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Gen
La sintesi del lungo articolo del direttore de IlSole24ore Gianni Riotta (scritto con il solito schema usuale di Riotta quando parla di Internet “io c’ero quando voi non c’eravate, ora che voi ci siete non ci sono piu’ io“) pubblicato ieri potrebbe essere questa:
La rete 2010 deve diventare questa città ugualitaria: dove gli esperti e l’informazione di qualità parlano ai cittadini, e i cittadini fanno sentire la propria voce senza rancori e follie anonime.
E’ una conclusione come un’altra. Solo che e’ sbagliata. Talmente tanto che nemmeno vale la pena discuterne.
Gennaio 11th, 2010 at 16:10
Riotta pensiero 2008: « andiamo verso un mondo dove ci saranno sei miliardi di blogs, ognuno con un umano che lo scrive e si legge il suo stesso blog. Tutti gli altri lo ignorano e quello che mi diverte enormemente è che i siti si vanno restringendo sempre di più: io e i miei amici contro lei e i suoi amici e ognuno con i suoi amici contro tutto il resto del mondo.»
Gennaio 11th, 2010 at 17:26
E un loffio, di più non può, abbiate compassione di lui.
Gennaio 11th, 2010 at 18:12
Non so se ci sia piu’ da stupirsi di quello che scrive o del fatto che sia direttore del Sole24Ore.
Gennaio 11th, 2010 at 18:23
E’ sempre quel signore che dirigeva il TG1 quando si vantarono, in diretta, del boom di ascolti dovuto ai 300 morti dell’Abruzzo, vero?
Un gran signore, non c’è dubbio.Informazione di qualità.
Gennaio 11th, 2010 at 18:29
Ma è soprattutto quello che saccheggiava facebook e youtube per trovare i video e le foto divertenti degli indagati (Sollecito travestito da mummia con una mannaia di cartone). Quello che alle 20:20 metteva una striscia con i video amatoriali inviati alla redazione del tg1. Quello che fa uno special di San Valentino con 5 minuti di video da casa, stile the Club. Quello che insomma, ce l’ha messa tutta per dimostrare che l’informazione di qualità con internet non si può fare.
Gennaio 11th, 2010 at 19:30
vabbe dai ma è johhny raiotta, che vi aspettate, basta guardarlo in faccia
Gennaio 11th, 2010 at 21:49
Leggendo ciò che ha scritto Leo, ho il grosso rammarico di non aver mai guardato il TG1 con Riotta (e sto proseguendo la non visione con Minzolini), mi sono perso l’informazione di qualità.
Gennaio 11th, 2010 at 22:04
http://oggi.jimdo.com/
Qualcuno vorrebbe l’Italia come il Far West, dove chi è più forte (comunque lo sia diventato) costruisce la ferrovia.Beh! se l’Italia viene vista come il Far West,difendiamo la diligenza dall’assalto.
La diligenza trasporta i nostri valori, i nostri diritti che sono poi i valori e i diritti universali. La diligenza è composta da persone di diverse religioni, di diverse idee politiche, di diverso ceto sociale, di diverse professioni ma da persone uguali nella volontà di veder rispettate le regole del gioco e che non ci stanno a sottomettersi agli attacchi che lungo il cammino subiscono. Gli attacchi alla diligenza arrivano da diverse direzioni:destra, sinistra, sopra, sotto.Chi resiste agli attacchi è unito da un legame, da un filo sottile ma robusto come una fune.RESTIAMO UNITI E RESPINGIAMO GLI ATTACCHI
Gennaio 12th, 2010 at 00:28
forse il prossimo alibi che vuoiiiii :P
Gennaio 12th, 2010 at 14:16
ma la conclusione del post è così tranchant perché non mantellini non aveva tempo o perché non è capace di articolare? se questo è il blogghismo…
Gennaio 12th, 2010 at 14:23
ecco bravo alberto vai da riotta allora.
Gennaio 12th, 2010 at 15:02
[…] alcuni blogger hanno risposto: Maremma, Mantellini, Scene digitali, Pd Vedano Olona, BlogNotes, Tre scogli, Omniaficta, LostSpace, Spazio della […]
Gennaio 12th, 2010 at 17:16
Visto che c’era quando noi non c’eravmo e ora che noi ci siamo lui non c’è più, ma dov’è Riotta adesso?!?!?!
Non so se qualcuno ha il fegato di guardarlo, ma il TG1 con Minzolini é anche peggio: domenica 09/01 TG1 delle 20.30, 2 (due) servizi due sul “miglior amico dell’uomo” =:|
E’ dura riempire di niente mezz’ora di TG, ma Minzolini se la cava alla grande!
Gennaio 12th, 2010 at 18:52
@L1 Non è questione di andare da Riotta, è questione di non limitarsi a dire che internet è tutto tutto tutto Bene con la b maiuscola e che Riotta (che poi, diciamolo, rilancia Lanier e l’Ft su Wikipedia) è tutto Malissimo. E’ questo manicheismo di molti internettiani che non mi convince. Lo stimolo della Rete dovrebbe essere, come dice correttamente Zambardino, fare un’informazione migliore, meno di establishment e di potere. Strasottoscrivo. Ma nn è che tutto quello che viene vergato dai signori dei Blog è bello e buono solo perché il mezzo è il luogo della beatitudine e il resto bruci all’inferno. Se si vuol capire, bene, sennò niente di che, rispetto Mantellini e il suo Blog a prescindere e il precedente post era solo una risposta provocatoria a quello – per me troppo riduttivo e sprezzante – che ha dato l’avvio a questi commenti
Gennaio 12th, 2010 at 18:58
@alberto, in realta’ il manicheismo e’ tutto nelle pretese di Riotta, capita raramente che in rete si registrino posizioni cosi’ poco articolate
Gennaio 12th, 2010 at 19:07
Riotta? Un mediocre giornalista “fortunato”. Già… ma lui ha imparato negli states…malissimo.
Gennaio 12th, 2010 at 23:10
No, una volta era bravo.
Ma è diventato precocemente senile, ahilui.
Gennaio 13th, 2010 at 01:52
Ogni rivoluzione ha per scopo l’abbattimento delle aristocrazie, alle quali poi, inevitabilmente, si sostituisce, nella inquietante attesa di essere, a sua volta, abbattuta da una nuova rivoluzione.
Il web 2.0 è ormai uscito dal controllo dei suoi stessi profeti. E il chiacchiericcio (forse volgare, forse plebeo) può certo dar fastidio per la mancanza di una presunta profondità di contenuti. Ma è affascinante l’idea di un web dove ognuno scrive e legge il suo blog. E’ tutto molto phildickiano. E’ la carta 1:1 dell’impero di borgesiana memoria. Naturalmente in attesa della prossima rivoluzione e della prossima aristocrazia.
Gennaio 13th, 2010 at 18:51
[…] Mantellini sul suo Blog E’ una conclusione come un’altra. Solo che e’ sbagliata. Talmente tanto che […]
Gennaio 13th, 2010 at 22:25
Sono rimasta piacevolmente sorpresa dal tuo post;
dopo aver letto ieri l’articolo di Riotta mi è rimasta una sgradevole sensazione che non sono ancora riuscita a cancellare. Mi spiego meglio: quello che Riotta ha scritto, appoggiandosi alle idee espresse nel libro di Jaron Lanier, egli avrebbe potuto farlo con i suoi pensieri, le sue idee, le sue parole.
“Odio le citazioni. Dimmi solo quello che sai tu”, scriveva Emerson nel 1849 ed è un suggerimento valido, oggi, per aggiungere idee alle idee, per migliorare la qualità dei contributi.
Per quanto possa valere nell’immensità del Web, nel merito penso che la novità sta nelle persone, così come in loro sta la libertà, l’educazione e la capacità di partecipare al mondo esterno e di condividere, parola tanto di moda! Penso anche che è inutile cercare la differenza tra il mondo reale e il Web: in entrambi è possibile operare apertamente o nell’anonimato, selvaggiamente o educatamente, in autonomia o al seguito di altri. E che è possibile dare il giusto valore ai pareri di persone semplici ed a premi Nobel, possono convivere! sia nel mondo reale che nel Web.
grazie per l’ospitalità
Gennaio 14th, 2010 at 04:19
[…] Il declino è una ipotesi – manteblog http://www.mantellini.it/?p=7505 – view page – cached La sintesi del lungo articolo del direttore de IlSole24ore Gianni Riotta (scritto con il solito schema usuale di Riotta quando parla di Internet “io c’ero quando voi non c’eravate, ora che voi ci siete non ci sono piu’ io“) pubblicato ieri potrebbe essere questa: […]
Gennaio 14th, 2010 at 09:59
Breaking news:
la carta geografica 1:1 era del tutto inutile; l’Enciclopedia di Tlon, Uqbar e Orbis Tertius era un complotto per distruggere la realtà; nella Biblioteca di Babele non si trovava mai nulla; la memoria totale di Funes era una maledizione.
Commento: è inutile trovare la differenza fra il mondo reale ed il web? Aspetta d’aver fame.