Marco Bardazzi, che ha un bel blog sul futuro del giornalismo, ha appena pubblicato un libro con Massimo Gaggi per Rizzoli dal titolo: “L’ultima notizia. Dalla crisi degli imperi di carta al paradosso dell’era di vetro”.

14 commenti a “L’impero di carta”

  1. franco nemitz dice:

    che brutto titolo! E che sara’ mai l’era del vetro? Spocchia di giornalisti troppo ortodossi che vogliono inventare a tutti i costi neologismi per farsi notare, mi sembra un libro jurassico prima ancora di essere negli scaffali. Scusate il giudizio tranchant, senza aver letto il volume…

  2. Daniele Minotti dice:

    Son pignolo o, peggio, sbaglio se dico che il titolo èsoltanto L’ultima notizia? :-)

  3. franco nemitz dice:

    Daniele, il calcolo delle probabilita’ mi dice che sei “peggio”, piu’ che pignolo, scusa… se la premessa secondo cui dovremmo leggere il libro (sei uno degli autori, eh?) e’ quella usata a mo’ di slogan nella descrizione del volume: Crisi dell’editoria, bla bla bla, twitter bla bla bla, facebook bla bla bla …..”ma ciò non significa che non si possa ripensare e reinventare il giornalismo nell'”era di vetro” che ci sta regalando un’informazione più trasparente ma più fragile”. Oddio, merce fresca, in questo supermercato qui (mio figlio, non vi legge!!!). Per favore, scendete da quwesto piedistallo, i giornalisti SONO NESSUNO.

  4. leo dice:

    Il paradosso dell’era di vetro è che le copertine erano più belle quando non c’era photoshop.

  5. kriss dice:

    Mah, il titolo lo trovo creativo. Non è male! Ho letto le due recensioni linkate di Calabresi e Grasso e mi han fatto venire voglia di leggerlo. Non riesco sinceramente a capire questo astio nei confronti dei giornalisti. Qualcosa di personale? Ce ne sono di buoni e di cattivi, come in tutti i settori. Ci sono i Minzolini e gli Antonio Di Bella, gli Ezio Mauro e i De Bortoli, i Massimo Fini e i Gianni Riotta, ecc ecc ecc e tutta una serie di più o meno silenzionsi e poco conosciuti lavoratori di tastiera che fanno onestamente il loro mestiere. Certo ci sono anche quelli che fanno le marchette, embedded o quant’altro; ma esistono anche quelli che scrivono libri interessanti (Rampini, Calabresi).
    E comunqe i libri prima di criticarli van letti. Questa mi sembra una buona regola. Da non dimenticare.

  6. lorenzoc dice:

    Sottoscrivo Leonardo . Vorrei sottoscriverlo usando dieci diversi font, dal Courier New al Bernard MT Condensed, ma li hanno già esauriti tutti nella suddetta copertina.

    Quasi certo comunque che dietro ci sia un’arguta scelta creativa.

  7. massimo mantellini dice:

    Faccio presente agli esteti in sala che e’ un volume rizzoli

  8. L'ULTIMA NOTIZIA » Mantellini: L’impero di carta dice:

    […] Da ManteBlog […]

  9. jetblack dice:

    dover leggere i libri prima di criticarli mi pare una forzatura

  10. leo dice:

    Esteta a me, che rimpiango i vecchi Bur anteguerra color forfora.

  11. Daniele Minotti dice:

    @nimitz
    Non vorrei sembrare sgarbato, ma questi ultimi dieci anni mi hanno visto autore (spesso co-autore in collettanee) di diversi testi giuridici, dunque penso di capirne un po’. Un conto è il titolo, un conto il sottotitolo. Poi, è possibile che i nostri criteri di riferimento siano diversi (ma non conosco i tuoi parametri).

  12. franco nemitz dice:

    Daniele, riconosco di essere stato eccessivo nei tuoi confronti, e mi scuso… volevi solo separare titolo da sottotitolo mentre io ti ho scodellato un attacco preventivo per via della tua apparente benevolenza nei confronti del libro. Premetto che non conosco nessuno dei personaggi in questione (sia chi ci ospita, Mantellini, sia gli ospitati Bardazzi e Gaggi). Detto questo, a kriss vorrei dire che mi stupisce – in un blog come questo – qui sul web, il suo conformismo, conservatorismo, e la difesa d’ufficio del giornalismo e della categoria dei giornalisti. Il fenomeno va ben al di la’ di qualche nome buttato li’ (il 90% degli italiani ignora chi siano Mauro, De Bortoli etc etc). Tu dici: “non riesco sinceramente a capire questo astio nei confronti dei giornalisti”. Esatto, questo e’ il punto. Non capisci….. Eri giustificato credo prima del 1995. Oggi non piu’. Baby boomer, sulla via della pensione?

  13. kriss dice:

    @Nemitz …. Baby boomer sì, sulla via della pensione no. Ne facciamo una questione anagrafica? Gli adulti consapevoli e informati (come li definisce bene Leonardo, proprio oggi) sono in grado di “selezionare”. Fare di tutta la classe (casta?) giornalistica un fascio mi sembra – per questo blog sempre attento al pelo nell’uovo – una troppo facile presa di posizione. Tutto qui. Poi magari non capisco davvero. Però mi piacerebbe capire perchè un’alzata di scudi così superficiale (la copertina, il titolo, il sottotitolo) senza nenache averne letto il contenuto che tra l’altro affronta un tema caro ai blogger. Mah! Resto dubbiosa.

  14. lorenzoc dice:

    Propongo concorsone per trovare la peggiore copertina del decennio.