Mi ero molto insospettito del fatto (e avevo ricevuto qualche mail al riguardo) che della dirompente “tassa di internet in Germania” di cui i media in Italia hanno parlato nei giorni scorsi, non ci fosse traccia sulla stampa inglese e americana. Tutti in Italia come al solito citano un solo pezzo scritto dal corrispondente tedesco di Repubblica Andrea Tarquini. Così ieri sera ho scritto una mail ad un amico blogger che abita in Germania che mi ha risposto e che ci ha fatto anche un post:


Caro Massimo,

sì, l’avevo letta anch’io, e ovviamente mi ero messo a ridere.

Allora, si tratta innanzitutto di una proposta, non di una cosa decisa. E riguarda l’innalzamento della tassa GEZ, che è la tassa sull’uso dell’etere in Germania. La paga chiunque abbia dispositivi tipo radio e tv: sono 18 Euro al mese. Per chi dichiara di non averli ma ha Internet c’è una versione ridotta da quasi 6 Euro, sempre al mese.
La proposta sarebbe quella di innalzarla da 6 a 18 per tutti, anche per quelli che hanno solo la web stick o solo uno smart-phone.
Era una proposta fatta da Martin Stadelmaier, responsabile dei media nella camera bassa Tedesca, la camera che riunisce le regioni. Lui l’ha presentata dicendo che, nella bozza che stanno preparando per la conferenza sui media del Giugno prossimo, ci dovrebbe essere appunto questa equiparazione dal 2013 per chi non paga la tassa sulla TV. E solo per aver detto queste parole gli sono piovute addosso critiche da tutti i lati, fra tutti gli stessi partiti di governo.
In particolare è assurda l’equiparazione dei costi, visto che le stick ormai viaggiano sui 15 Euro al mese e nel 2013 saranno sicuramente sotto ai 10. Per cui la tassa sarà molto maggiore del canone.

Nota di colore: questa tassa GEZ è la barzelletta sconosciuta della Germania. Quando me ne sono andato per venire in Germania tutti gli indigeni mi dicevano di non pagarla, perchè non la paga nessuno. Un assurdo in un paese dove tutti pagano le tasse e tutti hanno il commercialista per pagarle bene, tutte e avere i rimborsi corretti. Esistono delle persone pagate dallo stato che vanno in giro a vedere se hai la TV accesa; a me è capitato di vederli. E ti denunciano se non la paghi.
Va da sè che io l’ho sempre pagata e ho anche convinto mia moglie a farlo, malgrado la sua riluttanza teutonica. E che a me dell’eventuale aumento non interessa, visto che i 18 Euro li scucio già.

Qui due link in tedesco; scusa, ma non c’è niente nelle altre lingue, perchè la notizia non esiste.. L’hanno passata in Italia perchè qualche giorno fa ci ha aperto la Bild, la novella 2000 dei giornali di Germania. E in Italia leggono solo quella.

http://www.golem.de/0912/71701.html
http://www.golem.de/0912/71792.html

17 commenti a “La tassa di Internet che non c’è”

  1. Stefano Quintarelli dice:

    http://is.gd/5kD1i
    Serious fact checking – Repubblica e gli aiuti tedeschi inesistenti alla “editoria in difficolta”

  2. massimo mantellini dice:

    i caratteri minuscoli del tuo blog mettono in crisi quelli affetti da iniziale presbiopia, me l’ero perso…;)

  3. P.G. dice:

    In ogni caso ad una attenta lettura del pezzo in italiano, la situazione si chiariva almeno in parte. Però è veramente sconcertante l’approssimatività del giornalismo nostrano.

  4. Stefano Quintarelli dice:

    lo sai che sei il mio nonno preferito… ;-)

  5. Atos dice:

    Scusate l’ OT . di tutta la risposta della’mico di Massimo, a me è rimasta impressa la chiusa: L’hanno passata in Italia perchè qualche giorno fa ci ha aperto la Bild, la novella 2000 dei giornali di Germania. E in Italia leggono solo quella..

    Quiindi, non solo a noi pare mille volte meglio la stampa estera, ma il tutto anche avendo come metro di paragone quello che da loro è il loffiume……

  6. La tassa su internet in Germania e l’acqua ai mulini dell’editoria in Italia « Idl3's Blog dice:

    […] su un altro blog si fa un po’ di chiarezza, e si scende piu’ nei dettagli, cosi’ capiamo meglio di cosa si tratta: “si tratta innanzitutto di una proposta, non di una cosa decisa. E […]

  7. La tassa sul web tedesca è una bufala? - bruno trani dot info dice:

    […] | Mantellini.it Foto | […]

  8. piovedisabato dice:

    la tassa di internet che forse sta per arrivare anche da noi –> http://www.macitynet.it/macity/aA41182/siae_allo_studio_una_nuova_tassa_su_cellulari_e_computer.shtml

  9. » La tassa sul web tedesca è una bufala? dice:

    […] | Mantellini.it Foto | […]

  10. Michele ficara dice:

    Pagherei volentieri questa tassa piuttosto che la mazzata in arrivo per la revisione dell’equo compenso . Perché i blogger di casa nostra invece di fare i maestrini contro la crocerossa aia stampa italiana non si mettono a fare un Po di sano blog di indagine ? Di argomenti scomodissimi in arrivo dal mondo analogico vs quello digitale su cui discutere ce ne sono parecchi. E la revisione dell’equo compenso è solo la prima …

  11. Stefano Quintarelli dice:

    quoque tu, Michele, blogger mi

  12. Link e segnalazioni (7/12-13/12) | LSDI dice:

    […] ‘’…la notizia non esiste.. L’hanno passata in Italia perchè qualche giorno fa ci ha aperto la Bild, la novella 2000 dei giornali di Germania. E in Italia leggono solo quella’’. http://www.mantellini.it/?p=7423 […]

  13. Annarella dice:

    @Atos: ihmo Bild non è proprio Novella 2000. E’ molto simile al Sun/Daily Mirror come temi, tirature (4 milioni di copie) e titoli ma non è Novella2000.
    Di sicuro non è FAZ (Frankfurter Allgemeine), il giornale più prestigioso, ma non è neppure solo pettegolezzi.

    Qui si vorrebbe far notare che il debunking l’avevo fatto anch’io qualche giorno fa :) (Non era difficile, basta sapere il tedesco)

  14. La tassa sul web tedesca è una bufala? - Commenta la tecnologia, la telefonia, i software dice:

    […] | Mantellini.it Foto | […]

  15. Almanacco del Weekend – 13 Dec. 2009 « Almanacco Americano dice:

    […] Mantellini – La tassa di internet che non c’è […]

  16. links for 2009-12-14 dice:

    […] La tassa di Internet che non c’è – manteblog […]

  17. Prezzo alla pompa | eDue dice:

    […] Massimo MANTELLINI dice che i giornali italiani stanno diffondendo una notizia non vera, ovvero che alcuni paesi europei starebbero per imporre una tassa sulla rete a compensazione degli utili persi dai detentori del copyright a seguito dell’uso fraudolento (ammesso che ne possa esistere uno diverso) dell’infrastruttura. […]