In queste ore di enormi polemiche sulla efficienza della Ferrovie dello Stato (e sulle demenziali esternazioni pubbliche del suo Amministratore Delegato) Macubu segnala, in questo post da leggere, che un minimo di concorrenza nel trasporto ferroviario su Bologna-Verona-Milano verso il nord esiste, con treni in orario e puliti, ma si fa di tutto perche’ non si sappia.
A Bolzano nemmeno il cartello. O si sa tutto prima di arrivare o non si capisce nulla. Allo sportello ti rispondono boccheggiando. Un solo bigliettaio, stimolato a dovere, ammette: «Ci hanno ordinato di non dire niente, nemmeno qual è l’agenzia che vende biglietti. È la concorrenza». Insomma, la privatizzazione all’italiana. Formalmente esiste, perché la vuole l’Ue, ma funziona così: se posso ti metto i bastoni fra le ruote. Ecco degli esempi. Chi entra in stazione legge sul tabellone che alla tal ora c’è un Ec per Monaco o Bologna. Ma nessuno spiega dove si acquisti il biglietto. Le emettitrici automatiche, fra le opzioni di acquisto, non contemplano Ec. Nemmeno uno, nonostante ne viaggino cinque al giorno verso nord e altrettanti verso sud. Alla biglietteria non emettono i biglietti. Allo sportello informazioni non forniscono informazioni. Addirittura, nell’atrio compare un annuncio beffardo: “I nuovi orari non sono disponibili”. Solo in Italia funziona così, spiegano i controllori a bordo dell’Ec “tedesco”. «In Austria e Germania – dicono – i “nostri” biglietti e le “nostre” informazioni si ottengono senza problemi. Ovunque. Solo qui non è ancora stato possibile accordarsi con Trenitalia».
Dicembre 22nd, 2009 at 14:52
Alla mia ragazza alla biglietteria di Bologna hanno consigliato di prendere proprio il treno diretto a Monaco per arrivare a Bolzano. Questo è successo sabato scorso per via delle varie soppressioni e ritardi.
Fra l’altro le hanno detto che il biglietto si può fare solo a bordo, e di non dire assolutamente al personale di bordo che aveva preso quel treno per rimpiazzarne un altro italiano in ritardo.
Quando poi ha chiesto al controllore di fare il biglietto (fra l’altro più caro), questo le ha detto che sarebbe ripassato, lasciandole intendere che in realtà non lo avrebbe fatto. E infatti non è ripassato.
Dicembre 22nd, 2009 at 15:06
È una cosa che esiste da almeno dieci anni. Io ci sono capitato un sacco di volte. E i vagoni austriaci e tedeschi arrivavano fino a Roma.
Il reciproco (i treni italiani che vanno in Germania) è pubblicizzato in modo trasparente qui. Per tanti anni le ffss avevano un treno che faceva da Milano a Stoccarda passando per le Alpi svizzere, un percorso da sogno.
Esiste anche una carta annuale, la DB card, che prevede uno sconti vari sul costo del biglietto (ma non si applica ai supplementi).
http://www.bahn.com/i/view/ITA/it/prices/germany/bahncard.shtml
Dicembre 22nd, 2009 at 15:23
E’ dal 13 dicembre che gli eurocity “tradizionali” gestiti da trenitalia-obb-db sono stati sostituiti da materiali esclusivamente austrotedeschi (ma con personale e trazione fnm-lenord). Si dovrebbe far presente ai vari garanti che trenitalia a comprato le tracce immediatamente precedenti (senza usarle) e che rfi fa viaggiare questi trieni a velocità poco superiori a quelle dei regionali, con tempi di percorrenza ingiustificatamente lunghi e precedenze a treni locali. Con questo caos sono stati soppressi anche alcuni di questi treni, in ogni caso.
Dicembre 22nd, 2009 at 15:28
Altre info a chi interessa:
http://ricerca.gelocal.it/trentinocorrierealpi/archivio/trentinocorrierealpi/2009/12/15/ANRPO_AZ401.html
Dicembre 22nd, 2009 at 15:31
[…] è tutto vero « Palazzo dei Congressi, Roma E’ tutto vero. Perché non si sa? 22 Dicembre, 2009 E’ vero, le ferrovie teutoniche sono arrivate. Perché non lo si sappia, un po’ è spiegato qui. Fonte: manteblog […]
Dicembre 22nd, 2009 at 15:37
Interessante, la ciliegina sulla torta sarebbe se vietassero le conversazioni per telefonino al di fuori di appositi locali.
Però non capisco bene come possa funzionare la concorrenza tra servizi ferroviari, dato che una delle caratteristiche più importanti – la puntualità – non dipende necessariamente dal treno sul quale si ha intenzione di viaggare..
Dicembre 22nd, 2009 at 15:50
Non credo pero’ di capire … perche’ l’azienda A dovrebbe pubblicizzare i servizi dell’azienda B ?
Dicembre 22nd, 2009 at 15:59
Mauro: Le stazioni (con i relativi avvisi, tabelloni ecc.) sono gestite da RFI, che in teoria è una azienda C che fornisce servizi in maniera imparziale sia a A (Trenitalia) che a B (DB/OeBB). In teoria…
Poi mi sta anche bene che le biglietterie siano separate (anche se, in era di integrazione, sarebbe più comodo per i clienti avere una biglietteria indipendente che vende i biglietti di tutti), ma che RFI dia a Trenitalia una traccia cinque minuti prima di quella del treno tedesco, così se questo avrà successo Moretti potrà piazzarci un eurostar subito prima che casualmente sarà l’unico eurostar d’Italia che viaggia pulito e in orario, ecco quello non mi sembra tanto onesto.
Dicembre 22nd, 2009 at 16:05
Un paio di anni fa a Tampere (in Finlandia) sono andato con un collega al chiosco che vendeva i biglietti di un traghetto PRIVATO per un’isoletta. L’omino stesso ci ha detto, che se preferivamo, c’era il traghetto pubblico, che costava meno ma faceva meno “corse”.
Siamo rimasti semplicemente a bocca aperta.
ciao,
Andrea
Dicembre 22nd, 2009 at 16:30
Mauro: perche’ l’azienda A fornisce servizi di primaria importanza
Dicembre 22nd, 2009 at 16:38
Finché non avremo problemi a farci prendere per i fondelli, troveremo facilmente qualcuno che volentieri ci accontenterà.
Dicembre 22nd, 2009 at 17:13
Pare che ci sia un ordine di servizio di Trenitalia di “nascondere” ai viaggiatori i treni tedeschi, ma non tutti.
Per esempio, da Verona partono 3 treni per Monaco: ebbene, Trenitalia dice ai suoi di dare informazioni su quello notturno ma non sugli altri due, che partono di giorno.
Non ho conferme, ma chissà che qualche collega non voglia ficcare il naso ulteriormente.
Dicembre 22nd, 2009 at 17:59
Mante, sarà che ho finito oggi “Here comes everyone” di Shirky, sarà che sono un po’ esaltato, ma perchè voi blogosfera pe(n)sante non organizzate un’azione collettiva contro Trenitalia? Perchè non la pensiamo tutti insieme? Almeno pensarla, buttare proposte che vadano più in là di un gruppo di Facebook. Avremmo anni di frustrazione, avremmo una causa scatenante, avremmo un opinione pubblica intergenerazionale dalla nostra. Gli strumenti ci sono, li sappiamo usare. Idee, proposte?
Dicembre 22nd, 2009 at 20:26
@ vb:
bene, allora che l’azienda C, se contravviene regole, venga sanzionata
@ Oscar:
se A nn rispetta regole in tal senso, venga sanzionata
in generale:
non credo che in FS siano scemi, se nn danno info avranno trovato qualche cavillo che glielo permette …
Dicembre 22nd, 2009 at 23:46
in merito al conflitto di interessi tra trenitalia e rfi segnalo questo post:
http://www.noisefromamerika.org/index.php/articoli/La_famiglia_Totti_e_le_Ferrovie
Dicembre 23rd, 2009 at 12:06
Molto interessante questo noisefromamerika, grazie.
Dicembre 24th, 2009 at 11:13
In Italia ci sono cavilli in abbondanza per tutti.
Buon Natale.