Oggi in aereo tornando verso casa sfogliavo Monocle, che ha reputazione di rivista molto elegante e cross-tematica (nonche serbatoio profondissimo di innumerevoli pubblicità di brand costosi). Monocle è un bellissimo eserciio di stile che ha per conto mio due grandi difetti. La carta con cui è fatto ha un pessimo odore, spesso il fighettismo globalista dei contenuti supera il limite di guardia e il lettore resta qualche secondo a chiedersi a cosa gli serva sapere quale sia la miglior lavanderia di Taipei per i propri gessati. Detto questo nel numero in edicola c’è scritto che Frecciarossa è una figata. Fate un po’ voi.

20 commenti a “Un solo occhio”

  1. Alfonso Fuggetta dice:

    Massimo, credo che nel panorama depresso del nostro paese, il Frecciarossa, con tutti i difetti e i limiti che ancora ha e che spero presto supererà, è un miglioramento rispetto al passato. E quindi concordo con Monocle. Peraltro, Monocle mi pare dica una cosa un po’ diversa. Dice che è il servizio che ha fatto il migliore passo in avanti.

  2. mfp dice:

    Sicuramente e’ una figata. Anche il Pendolino solo pochi anni fa era una figata; adesso – con la Grande Manutenzione Italiana – fa schifo gia’ solo entrarci dentro. E sono assolutamente certo che fin dal primo treno c’erano frotte di ominidi a guardarlo con la bocca aperta e la lingua srotolata (piu’ che per il Frecciarossa).

    Bisogna vedere pero’ SE vi fosse necessita’ de “la figata”, QUANTO e’ costata “la figata”, i benefici che se ne traggono (if any), sondare che ne pensano le persone (esperti e non esperti)… senza magari andarlo a chiedere al lavandaio di Taipei o a Berlusconi… opinioni (if any) di cui, onestamente…

  3. Camillo dice:

    Se si guarda il mondo con un occhio solo si corre il rischio di finire in lavanderia a Taipei convinti di essere a Prato. E di aver sbagliato la fermata del Frecciarossa.

  4. iced dice:

    @ mfp

    [ot] Il problema non è se il Frecciarossa funziona, ma le Ferrovie che fanno (in genere) schifo: provate a chiedere a qualche pendolare. Esempio: percorro per lavoro la tratta Venezia – Milano e ritorno, le volte in cui il treno Eurocity et similia arriva in orario in un mese si conta sulle dita di una mano.

  5. massimo mantellini dice:

    @alfonso, magari il problema e’ solo che come dice Brule’ nell’editoriale di ultima pagina il numero natalizio di Monocle e’ stato chiuso in ottobre

  6. Alfonso Fuggetta dice:

    @Massimo, che l’avvio della nuova tratta sia tribolato è sotto gli occhi di tutti. Ma io tutte le volte che ho usato il Frecciarossa mi sono trovato bene. Purtroppo l’hanno tolto sulla Milano-Venezia e i Frecciabianca fanno un po’ pena. Ma sulla Milano-Roma lo trovo un buon servizio. E sempre più lo preferisco all’aereo.
    Certo, ora con la tratta nuova in rodaggio, la neve e il gelo, ci sono problemi. Peraltro, anche gli altri servizi ad alta velocità in Europa, con questo clima, qualche problema l’hanno avuto.
    Io considero complessivamente il Frecciarossa un passo in avanti. Per una volta vorrei provare a vedere il bicchiere mezzo pieno.

  7. leo dice:

    Il Frecciarossa.. Nessuno nega che funzioni bene, ma se per avere un treno veloce e funzionante bisogna rallentare il resto dei treni (perché ha la precedenza su qualsiasi cosa si muova su rotaie), diminuire gli intercity, eliminare gli eurostar normali, per poi avere solo quello, che per farti arrivare 15 minuti prima ti fa spendere cifre ALLUCINANTI.. beh farei anche senza.

  8. massimo mantellini dice:

    @alfonso, boh immagino tu abbia ragione, io per dire tutte le volte che l’ho preso negli ultimi tempi era in ritardo di almeno 20 min., poi stamattina sentivo a radio capital la Gabanelli che diceva che hanno anche cambiato le condizioni per i rimborsi, non piu’ 30 min di ritardi 50% del biglietto, ma 60 min /25%.Anche se sul sito non c’e’ ancora scritto.

  9. Fabrizio dice:

    Se lo ha detto la Gabanelli. “Allineati e coperti”.

  10. mfp dice:

    Iced, e’ un treno del 1985 a cui e’ stato serigrafato un nuovo vestitino per dare a Berlusconi qualcosa da inaugurare dopo aver fatto spese folli (ie: irrazionali) per adattare le linee ferroviarie (a Report hanno fatto vedere segmenti della nuova linea costruiti in modo che non era ne’ il piu’ intuitivo, ne’ il piu’ economico, ne’ il piu’ efficiente, ne’ il piu’ semplice; era solo quello che costava di piu’)… sara’ bellino, fara’ pure risparmiare 30 minuti tra milano e napoli, ma “figata” mi sembra un po’ troppo… e’ un treno degli anni ’80, progettato per la futura alta velocita’, a cui invece e’ stato aggiunto un trasformatore per farlo viaggiare sulle linee esistenti, visto che l’alta velocita’ non s’e’ fatta. Amministrativamente poi… costa uno sproposito. Roma-Milano 109 euro; e’ raddoppiato in 5 anni. Una cifra che sarebbe accettabile se poi, appunto, funzionasse come un orologio svizzero operante in giappone. A mio modesto avviso le reti ferroviarie sono best effort come quelle tlc; secondo me un tradeoff costo/puntualita’ e’ cioe’ accettabile… ma costi alti e tempi all’italiana, no. In generale poi, sarei il primo a festeggiare se il governo annunciasse la messa al bando del trasporto merci su gomma in favore di treni commerciali… ma il solito obelisco da osannare… proprio…

  11. vb (Vittorio Bertola) dice:

    A Torino, per darci ben 7 Frecciarossa al giorno (per esempio tra le 8:40 e le 14:40 non c’è niente), hanno tolto praticamente tutto il resto: niente più treni diretti per Venezia, uno solo rimasto per l’Adriatico e la Puglia, la maggior parte dei Torino-Genova-Roma sono diventati Genova-Roma…

    Per esempio, per andare a Venezia prima prendevi un treno diretto che ci metteva 4 ore e mezza e costava 45 euro, ora devi prendere il Frecciarossa fino a Bologna (!), metterci 4 ore (se non salta la coincidenza) e spendere 85 euro (!), oppure andare a Milano col regionale e metterci 5 ore e mezza, oppure scendere dal Frecciarossa a Porta Garibaldi e prendere la metro per andare a prendere l’Eurostar per Venezia in Centrale…

    Se Moretti viene in città gli strappiamo le palle, altro che Frecciarossa!

  12. mfp dice:

    Azz… spiegato l’arcano torinese… ieri quando ho letto il post di Mantellini sono andato sul sito trenitalia per valutare i tempi… e “torino-napoli” (la tratta piu’ lunga) non c’era, e neanche “torino-roma”… Torino e’ tagliata fuori… prima del frecciarossa c’erano treni senza coincidenza… adesso se voglio andare a vedere la Mole devo per forza cambiare a Bologna. Almeno Stalin quando voleva una ferrovia tirava dritto con la squadra, e gli operai replicavano nella taiga anche quando i tratti sul progetto avevano il dito di Stalin stampato sopra perche’ sporgente dalla squadra al momento di tirare la linea… qua invece c’abbiamo il dittatorucolo da strapazzo che paga i lavoratori privati con soldi pubblici, cincischia con le New Town stile Prypiat, pero’ non sa’ fa’ ‘n’cazzo. Disegnasse una bella Y sullo stivale, o una T (come Jon)… uops… mi sa che non c’abbiamo piu’ neanche le acciaierie per fare la linea ferroviaria a Y!

  13. frap1964 dice:

    E sarà tanto bello ‘sto Frecciarossa, ma io, a memoria d’uomo, in 40 anni non ricordo d’aver mai sentito un AD delle ferrovie dire: “Ai viaggiatori chiediamo di portarsi acqua, panini e un golf più pesante, che se va giù la linea elettrica non possiamo farci granché”.
    Comunque domani sperimento una Freccia d’Argento in giornata di pioggia e temperatura ben sopra lo zero dopo qualche giorno di neve e gelo. E voglio proprio vedere come finisce.

  14. mfp dice:

    Frap se sta’ a caca’ in mano… bwhuahahhahahahah…

  15. Dario B. dice:

    @Alfonso Fuggetta

    Non so se il Frecciarossa sia una figata, probabilmente rappresenta un miglioramento, ok.
    Ma se – per “spingere” i Frecciarossa & C – il gruppo FS deve tagliare i treni per i pendolari o sacrificare(ulteriormente) manutenzioni e pulizie indispensabili, non riesco ad apprezzare lo sforzo. E’ solo il risultato di un dirottamento di risorse, mosse in quella direzione per ottenere un ritorno di immagine più rilevante di un investimento nelle tratte “minori”, utilizzate dai pendolari appunto, che ugualmente rappresentano l’Italia che lavora e produce, e che fanno fare “cassa” a FS.

  16. Alfonso Fuggetta dice:

    Mi pare si stiano confondendo problemi diversi. L’articolo di Monocle non parla ovviamente dei problemi di questi giorni, che peraltro sono comuni a tutti i paesi (ricordo che l’Eurostar è ancora fermo, chiuso, bloccato), nè parla dei casini generati dal cambio di orario appena varato da Trenitalia, fatto che non è di per se stesso un fatto solo italico. Che è successo a Heathrow quando hanno aperto il terminal 5, tanto per citare la prima cosa che mi viene in mente? Nè Monocle loda Moretti o questo governo per come sta gestendo l’emergenza maltempo.

    L’articolo di Monocle parla in generale di cosa rappresenti il Frecciarossa per le nostre Ferrovie e dice che è un netto miglioramento rispetto al passato. Su questo sono d’accordo. E questo non è in contraddizione con il fatto che in Italia un po’ di neve blocca tutto, dal Frecciarossa alla bicicletta della zia Luisa.

  17. Enrico dice:

    che se va giù la linea elettrica non possiamo farci granché

    Perchè nel mondo perfetto che tu immagini se va giù la linea elettrica il treno dovrebbe funzionare come prima? Hai sentito cosa è successo nel tunnel sotto la Manica e in tutte le altre linee europee? L’unica differenza è che in altri paesi non si passa il tempo a piangere e lamentarsi di tutto come da noi.

  18. vb (Vittorio Bertola) dice:

    Veramente nel Nord Europa si è bloccato il tunnel sotto la Manica (che mi sembra comunque un’opera ingegneristica con una complessità di gestione e una delicatezza di un paio di ordini di grandezza superiori a quelle del regionale Milano-Lecco) ma non è che si sia fermata l’intera rete ferroviaria, con i treni AV in ritardo medio di un’ora e mezza, i treni a lunga percorrenza quasi tutti in ritardo di 3, 5, 8, 10 ore, una delle maggiori stazioni nazionali (Genova Brignole) completamente bloccata dal ghiaccio perché nessuno si è premurato di installare le scaldiglie sugli scambi, e i passeggeri abbandonati a se stessi con l’amministratore delegato delle ferrovie che invitava a portarsi le coperte da casa…

  19. mfp dice:

    Prof Fuggetta, anche lei sta confondendo critiche diverse. Pero’ magari non se ne rende conto; o, magari, lo fa “dalla torre d’avorio”. Non so come funziona dove lavora lei, ma procedendo su base esperenziale la mia ipotesi e’ che a lei in genere i viaggi vengano pagati da qualcun altro (direttamente, o indirettamente); ipotesi perfino piu’ probabile quando si parla di presidenti, direttori e altri managgioni vari. Inoltre e’ un ingegnere, con tutti i pregi, ma anche i difetti degli ingegneri. Lasci perdere Monocle… una rivista con un occhio solo manca di visione stereoscopica: non si vorra’ far fare la prospettiva da loro! Tutta l’aereonautica civile e’ un exemplum di come lo sfarzo iniziale delle rivoluzioni tecnologiche si trasforma dopo un po’ in pacchianate da macellaio con la capezza (es: PC, Windows, PEC, Web 2.0, LTE, etc) e parassitismi che si estendono ben oltre il limite della decenza; figuriamoci una rivistucola di bordo magari edita – rigorosamente in outsourcing (ie: avg 3 volte il costo) – dalla figlia di qualche dirigente Alitalia, per consentirle di fare una vita da donna emancipata senza doversi ne’ impegnare troppo ne’ vendere… su su… sia serio. “Guarda caso” le critiche vengono dai pendolari, da chi si e’ visto diminuire i treni a disposizione, o da chi oggi deve cambiare treno quando prima non lo cambiava… per fare che? Appalti pubblici per non so quanti miliardi, deturpare il territorio, far viaggiare le mozzarelle piu’ velocemente, e tenere il suo culo al caldo mentre qualcun altro paga… e’ perfino troppo ovvio che lei non accusi problemi, ma anzi sia felice di evitare i vecchi ETR450 tutti scassati e talvolta con le zecche dentro. Se parla cosi’ mi manca di prospettiva e non e’ da lei. Dica la verita’… stava leggendo il thread con il cuore tipico del trenofilo… quelli dei plastici, delle ore spese a costruirli, dei modellini sulla mensola… o magari dal librofonino che lei ha contribuito a spacciare per prodotto Telecom in quel del Richmond Marketing Forum del 2007… Prospettiva. Monocle. Alle volte Mantellini c’ha ‘sti sprazzi di genio…

  20. Dario B. dice:

    per VB:
    grazie per aver citato la mia linea di riferimento.

    per Alfonso Fuggetta:
    io però non confondo problemi diversi: raffronto la qualità dei servizi forniti dalla stessa azienda e vedo un bilancio negativo.
    Il Frecciarossa è certo un miglioramento rispetto all’ETR450 e ad altri servizi del passato, anch’io sono d’accordo. Ma (probabilmente per un mio limite), il raffronto che faccio mi impedisce di riconoscerlo come “una figata” (per usare il termine usato sopra), perché oggi Trenitalia vuole identificarsi con l’immagine di Frecciarossa & C e offuscare i problemi di altri servizi (ad esempio i treni dei pendolari).

    Problemi molto, molto rilevanti, per dirlo con garbo, che non si verificano solo quando “un po’ di neve blocca tutto, dal Frecciarossa alla bicicletta della zia Luisa”, ma rappresentano una snervante quotidianità.
    Mi è capitato di stare da una parte della barricata e anche dall’altra. Sono stato pendolare, viaggio ancora spesso in treno e conosco bene il punto di vista dell’utente. Ma ho anche lavorato per un’azienda che produceva materiale rotabile (locomotori, carrozze, carri, ecc), partner di Trenitalia e di altri operatori europei del settore, e ho una percezione non vaga di cosa può bloccare tutto e può essere messo in secondo piano, alle spalle di ciò che deve andare meglio e quindi lo si tiene sotto controllo e gli si riserva maggiore cura.
    Trenitalia in questo periodo si riempie la bocca (e la fa riempire ad altri) delle prestazioni dei Frecciarossa, ma è anche storicamente in grado di dare problemi analoghi a quelli dei giorni scorsi (convogli fermi per lungo tempo a causa di scambi non funzionanti, o di guasti di rete, o di locomotori “morti”) non solo in inverno, ma anche in piena estate (e si noti che molti treni sono dotati di impianto di climatizzazione malfunzionante o non attivo, ma con i finestrini sigillati perché “altrimenti aprendoli si vanifica l’effetto dell’aria condizionata”).
    Non è la neve che blocca tutto, è chi non fa il proprio dovere che può causare problemi seri.