Da leggere assolutamente il riassunto di Guido Scorza alla vergognosa pastetta dell’equo compenso organizzata dal Ministro Bondi.
Solo per fornire un’altra indicazione “quantitativa” utile alla comprensione della rilevanza della vicenda, sembra opportuno ricordare che nel 2008 la SIAE ha complessivamente incassato compensi per 671 milioni di euro e che tale importo è destinato, per effetto delle nuove disposizioni varate dal Ministro Bondi il 30 dicembre, a lievitare di circa il 50% nel prossimo anno.
Nel Decreto appena varato, tuttavia, il Ministro sembra aver completamente dimenticato i limiti del potere regolamentare affidatogli e sembra essersi spinto ad imporre il pagamento di un compenso anche in relazione a “memorie fisse o trasferibili” NON “destinate alla registrazione di fonogrammi o videogrammi” in esecuzione della copia privata. Si tratta di una categoria di prodotti in relazione ai quali il Decreto sembra varato in totale assenza della necessaria potestà.
(via punto informatico)
Gennaio 16th, 2010 at 17:32
Sarebbe giusto chiamarlo “losco compenso”.
Gennaio 16th, 2010 at 19:21
Ma diamine, ma non è minimamente impugnabile questo schifo?
Gennaio 16th, 2010 at 20:19
Per un governo che si vanta di “non aver messo le mani nelle tasche degli italiani” è un bel risultato.
Gennaio 16th, 2010 at 21:00
Hey, ma tutti quei CD e tutte quelle memorie flash, piene zeppe di contenuti piratati, uno poi le dovrà mettere su uno scaffale, no?
Quindi ci sarà la SIAE anche sull’acquisto della libreria Billy?
Gennaio 17th, 2010 at 08:20
A questo punto, poichè anche la memoria è un supporto su cui si possono registrare dati, mi aspetto anche la tassa sulla memoria.
Gennaio 17th, 2010 at 09:27
Senza tenere conto che la le persone – se mai si fossero posti scrupoli in precedenza – si sentiranno autorizzati a copiare tutto il copiabile e oltre, pensando di avere già pagato la “tassa” alla fonte.
Gennaio 17th, 2010 at 11:02
e’ impugnabile ma intanto ora che arrivano a sentenza i soldini se li sono belli e che intascati…
siae rulez…
Gennaio 17th, 2010 at 12:56
quindi ora lo scambio di film, video e musica peer to peer è legale perché ho già pagato a monte. Cos’è? Un flat fee sulle intenzioni?
Gennaio 17th, 2010 at 15:59
@Hesse
No, non diventa legale per quello.
L’equo compenso non e’ una misura antipirateria (o per *compensare* questa).
Rappresenta il compenso spettante al titolare dei diritti patrimoniali a fronte di copie private *lecite*, vale a dire realizzate personalmente da chi ha il legittimo possesso di un *originale*.
Classicamente, ad esempio, la copia del CD regolarmente acquistato per metterselo in auto.
Gennaio 17th, 2010 at 18:05
@Minotti si lo so, mi riferivo più alla percezione che il decreto ha nei confronti dell’utente finale, che non elabora le informazioni correttamente come fai, devo dire molto spesso, tu.
Gennaio 17th, 2010 at 22:32
@Hesse
Puo’ darsi, non lo escludo, ma neppure penso che questo decretto sia tanto percepibile dagli utenti.
Gennaio 18th, 2010 at 12:48
@Daniele Minotti
Quindi mi puoi confermare (posso darti del tu? Tanto ormai l’ho fatto :-P ) che la copia dei miei DVD è legale? Ho sempre sospettato di muovermi in un’area grigia per questo, tra il diritto di backup e il divieto di copia.
Ma se l’equo compenso — per quanto non ne condivida né la necessità né la misura — rende legittima la copia personale, perlomeno riacquista una parvenza di liceità morale…
Gennaio 18th, 2010 at 13:06
La copia dei tuoi DVD e’ legale da un bel pezzo ;-)
Art. 71-sexies l.d.a.
1. E’ consentita la riproduzione privata di fonogrammi e videogrammi su qualsiasi supporto, effettuata da una persona fisica per uso esclusivamente personale, purché senza scopo di lucro e senza fini direttamente o indirettamente commerciali, nel rispetto delle misure tecnologiche di cui all’articolo 102-quater.
2. La riproduzione di cui al comma 1 non può essere effettuata da terzi. La prestazione di servizi finalizzata a consentire la riproduzione di fonogrammi e videogrammi da parte di persona fisica per uso personale costituisce attività di riproduzione soggetta alle disposizioni di cui agli articoli 13, 72, 78-bis, 79 e 80.
3. La disposizione di cui al comma 1 non si applica alle opere o ai materiali protetti messi a disposizione dei pubblico in modo che ciascuno possa avervi accesso dal luogo e nel momento scelti individualmente, quando l’opera è protetta dalle misure tecnologiche di cui all’articolo 102-quater ovvero quando l’accesso è consentito sulla base di accordi contrattuali.
4. Fatto salvo quanto disposto dal comma 3, i titolari dei diritti sono tenuti a consentire che, nonostante l’applicazione delle misure tecnologiche di cui all’articolo 102-quater, la persona fisica che abbia acquisito il possesso legittimo di esemplari dell’opera o del materiale protetto, ovvero vi abbia avuto accesso legittimo, possa effettuare una copia privata, anche solo analogica, per uso personale, a condizione che tale possibilità non sia in contrasto con lo sfruttamento normale dell’opera o degli altri materiali e non arrechi ingiustificato pregiudizio ai titolari dei diritti.
Gennaio 18th, 2010 at 17:00
@Daniele Minotti
Grazie mille. Terrò questa pagina tra i miei bookmark a imperitura memoria…
Possono continuare a tenere i miei numerosissimi DVD di cartoni animati al sicuro dalle mani dei pargoli :-)
Gennaio 20th, 2010 at 10:48
Davide Minotti: “La copia dei tuoi DVD e’ legale da un bel pezzo”
non se il DVD è protetto e quindi mi domando se l’equo compenso andrà anche a quelle case che producono DVD protetti.
Gennaio 20th, 2010 at 11:47
intanto in Francia hanno scoperto che il logo dell’authority antipirateria è fatto con un font piratato
http://fontfeed.com/archives/french-anti-piracy-organisation-uses-pirated-font-in-ownlogo/
Gennaio 21st, 2010 at 21:17
[…] oramai saprai, se hai letto le notizie in questi giorni, il governo che aveva promesso di non mettere le mani nelle […]