano da noi considerati riprovevoli. Più sono ampiamente percepiti come riprovevoli (come nel caso nelle cronache di oggi) più varrà la pena di lasciarli al loro destino.

21 commenti a “Impopolare”

  1. Federico Bolsoman dice:

    Io li odio i nazisti dell’Illinois.

  2. Gavino dice:

    Era la stessa cosa che volevo pubblicare nella pagina, dove la polizia intimava di uscire per non avere conseguenza penali.
    Se uno è c*****ne rimane tale anche se viene cancellata la pagina. Ma questi sono i primi passi per censurare tutto.
    Un domani si potrebbe censurare un gruppo solo perchè è antigovernativo.

  3. Giacomo Dotta dice:

    Condivido. Però quei gruppi fanno notizia. E c’è chi ne approfitta, regalando così un enorme palcoscenico alle peggiori pulsioni.

    Secondo me oltre ad ignorare il fatto occorrerebbe segnalare l’abuso, così il social network chiuderebbe il gruppo segnalato dai più e finisce tutto lì. Invece la cosa diventa notizia, perchè il clamore vende, l’indignazione fidelizza, lo scoop è marketing. E nel diventare notizia prende corpo tutto quel che di peggio si può trarre dalla situazione

  4. Loris Costa dice:

    Su fb e in rete. E’ come nella realtà: se una cosa non mi piace non posso toglierla…

  5. Fallen dice:

    Sono pienamente d’accordo con te. Oscurare e censurare non serve ad altro che nascondere il male, mentre rendere visibile permette a tutti di condannare i “colpevoli”.

    Per esempio se abbiamo dei nostri amici che si sono iscritti al suddetto gruppo possiamo dirgli apertamente in faccia che sono delle teste di minchia… Quando il gruppo viene chiuso questo loro pensiero non lo conosciamo.

    In fondo la rete serve per rendere pubblico quello che teniamo nascosto, no?

  6. Lara dice:

    Mi spiace non essere d’accordo con te, credo che le persone più deboli vadano protette.

  7. Gavino dice:

    Protette si, ma non nascondere “il malumore” giusto o sbagliato che sia.
    Anzi come detto da un’altra parte, se vedi che un tuo amico appartiene a un gruppo “incivile” gli puoi dire tranquillamente quello che pensi di lui.
    Altrimenti lui tiene nascosti questi suoi “propositi” e tu esci tranquillamente a braccetto con lui.
    … e tutti nell’ignoranza vissero felici e (cornuti) contenti.

  8. Calvino dice:

    Quoto. Fra l’altro era una trollata talmente evidente che per crederci bisognava davvero essere in malafede.

    Ma c’è sempre il giornalista o l’associazione che vuole farsi pubblicità. Non capisco poi questo giustificare il paternalismo dello Stato… come se lo Stato dovesse poter decidere ciò che noi cittadini possiamo leggere/dire o no.

  9. Calvino dice:

    Un’altra cosa interessante che ho notato in questa trollata sono i commenti delle “persone per bene” intervenute. Se essere “per bene” significa sentirsi in diritto di augurare ogni genere di male e insulto a qualcuno con la scusante di “essere dalla parte del giusto” allora forse è meglio essere delinquenti.

  10. Angelo dice:

    D’accordo con te, in linea di massima. Ma a patto che chi mette roba del genere in rete sia perseguito a norma di legge.

  11. Gio dice:

    Ieri non sono riuscito ad accedere al sito che era irraggiungibile, però commentavo così:

    Daccordissimo con Massimo, ma questo vale se c’è una “educazione” delle persone al riconoscimento del “valore” e del “bello”. Cose che oggi spesso mancano, dalla scuola alla famiglia (e chi più ne ha, più ne metta). Fino ad arrivare ai casi delle cronache di oggi per le quali c’è gente in gamba che non se le fila, ma c’è anche un sacco di altra gente (più o meno giovane, più o meno sciocca, più o meno “un sacco di altre cose”), purtroppo.

  12. Carlo M dice:

    d’accordo con angelo. la censura è sbagliata, ma i responsabili di questa roba vanno perseguiti.

    scusate, ma se uno va in giro per strada urlando, con un cartello al collo che dice che i bambini con sindrome di down devono essere presi a sassate, lo arrestano no? per istigazione alla violenza e non so quale altro reato.

    beh non capisco perché non debba essere puntito allo stesso modo a chi fa queste cose su facebook.

  13. raxi dice:

    Io perseguiterei tutti voi
    che sguazzate in quel ciarpame di facebook
    e pure vi sforzate di dire qualcosa di intelligente
    su un qualcosa che per sua natura intelligente non puo’ essere

    mai nessuno che abbia un atteggiamento critico
    non verso i contenuti ma verso il mezzo

    ma come diavolo è possibile?

  14. Carlo M dice:

    raxi ci vuoi perseguire o perseguitare? sai, basta una sillaba per cambiare la storia…

  15. Calvino dice:

    @Angelo e @Carlo M
    Che razza di risposta ipocrita e stupida sarebbe “D’accordo con te in linea di massima a patto che chi mette roba del genere in rete sia perseguito a norma di legge”?

    O siete d’accordo che viga la libertà di pensiero e di parola OPPURE non lo siete. Una cosa esclude l’altra. Francamente considero gente come voi decisamente più pericolosi di qualche troll su facebook. È per colpa VOSTRA e del VOSTRO modo di pensare che cose come la vergognosa “censura” esistono. Ma chi credete di essere per ritenervi in diritto di decidere cosa qualcuno possa o debba dire o cosa io debba poter leggere online?

    Non siete mia mamma e non vi permetto di decidere ciò che debbo poter leggere. Chiaro il concetto? Né tantomeno dovete permettervi né voi, né i politici con le loro patetiche leggi di stampo fascista (ricordo che le varie apologie derivano infatti dal codice Rocco fascista e non certo da chissà quale profondo principio democratico) e decidere ciò che un libero cittadino debba poter esprimere senza dover temere di essere “perseguito”.

    Tutta la mia solidarietà ai gestori del gruppo oscurato, nonostante non sia affatto d’accordo con loro. Che schifo di paese è questo.

  16. massimo mantellini dice:

    @Calvino, da queste parti ambiamo a discussioni soft ed amichevoli.

  17. Calvino dice:

    @raxi
    Questo è l’italiano medio.
    Gente a cui va benissimo che un personaggio come Berlusconi sia presidente del consiglio ma fingono poi di scandalizzarsi se qualche ragazzino su un social network dice qualcosa fuori dalle righe. Ipocrisia e stupidità ai massimi livelli… le due sostanze che compongono il 90% degli italiani.

  18. Calvino dice:

    @massimo mantellini
    Mi spiace ma faccio fatica a rimanere “amichevole” con chi attenta ai miei diritti.

  19. marcomkc dice:

    Mettiamola così,
    io sono contrario alle censure ma gli atti di emulazione sono sicuramente frutto della social proof (http://en.wikipedia.org/wiki/Social_proof) che questi gruppi forniscono ampiamente.
    Io credo che se si riesce a ravvisare un reato, sia importante ricordare queste parole tratte da wikipedia, con le opportune personali riflessioni in merito ad ogni forma di violenza…

    I limiti alla libertà di manifestazione del pensiero sono:

    * il buon costume, l’unico limite esplicito. Si intende con quest’espressione il concetto di “pudore sessuale”, e si accoglie la definizione di “Atti e oggetti osceni” data dall’art. 529 del Codice Penale:

    si considerano “osceni” gli atti e gli oggetti, che, secondo il comune sentimento, offendono il pudore (esclusa l’opera d’arte e scientifica, in richiamo all’art. 33 Cost.).

    Dal momento che il concetto di pudore deve essere necessariamente adeguato nel corso del tempo, la Corte Costituzionale si è pronunciata in proposito con la sent. n. 368/1992, secondo la quale:

    (…) il “buon costume” non è diretto ad esprimere semplicemente un valore di libertà individuale, (…) ma è, piuttosto, diretto a significare un valore riferibile alla collettività in generale. (…)

    Quindi, gli atti osceni non sono offensivi se si esauriscono nella sfera privata, ma lo sono quando la travalicano, recando pericolo di offesa al sentimento del pudore dei terzi non consenzienti o della collettività in generale.

    Saluti,
    Marco

  20. Net Flier dice:

    c’è una differenza: se dici qualcosa che non mi gusta personalmente, ti evito. se dici qualcosa che provoca dei danni, ti fermo. libertà di parola non significa andare in giro a dimostrare di essere stupidi insultando il mondo.

  21. kiuz dice:

    non sono d’accordo, io penso che internet è una società al pari di quella reale, se ci sono delle regole etiche non scritte nella realtà è giusto che vengano rispettate anche su internet.
    Cosa mai hanno fatto di male dei portatori di Handicap? io piuttosto me la prenderei con i massmedia che ne fanno una Bandiera di internet puttosto….