Perchè Surface venne presentato anni or sono ma poi, andando nel concreto, iPhone ha aperto tutto.
Ora bisogna vedere cosa succederà. Il 2010 si preannuncia l’anno dei c.d. tablet (anche se magari poi verrà fuori qualcosa di diverso). Questo concept non credo sia di ms. Di ms è la UI probabilmente ma l’hw non se ne sa ancora molto.
Trovo l’aspetto simil libro (anche qui, nulla di totalmente nuovo) interessante.
Vedremo chi arriverà prima e nella maniera più comoda per gli utenti. Un nome aleggia nell’aria, ma non lo scrivo e faccio il bravo.
L’informatica, Internet sono strumenti ed invece di utilizzarli per un fine e quindi in maniera proattiva c’e’ ancora chi cerca innovazione nel semplice tentativo di cambiare il modo in cui ne usufruiamo.
Questo approccio provoca generalmente confusione e spreco di risorse; l’utente deve investire nuovamente parte del suo tempo per raggiungere lo stesso obiettivo (quando ha un obiettivo) senza alcun beneficio evidente in termini di produttivita’.
Continuando a generalizzare questo genere di innovazione e’ quella che porta il sorriso agli early adopters che finiscono con il riempire le loro case di ‘gadget’ inutili ed inutilizzati e occupano una buona parte della giornata su strumenti “2.0” o “social” senza avere una meta da raggiungere.
Quello che mi ha stupito, più che il concept dell’oggetto, è stato il livore isterico con cui è stato accolto sui vari siti di amanti della mela.
Ho trovato la cosa piuttosto patetica.
@Latente: non vorrei scatenare flame, ma… se Microsoft avesse adottato anche solo il 10% delle scelte protezionistiche fatte da Apple negli ultimi anni, si sarebbero scatenate guerre terribili.
Invece ad Apple tutto è permesso…
Da questo punto di vista, la Rete non è diversa dalla società in generale: il principio organizzatore è sempre la paura, paura di rimanere isolati, paura di rimanere indietro, paura di perdere status…
Da cui la frenzy che si scatena all’arrivo di ogni nuovo prodotto, un habitus ormai consolidato e ossificato. La vera novità rivoluzionaria, in quella società tenuta insieme dai gadget digitali, sarebbe un’improvviso blocco di nuovi prodotti che costringesse tutti a usare a fondo quelli che hanno invece di investire tutto nell’attesa di un nuovo ‘game-changer’…
Sono anni che ci provano chissà se è la volta giusta. Nel mio post sono andato a curiosare nel passato trovando come progetto simile un tablet poco prima del 2000.
@Sascha
il principio organizzatore è sempre la paura, paura di rimanere isolati, paura di rimanere indietro, paura di perdere status…
Non sono molto d’accordo in questo, penso che il principio sia del tutto commerciale, ovvero ti incarto quel che già c’è in un pacchetto nuovo, serve per spingerti a comprare qualcosa in più, che altrimenti il fatturato ristagna.
Come per i nuovi assorbenti, i nuovi detersivi ecc.
Settembre 23rd, 2009 at 23:05
Cose che vediamo già da tempo.
Il punto è: chi porterà queste cose alle masse?
Perchè Surface venne presentato anni or sono ma poi, andando nel concreto, iPhone ha aperto tutto.
Ora bisogna vedere cosa succederà. Il 2010 si preannuncia l’anno dei c.d. tablet (anche se magari poi verrà fuori qualcosa di diverso). Questo concept non credo sia di ms. Di ms è la UI probabilmente ma l’hw non se ne sa ancora molto.
Trovo l’aspetto simil libro (anche qui, nulla di totalmente nuovo) interessante.
Vedremo chi arriverà prima e nella maniera più comoda per gli utenti. Un nome aleggia nell’aria, ma non lo scrivo e faccio il bravo.
Settembre 23rd, 2009 at 23:19
Gran perdita di tempo.
L’informatica, Internet sono strumenti ed invece di utilizzarli per un fine e quindi in maniera proattiva c’e’ ancora chi cerca innovazione nel semplice tentativo di cambiare il modo in cui ne usufruiamo.
Questo approccio provoca generalmente confusione e spreco di risorse; l’utente deve investire nuovamente parte del suo tempo per raggiungere lo stesso obiettivo (quando ha un obiettivo) senza alcun beneficio evidente in termini di produttivita’.
Continuando a generalizzare questo genere di innovazione e’ quella che porta il sorriso agli early adopters che finiscono con il riempire le loro case di ‘gadget’ inutili ed inutilizzati e occupano una buona parte della giornata su strumenti “2.0” o “social” senza avere una meta da raggiungere.
Settembre 24th, 2009 at 08:14
bel commento marco. credo proprio che sia vero.
Settembre 24th, 2009 at 08:53
[…] Microsoft Tablet – manteblog 24 Settembre 2009 l0cutus Lascia un commento Passa ai commenti via mantellini.it […]
Settembre 24th, 2009 at 11:50
Quello che mi ha stupito, più che il concept dell’oggetto, è stato il livore isterico con cui è stato accolto sui vari siti di amanti della mela.
Ho trovato la cosa piuttosto patetica.
Settembre 24th, 2009 at 15:34
@Marco: bellissimo commento
@Latente: non vorrei scatenare flame, ma… se Microsoft avesse adottato anche solo il 10% delle scelte protezionistiche fatte da Apple negli ultimi anni, si sarebbero scatenate guerre terribili.
Invece ad Apple tutto è permesso…
Settembre 24th, 2009 at 16:03
A me piace, e lo comprero’ di sicuro.
Chiaro che i fanboy apple lo schifano.
Settembre 24th, 2009 at 19:03
Da questo punto di vista, la Rete non è diversa dalla società in generale: il principio organizzatore è sempre la paura, paura di rimanere isolati, paura di rimanere indietro, paura di perdere status…
Da cui la frenzy che si scatena all’arrivo di ogni nuovo prodotto, un habitus ormai consolidato e ossificato. La vera novità rivoluzionaria, in quella società tenuta insieme dai gadget digitali, sarebbe un’improvviso blocco di nuovi prodotti che costringesse tutti a usare a fondo quelli che hanno invece di investire tutto nell’attesa di un nuovo ‘game-changer’…
Settembre 24th, 2009 at 19:04
E naturamente poi ci sono le chiacchiere da tifosi fra sostenitori di una marca rispetto all’altra…
Settembre 24th, 2009 at 19:13
Sascha, non è mera tifoseria. È religione, credimi.
Settembre 24th, 2009 at 19:15
Non c’è moltissima differenza fra tifoseria e religione – un po’ sì, ma non tanta.
Settembre 24th, 2009 at 19:23
Secondo me c’è, nella misura in cui trovo decisamente più pericolosa la religione.
Settembre 24th, 2009 at 19:57
“La differenza tra i bambini e gli adulti sta nel prezzo dei giocattoli” (Oscar Wilde?)
Settembre 24th, 2009 at 20:46
Quelli dei bimbi costano un botto, io per i miei spendo davvero poco.
Settembre 24th, 2009 at 21:11
Sono anni che ci provano chissà se è la volta giusta. Nel mio post sono andato a curiosare nel passato trovando come progetto simile un tablet poco prima del 2000.
Settembre 25th, 2009 at 07:31
@Sascha
il principio organizzatore è sempre la paura, paura di rimanere isolati, paura di rimanere indietro, paura di perdere status…
Non sono molto d’accordo in questo, penso che il principio sia del tutto commerciale, ovvero ti incarto quel che già c’è in un pacchetto nuovo, serve per spingerti a comprare qualcosa in più, che altrimenti il fatturato ristagna.
Come per i nuovi assorbenti, i nuovi detersivi ecc.
Settembre 25th, 2009 at 08:30
tutti questi commenti per un mock-up di un prodotto inesistente?