La domanda della settimana se l’è fatta Nicola Mattina e riguarda l’Intergruppo Parlamentare 2.0. Salutata da molti di noi come una iniziativa trasversale ammirevole e spontanea si scopre invece che si tratta di un progetto collegato a Reti online (una societa’ di consulenza fondata da un gruppetto di faccendieri vicini a Massimo D’Alema) e che riceverebbe denari da Google in una non troppo chiara attività di lobbing. Non è difficile riempisi la bocca di espressioni vuote come “web 2.0”, molto più complicato sembrerebbe garantire una minima trasparenza sulla propria attività. Ora vediamo se i parlamentari 2.0 avranno tempo e voglia di “conversare”.

Update: detto fatto. Nei commenti sul blog di Mattina sia Google che Reti Online smentiscono di aver mai avuto rapporti economici con Intergruppo web 2.0. Pancini di Google lo fa recisamente, Massimo Micucci di Reti in maniera piu’ articolata, di fatto smentendo le affemazioni di Roberto Paglialonga della sua società nel video citato da Nicola.

9 commenti a “Chi finanzia l’intergruppo parlamentare 2.0?”

  1. Nicola Mattina dice:

    Accidente, tu che sei normalmente così misurato definisci Velardi & Co. un gruppetto di faccendieri :-)

  2. massimo mantellini dice:

    guarda Nicola che faccendieri mica e’ una parolaccia

  3. P.G. dice:

    Ormai 2.0 è un espressione che ha una patina di novità solo in Italia, il paese dove è ancora possibile parlare di “NUOVE tecnologie” con riferimento a internet e dove un presidente del senato può avere l’ardire di paragonare Facebook alle brigate rosse, senza che il giornalista che ha di fronte lo seppellisca dalle risate.

  4. Stefano dice:

    Dopo che ho letto il terzo nome della lista sul loro “blog” ho deciso che sapere chi finanzia questi signori non è più molto importante. (Per la cronaca, al terzo nome mi sono fermato…)
    Più importante è sperare che cadano nel dimenticatoio.

  5. Edededed dice:

    Innanzitutto un grosso plauso al Mantellini per l’eccellente contenuto del site e tematiche (critiche) da affrontare

    Leggere la Lista dei ** NOBILI ** dell’Intergruppo parlamentare, confesso, e’ da brividi lungo la schiena..amo difatti, ed e’ una distorsione congenita in DNA dovuta alla mia professione, il cercare il classico pelo nell’uovo con metodologia **steroidi** per cui, riferendomi e ricercando con tools di pubblico accesso (niente virtual-piedipiattismo qui, stile vicende Scandalo Pirelli-Telecom) scopro le vite professionali di elementi in Parlamento da **brivido**..Barbarossa, Bergamini ed il Buon D’Alema che
    ** avvoltoia **..su tutto..del tutto TRAUMATIZZANTE, ma al momento e’ un Buon Natale e Festivita’ varie a tutti.

    Bravo Mantellini

  6. cicciolo dice:

    Ma dai,la sede di Reti Online è pure a Palazzo Grazioli,chissà che belle colazioni stile Mulino Bianco tra coinquilini!

  7. Federico dice:

    “prima di legiferare bisogna capire […]”
    Io la leggo come un’ammissione di colpa

  8. Dario Salvelli dice:

    A me puzzava dalla nascita.

  9. Intergruppo parlamentare 2.0, Reti, Google | Roberto Chibbaro dice:

    […] Mistero chiarito in un altro post: dietro c’è il gruppo Reti, Google ed altri che spiegano come il gruppo non faccia altro che portare avanti istanze e temi importanti per la rete. Marco Pancini di Google aggiunge adirittura: “La nostra stella polare è che quello che è buono per gli utenti internet è buono per Google“. Alla voce di Nicola si unisce quella di Mantellini sul suo blog. […]