Le prime due parole che mi vengono in mente sono “commovente” e “improponibile”. Commovente per il messaggio anche se poi sempre di pubblicità si tratta tuttavia fa leva su corde sentimentali che ci toccano da vicino e lo fa con gusto, leggerezza e semplicità. Improponibile in Italia. La pubblicità televisiva italiana è al livello di un pubblico di undicenni (cit.). Non è un caso che i premi internazionali in campo pubblicitario non vadano all’Italia da un bel po’.
@Carolus
In Italia non hanno ancora capito la differenza tra il commovente, che a mio avviso l’intelligenza può tollerare, e il patetico che l’intelligenza non dovrebbe mai accettare. Almeno in una pubblicità.
in italia la pubblicità insiste su una cosa sola, indipendentemente da cosa si sta cercando di vendere: la gnocca. E le donne non dicono nulla, è lì il bello…
Bruttissima. Ovvero, “Il nerd cerca moglie”.
Uno che faccia un uso del web così smodato e convulsivo è l’antitesi perfetta dell’ideale neoclassico che la pubblicità cerca di propinare. Pessima. Di più, americana.
scusate per l’ot, e scusa moruzzi, ma su pubblicità e gnocca gli uomini invece cosa dicono? te sei contento di vederti trattato come un deficiente arrapato? oooh ebbasta con ‘sta menata delle vittime silenti
Ciao Valentina, no, io sono molto incazzato, se devo dirti la verità. Ho anche fatto un po’ di can can a favore del video e del sito de ilcorpodelledonne.net, nel mio piccolissimo. Vittime ne siamo sia gli uomini, sia le donne, e silenti pure, se non ce ne lamentiamo…
SorNicò in questa pubblicità non ci vedo alcun “tentativo di farci pensare che ci sia un’applicazione “vita” in rete o nell’iPhone” (forse in Android). Il messaggio è molto chiaro: Google è uno strumento di ricerca completo, può aiutare chiunque in qualunque momento della propria vita, reale naturalmente. E’ vero, semplice e divertente.
Mi sa che mentre c’era la pubblicita’ Google dormivo. Era tardi. Ero stanco. E i markettari dell’ICT me fanno ‘na pippa.
Mi dicono che hanno vinto i Saints… io neanche me ne sono accorto… mi guardo le azioni, i brand non li memorizzo proprio. Felice che a vincere sia stata quoque quella squadra dei suonatori jazz neri che facevano tanta invidia a Ansilinger (colui che vieto’ la mariuana) perche’ – a detta del suo segretario su biografia postuma – “mettevano piu’ musica tra una nota e l’altra”.
Google, cicli Markoviani, popolarita’? Mai esistiti.
è statisticamente privato che qualsiasi canzone uno metta in un qualsiasi video, ci sarà sempre qualcuno che ne chiederà il titolo.
Secondo me si dovrebbe dare un nome alla persona che chiede il titolo delle canzoni nei video. ormai è diventato una di quelle cose della rete impalpabili ma allo stesso tempo onnipresenti. vado a far colazione buona giornata a tutti. anche a te tenutario.
Dunque per fare buona impressione ad una ragazza francese basta regalarle dei cioccolatini Truffle e poi portarla a vedere un film di Truffaut…
Va beh, me lo segno…
Roba da matti leggere cose come “Bruttissima. Ovvero, “Il nerd cerca moglie”” o “penso sia l’ennesimo tentativo di farci pensare che ci sia una applicazione “vita” in rete o nell’iphone.”…
Andiamo, cerchiamo di capire quello che si sta commentando prima di premere invio…
Il messaggio e’ sempicissimo: Google e’ un utile strumento di ricerca, che ci permette di avere informazioni su cio’ che ci serve, qualsiasi cosa ci serva. Veicolato dalla storia di un uomo raccontata da alcune ricerche che potrebbe aver fatto nella sua vita. Semplice, chiaro, efficace. Chi ci vuole vedere altro, sbaglia.
[…] questo. Basta guardare uno degli spot televisivi in onda proprio in questo periodo (segnalato sul Manteblog), dove una storia d’amore è raccontata tramite il form di ricerca più popolare del mondo, […]
La sensazione è che sulla pandemia il governo Conte navigasse a vista, per sua incapacità, per mancanza di dati e per mille altre ragioni tutte molto italiane e che il governo Draghi stia facendo esattamente lo stesso.
Del resto è molto probabile che un mese intero di scuola in presenza al 100% sia il prezzo politico pagat al non aver saputo fare altro. Al non aver messo le scuole in sicurezza, al non aver saputo convincere gli insegnanti a lavorare a giugno ecc. Rischi enormi per cialtroneria
Se vi interessa un piccolo raffronto del lavoro giornalistico e delle sue finalità date una occhiata al montaggio del video dell’omicidio del 15enne a Chicago di BBC e quello di https://t.co/6tk7oSVMMD (con preroll di Esselunga ovviamente). Linko solo BBC. https://t.co/rLOGSff1gg
Uno dovrebbe mollare FB anche solo per le orribili barre laterali in tinta che aggiunge le rare volte in cui pubblichi una bella foto. Maledetti tamarri. https://t.co/5OTqOQ86HT
Febbraio 9th, 2010 at 00:11
Le prime due parole che mi vengono in mente sono “commovente” e “improponibile”. Commovente per il messaggio anche se poi sempre di pubblicità si tratta tuttavia fa leva su corde sentimentali che ci toccano da vicino e lo fa con gusto, leggerezza e semplicità. Improponibile in Italia. La pubblicità televisiva italiana è al livello di un pubblico di undicenni (cit.). Non è un caso che i premi internazionali in campo pubblicitario non vadano all’Italia da un bel po’.
Febbraio 9th, 2010 at 00:19
@Carolus
In Italia non hanno ancora capito la differenza tra il commovente, che a mio avviso l’intelligenza può tollerare, e il patetico che l’intelligenza non dovrebbe mai accettare. Almeno in una pubblicità.
Febbraio 9th, 2010 at 00:21
The times they are a changin’
Febbraio 9th, 2010 at 00:51
Mah, io l’ho trovata piuttosto banale.
Febbraio 9th, 2010 at 04:11
da ‘vecchia’ pubblicitaria, la trovo eccezionale. :)
Febbraio 9th, 2010 at 05:27
Ah, era la pubblicità di Google?
Febbraio 9th, 2010 at 09:38
seeeeeeeee, non sa chi è truffaut?
FAIL
Febbraio 9th, 2010 at 10:01
Qui ce ne sono anche altre
http://www.youtube.com/searchstories
Febbraio 9th, 2010 at 10:01
in italia la pubblicità insiste su una cosa sola, indipendentemente da cosa si sta cercando di vendere: la gnocca. E le donne non dicono nulla, è lì il bello…
Febbraio 9th, 2010 at 11:37
Bruttissima. Ovvero, “Il nerd cerca moglie”.
Uno che faccia un uso del web così smodato e convulsivo è l’antitesi perfetta dell’ideale neoclassico che la pubblicità cerca di propinare. Pessima. Di più, americana.
Febbraio 9th, 2010 at 12:29
A me piace molto “Newbie”:
http://www.youtube.com/watch?v=oseXm0_qcL4
Febbraio 9th, 2010 at 15:22
scusate per l’ot, e scusa moruzzi, ma su pubblicità e gnocca gli uomini invece cosa dicono? te sei contento di vederti trattato come un deficiente arrapato? oooh ebbasta con ‘sta menata delle vittime silenti
Febbraio 9th, 2010 at 16:08
Mi sembra un ottimo modo per ricordare che le mode passano, ma alla fine è Google che ha la tecnologia che tiene più o meno in piedi la baracca
Febbraio 9th, 2010 at 16:34
Ciao Valentina, no, io sono molto incazzato, se devo dirti la verità. Ho anche fatto un po’ di can can a favore del video e del sito de ilcorpodelledonne.net, nel mio piccolissimo. Vittime ne siamo sia gli uomini, sia le donne, e silenti pure, se non ce ne lamentiamo…
Febbraio 9th, 2010 at 20:38
Carina, carina… Magari bellissima no (secondo me), ma carica+
Febbraio 9th, 2010 at 21:34
pubblicità su YouTube già da mesi. peraltro.
Febbraio 9th, 2010 at 22:37
A me piace moltissimo. Qualcuno sa dirmi che musica è?
Febbraio 9th, 2010 at 23:18
penso sia l’ennesimo tentativo di farci pensare che ci sia una applicazione “vita” in rete o nell’iphone.
è falso, è disonesto, è triste.
Febbraio 10th, 2010 at 00:02
SorNicò in questa pubblicità non ci vedo alcun “tentativo di farci pensare che ci sia un’applicazione “vita” in rete o nell’iPhone” (forse in Android). Il messaggio è molto chiaro: Google è uno strumento di ricerca completo, può aiutare chiunque in qualunque momento della propria vita, reale naturalmente. E’ vero, semplice e divertente.
Febbraio 10th, 2010 at 03:08
Mi sa che mentre c’era la pubblicita’ Google dormivo. Era tardi. Ero stanco. E i markettari dell’ICT me fanno ‘na pippa.
Mi dicono che hanno vinto i Saints… io neanche me ne sono accorto… mi guardo le azioni, i brand non li memorizzo proprio. Felice che a vincere sia stata quoque quella squadra dei suonatori jazz neri che facevano tanta invidia a Ansilinger (colui che vieto’ la mariuana) perche’ – a detta del suo segretario su biografia postuma – “mettevano piu’ musica tra una nota e l’altra”.
Google, cicli Markoviani, popolarita’? Mai esistiti.
Febbraio 10th, 2010 at 06:54
è statisticamente privato che qualsiasi canzone uno metta in un qualsiasi video, ci sarà sempre qualcuno che ne chiederà il titolo.
Secondo me si dovrebbe dare un nome alla persona che chiede il titolo delle canzoni nei video. ormai è diventato una di quelle cose della rete impalpabili ma allo stesso tempo onnipresenti. vado a far colazione buona giornata a tutti. anche a te tenutario.
Febbraio 10th, 2010 at 11:14
Significa che google sa’ tutto della nostra misera esistenza? Non mi sembra così positiva..
Febbraio 10th, 2010 at 17:47
Diciamo noi donne, diciamo…la pubblicità, o almeno l’idea è più che originale, anche se il tema non è proprio il migliore
Febbraio 10th, 2010 at 22:28
Tutto ridicolo in confronto all’esibizione degli Who nell’intervallo. Quella è una colonna sonora della propria vita, non certo Google!
Febbraio 11th, 2010 at 01:09
Dunque per fare buona impressione ad una ragazza francese basta regalarle dei cioccolatini Truffle e poi portarla a vedere un film di Truffaut…
Va beh, me lo segno…
Febbraio 11th, 2010 at 15:38
Roba da matti leggere cose come “Bruttissima. Ovvero, “Il nerd cerca moglie”” o “penso sia l’ennesimo tentativo di farci pensare che ci sia una applicazione “vita” in rete o nell’iphone.”…
Andiamo, cerchiamo di capire quello che si sta commentando prima di premere invio…
Il messaggio e’ sempicissimo: Google e’ un utile strumento di ricerca, che ci permette di avere informazioni su cio’ che ci serve, qualsiasi cosa ci serva. Veicolato dalla storia di un uomo raccontata da alcune ricerche che potrebbe aver fatto nella sua vita. Semplice, chiaro, efficace. Chi ci vuole vedere altro, sbaglia.
Marzo 4th, 2010 at 09:45
[…] questo. Basta guardare uno degli spot televisivi in onda proprio in questo periodo (segnalato sul Manteblog), dove una storia d’amore è raccontata tramite il form di ricerca più popolare del mondo, […]