Il direttore di Radio2 Mucciante risponde ad una delle tante ascoltatrici che protestava per la rivoluzione dei palinsesti prossimi venturi:

Cara ascoltatrice, nonostante uno “zoccolo duro” di affezionati come lei, gli ascolti di Radio2 non sono oggi particolarmente brillanti. La missione editoriale della rete si va,quindi ,connotando in modo diverso rispetto al passato con la ricerca di una maggiore identità da un lato e ,dall’altro, con l’eliminazione di sovrapposizioni di generi e duplicazioni dell’offerta rispetto alle altre Reti di Radiorai. I programmi, ai quali Lei fa riferimento, sono buoni prodotti (non eccellenti, a mio modesto avviso) ma non in linea con le nuove sfide del Canale, forse più adatti ad una programmazione e a spazi di approfondimento propri di Radio3. Il lavoro che stiamo facendo-mi creda- è davvero difficile e molto impegnativo ma vedrà che- se continuerà a sentirci- i risultati non mancheranno. La ringrazio, comunque, delle osservazioni e La saluto cordialmente

Flavio Mucciante

13 commenti a “Continuerà a sentirci?”

  1. alessandro longo dice:

    E’ un vizio del gergo giornalistico dire sentire invece di ascoltare

  2. Lorenz dice:

    Caro, Massimo,

    insieme a Condor chiude anche Alle Otto della Sera. Un programma storico, di grande qualità: uno dei pochi pochissimi che fa veramente cultura in questo paese.

    Autori, come Canfoa, Odifreddi e tanti altri vi hanno partecipato. Prova a darci un occhio, vedi se è il caso di spenderci 2 parole anche per questo programma. Sarebbero molto gradite.

    http://lorenz77.altervista.org/wordpress/2009/10/04/alle-otto-della-sera-chiude/

  3. Rob dice:

    Se l’identità di Radio2 si afferma con Timperi e Pastore, sul tasto 2 dell’autoradio posso registrare M20, tanto vale.

  4. pasquino dice:

    Chiudono Condor e Alle 8 della sera? Prodotti buoni ma non eccellenti?! Chissà che programmazione di qualità ci aspetta!

  5. Cafonauta dice:

    La chiusura di Alle otto della Sera è stata un brutto colpo e condotto anche male.
    Erano in programmazione una serie di puntate sull’avventura fiumana di D’annunzio. Hanno tolto la trasmissione a metà cicolo relegandola ad una puntata alla settimana la domenica. In pratica una serie che si sarebbe conclusa in un’altra settimana ancora langue da oltre un mese.

    Non potevano aspettare una settimana per cambiare il palinsesto?
    Gira voce che poi la trasmissione passi a Radio 3 ma non ho letto conferme.
    Se ne và un pezzo di storia e alla stessa ora ci sono quei due dementi di Fabio e Tinto… Mah!
    Invece stranamente molto bella la nuova trasmissione Moby Dick con la storica conduttrice Silvia Boschero.

  6. Elf dice:

    Aldilà dei gusti personali, dei discorsi sul servizio pubblico ecc…
    è innegabile che da anni radio 2 perde ascoltatori a favore dei suoi concorrenti e contrastare questa tendenza è un dovere del direttore.
    (tralasciando che poi negli anni passati si sia vissuto sul solo show di fiorello senza preoccuparsi minimante del resto)

    Poi si può entrare nel merito, e l’unica cosa che mi sento di dire è che negli ultimi 10 anni radio 2 era divenuta la radio “giovane” del gruppo, questo per sua natura porta ad un periodico e necessario cambiamento dei palinsesti e dei conduttori (sui quali ancora vive la radio in italia, specie quella pubblica)
    che poi chiudano condor dispiace ma tanto mi sarebbe dispiaciuto per buona parte dei programmi. Mi diverte solo scoprire direttamente dal direttore di far parte di uno zoccolo duro :)

    ps nessuno ha sottolineato il fatto che il direttore di una radio pubblica (o qualcuno per lui giustamente) si prende la briga di rispondere agli ascoltatori; mi sembra una buona cosa e una giusta strada da seguire sopratutto in radio.

  7. luzmic dice:

    Leggo oggi una cosa sul blog di Luca Sofri, che si riferisce al giornalismo ma che secondo me si adatta molto bene anche alle scelte editoriali di una radio pubblica.

    La trovate qui

    http://www.wittgenstein.it/2009/10/30/promemoria-10/

  8. luzmic dice:

    Quando ci risveglieremo da questa ubriacatura da libero mercato che ci siamo presi dalla fine degli anni 80 in poi avremo un forte, forte mal di testa.

  9. massimo mantellini dice:

    @Elf, hai ragione, il direttore della radio pubblica risponde ad un ascoltatore e sarebbe cosa buona e giusta se a suo tempo non si fosse “dimenticato” di comunicare la chiusura del programma ai diretti interessati

  10. leo dice:

    La dichiarazione di Mucciante è preoccupante soprattutto per gli ascoltatori di radio3.

  11. andrea dice:

    mucciante riprenditi fiorello e vedrai ke nn ci sara’ bisogno di tt sta rivoluzione… il personaggio ke ha fatto resuscitare radio2 nn e’ stato preso neanke in considerazione

  12. Gioia dice:

    PRODOTTI BUONI MA NON ECCELLENTI???? e giustamente chiama Timperi….andiamo proprio bene….

  13. Antonio dice:

    Per giudicare a priori le scelte del sig. Flavio Mucciante, bisognerebbe conoscerne la storia, la provenienza e i meriti che gli sono stati riconosciuti. Certo che Timperi non mi sembra un bel biglietto da visita; quel “sentirci” poi la dice lunga.