Giovanni Mistero su AgoraVox:
Per carità di Dio, donne: non firmate l’ennesimo appello di Repubblica. Voi che siete l’altra metà del cielo; voi che da millenni portate avanti le famiglie, che accudite i bambini, che avete buon gusto nell’abbinare le cravatte al vestito, voi che lavorate tutto il giorno e nonostante questo la sera siete capaci di preparare la cena a figli e marito; che lavate, stirate, cucite, pulite; che portate avanti aziende giornali, società e uffici stampa…Non firmate il nuovo appello di Repubblica. Lasciate perdere i Tre Giuristi, le Tre Donne. Contribuite col vostro rifiuto a portare un barlume di luce e saggezza nel giornalismo degli appelli e delle firme inaugurato da Repubblica. Lasciate vuote quelle caselle facili facili da riempire stando comodamente seduti davanti al pc, quei form con le righine in bianco dove inserire nome cognome e città di residenza. Una volta, per firmare un appello almeno si scendeva in piazza, si raggiungeva un gazebo, si lasciava un documento di identità per la verifica dell’autenticità della firma. La forza delle raccolte di firme sta nella sua straordinarietà, nel suo essere, etimologicamente, fuori dall’ordinario. Ora Repubblica ha trasformato un gesto politico in una piccola incombenza telematica: due clic e la coscienza è tacitata, anche oggi abbiamo nutrito il nostro impegno. Non armeggiate col photoshop, anche questa volta, per inserire scritte o fotomontaggi sotto i vostri volti. Dopo i “Siamo tutti coglioni”, “Siamo tutti farabutti” non fatelo diventare il momento del “Siamo tutte offese”. Non appendetevi giocosi cartelli al collo, non fatevi foto ironiche e spiritose da lanciare sull’home page del sito. Il momento è troppo serio. Il volto e il corpo è il vostro, non è di Berlusconi ma non è nemmeno di Repubblica. Il viral marketing è comunicazione, voi siete persone. La faccia mettetecela nel vostro quotidiano, non nel loro quotidiano. I giochetti fotografici lasciateli a Youtube. Le firme intruppate sono materia di Facebook. Soprattutto, non fate in modo che i vostri volti e i vostri corpi vadano a pochi pixel di distanza dal colonnino morboso di Repubblica.it, quello zeppo di backstage di calendari, donne nude, capezzoli, labbroni, tette, cosce un tanto al chilo. È vero, Berlusconi offende le donne. Ma il colonnino di Repubblica.it che fa? Tiratevi fuori da tutto questo. Ne avete il potere.
(via luca sofri su FF)
Ottobre 10th, 2009 at 14:29
Ok, tutto esatto, le firme inutili, il box morboso, ecc. Ma chi chiede alle donne di fare o non fare qualcosa? Un uomo…che apre il proprio pezzo con un’accozaglia di luoghi comuni del tipo “l’altra metà del cielo” o “voi che da millenni portate avanti le famiglie, che accudite i bambini”, perché tutto ciò non dovrebbe essere allo stesso livello del maschilismo imperante in Italia non si sa…
Ottobre 10th, 2009 at 15:13
@bah:
immagino sia voluto: a me sembra un mix tra luoghi comuni sulle donne (“altra metà del cielo” ecc) e fatti oggettivi (abbinamento della cravatta, cioè il buon gusto che spesso manca a noi…capacità di portare avanti un’azienda con centinaia di dipendenti E una famiglia con marito e figli ecc.).
Mi sembra tutto MENO che un appello figlio del “maschilismo imperante”, questo. Che poi si possa o meno condividerne il messaggio, è un altro paio di maniche.
Ottobre 10th, 2009 at 15:32
Al di là dell’appello in sè vorrei mettere una nota a margine: le interrogazioni del pubblico mi sembrano una forma di democrazia molto migliore della rappresentanza, tant’è che dovrebbe diventare l’ordinario (IMHO) e non rimanere una cosa straordinaria.
Ottobre 10th, 2009 at 15:45
Mi fa piacere che il motivo per cui non dovrei aderire all’appello di Repubblica è che io accudisco i bambini e so scegliere le cravatte. Altro non devo fare, a quanto pare.
Ottobre 10th, 2009 at 15:48
cara Giulia, non sia così tranchant. Questo testo dice chiaramente ben altro.
Ottobre 10th, 2009 at 16:20
La cosa triste, di questa e altre vicende, è che un giornale come repubblica debba sollecitare la sollevazione popolare. Un popolo rincoglionito, di destra e di sinistra, si è talmente abituato a berluscandia che non fa più caso a niente.
Io al posto di repubblica farei una prima pagina di questo tenore:
“Svegliati coglione. Alzati e cammina”
Ottobre 10th, 2009 at 17:05
Ogni cazzata che spara Berlusconi parte la campagna autoscatto bandwagon di Repubblica. Non so, sarà pure testimonianza, partecipazione, indignazione, ma a me quelle foto sono sempre apparse sopratutto molto ridicole.
Ottobre 10th, 2009 at 17:49
Non è questione di firme o meno, devono andare sotto casa sua e gridargli quello che pensano. Se aspettano i maschi stanno fresche.
Ottobre 11th, 2009 at 08:30
Ed allora che dire delle firme che raccoglie Greenpeace? Certo Greenpeace è una Ngo che non riceve fondi dagli stati, mentre Repubblica è un giornale con un proprietario De Benedetti.
L’aspetto triste è che un giornale stia facendo quello che dovrebbe fare il PD che come al solito tace.
Ottobre 12th, 2009 at 06:03
Ma una parolina sul motivo per il quale Repubblica ha fatto questo la potevi spendere. O sei anche tu uno che pensa alle donne solo in orizzontale?
Ottobre 12th, 2009 at 10:40
Tutte queste foto e firme potrebbero facilitare un giorno il lavoro della polizia politica.
Ottobre 12th, 2009 at 11:39
Nel senso di escludere tutti costoro da qualsiasi sospetto di attività politica antigovernativa, dato che non c’è nulla che favorisca di più il premier di queste stupidate.