Domani sarà in edicola il primo numero de Il Fatto, quotidiano diretto da Antonio Padellaro con alcune firme note del giornalismo italiano. Anticipato da un ampio battage in rete (che ha portato a quanto pare un numero considerevole di abbonati) Il Fatto annuncia fin dall’inizio che sarà un giornale senza padroni e che intende reggersi economicamente da solo senza accedere ai finanziamenti statali (che sono la regola nella stampa italiana). Se riuscirà a sfuggire alla stretta asfissiante della catena di eterni rimandi Travaglio-Di Pietro-Grillo-Grillini (Travaglio e’ probabilmente l’elemento trascinante di tutta l’iniziativa) potrebbe anche essere un esperimento da seguire.
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Settembre 22nd, 2009 at 20:59
e seguiamolo! ho fatto l’abbonamento in pdf…attendo la mezzanotte…
Settembre 22nd, 2009 at 21:07
Speriamo Massimo. Sono curioso di leggere il primo numero. Mi dispiacerebbe che il proclama di “informazione differente” non si riduca alla fine solo a un “anti-Berlusconi” dalla politica ai risultati delle partite della Lega Pro.
Settembre 22nd, 2009 at 21:18
Sicuramente più del patetico Wired diretto dal non geniale Luna, lo stesso che dirigeva Il Romanista e omonimo (?!) del Luna che ha scritto due libri con Giacobbo.
Travaglio è uno che negli ultimi anni ha scritto e pubblicato migliaia di pagine. Buone o cattive pagine che siano, ci saranno in esse in tutto 10 righe che parlano di Grillo e magari 10 pagine che parlano di Di Pietro, quindi non ci sono rimandi di cui preoccuparsi.
Di sicuro Travaglio è la figura più nota e popolare dell’operazione, ma tra i collaboratori c’è Telese, per esempio, quello di Tetris e Il Giornale.
Non so come sarà, ma c’è un margine adeguato di sicurezza che non sarà “il giornale di Travaglio”.
L’operazione è iniziata a fine giugno, in un periodo dell’anno in cui normalmente l’Italia si ferma e la promozione di cui ha potuto godere l’iniziativa sui media tradizionali è stata 0, bello pieno pieno.
Se ne parla non grazie a chi sa quale operazione di promozione, ma per uno spontaneo passaparola, in cui ho visto coinvolti per esempio tantissimi colleghi della socetà di consulenze per cui lavoro, amici e parenti e tantissime persone che mai avrei creduto potessero esser interessate ad un’iniziativa così.
Vado a farmi il caffè in attesa della mezzanotte e del mio bel pdf.
Settembre 22nd, 2009 at 21:26
aspetto mezzanotte pure io , abbonato pdf :)
Settembre 22nd, 2009 at 21:35
IMHO sara’ dal successo del Fatto che si vedra’ la reale consistenza dell’opposizione. Auguri
Settembre 22nd, 2009 at 22:09
Ma, in questo periodo che si parla della crisi della carta stampata. Escono nuovi giornali? In bocca al lupo :)
Settembre 22nd, 2009 at 22:46
SAlve, verra’ distribuito sin dall’inizio in tutta Italia o solamente nelle grandi citta’ ?
Saluti, Stefano.
Settembre 22nd, 2009 at 22:52
http://www.antefatto.ilcannocchiale.it c’è l’elenco delle località dove arriva la distribuzione
Settembre 22nd, 2009 at 23:05
ce l’ho
scaricato sullo smartphone, ma per farvi sapere se mi piace, se ne parla domani
Settembre 23rd, 2009 at 00:21
scaricato, ad una prima occhiata purtroppo viene spontaneo dire che la grafica è terribile. forse nemmeno con ms word si riuscirebbe ad ottenere una resa del genere.
questo giornale bisogna aiutarlo :)
Settembre 23rd, 2009 at 01:36
A parte Travaglio, ci sono anche Peter Gomez, Marco Lillo, Oliviero Beha, Furio Colombo, Luca Telese e qualche altro/a fuoriuscito/a da l’Unità. Un bel parterre di firme, apparentemente (speriamo bene).
C’è dietro comunque anche Lorenzo Fazio di chiarelettere, per quel che si capisce.
Sì, la grafica non è proprio entusiasmante, almeno a prima vista…
http://www.youtube.com/watch?v=5VAi6YBQIuk
Settembre 23rd, 2009 at 02:42
>Se riuscirà a sfuggire alla stretta asfissiante della catena di eterni rimandi Travaglio-Di Pietro-Grillo-Grillini
La cosa è auspicabile. Penso comunque che, valutati tutti gli elementi, se il progetto avrà il successo che merita, e che personalmente gli auguro, qualche rimando di quel tipo sarebbe un prezzo tutto sommato più che accettabile.
Settembre 23rd, 2009 at 05:58
Io sono ancora traumatizzata dall’immagine con tutte quelle teste a punta
Settembre 23rd, 2009 at 06:49
bassano del grappa 23 sett 2009:in edicola non e disponibile e nelle bolle non e nemmeno menzionato,problemi con la diffusione o oscurantismo ?
Settembre 23rd, 2009 at 06:59
Puntano a un break-even a 10-15.000 copie. Praticamente un foglio clandestino.
Settembre 23rd, 2009 at 07:32
Il miglior commento:
Allacciatevi le manette
Domani mattina esce IL FATTO.
(da Camillo)
Settembre 23rd, 2009 at 08:11
Metilparaben si conquista sul primo numero la citazione a pag. 17 (Mondo Web di F. Mello) per il generatore di proclami di Berlusconi.
Settembre 23rd, 2009 at 09:05
PG: il breakeven è quello, ma a quanto dice Telese:
“Allora, le cose stanno cosi’: 100mila copie. Piu’ altre 50. E alle 8.30 il fatto era tecnicamente esaurito in tutta Italia. Adesso si mette su una ristampa, che arrivera’, almeno nelle grandi citta’ alle 12 in edicola. Un successo pazzesco.”
Settembre 23rd, 2009 at 09:15
secondo me per risparmiare non hanno assunto un grafico :)
Settembre 23rd, 2009 at 09:54
La grafica, purtroppo, è un problema non estetico ma sostanziale: nel 2009 non si può fare uscire un giornale così. Non esiste, è come pretendere di laurearsi in ingegneria con un pallottoliere. E’ anacronistico, velleitario e presuntuoso.
Seconda cosa: la radiazione di Travaglio da AnnoZero, con tutto il rispetto, non è una notizia da Pagina 2.
Questo giornale è pagato anche da 25.000 abbonati preventivi: non gli si può dare in cambio un ciclostile parrocchiale di gente che parla solo di se stessa.
L’ennesimo autogol di comunicazione della Sinistra, giusto perché di zappe sui piedi negli ultimi anni non se n’era ancora tirate abbastanza.
Settembre 23rd, 2009 at 10:08
Cos’ha la grafica che non va?
Volevate un giornale 2.0? Ma per favore…
Settembre 23rd, 2009 at 10:35
E’ normale che il primo giorno si vendano molte copie: la curiosità è tanta. Ma poi bisogna vedere cosa succede dopo una settimana, un mese. Io sarei molto contento se questo giornale mantenesse una media di 50.000 copie più quei 20-30 mila abbonati, ma dubito possa fare molto di più; e con questi numeri, purtroppo si tratta di iniziative autoreferenziali e ininfluenti, che restano nella cerchia ristretta di quelli che già leggono da anni i libri di Travaglio e Gomez, si informano, usano internet e non la Tv etc.
Settembre 23rd, 2009 at 10:38
Sono grafica e distribuzione i due punti deboli de “Il Fatto” (sui contenuti non posso pronunciarmi essendo tra i fortunati che lo potranno sfogliare in cartaceo).
La prima ha font che sanno di vecchio, polverosi e poi la sobrietà non sarebbe male, il titolo “gridato” tutto in maiuscolo stona parecchio.
Quanto alla distribuzione, va bene contenimento dei costi, ma in tal modo rischia di diventare un giornale elitario (Brunetta dixit) e semiclandestino. Basta leggere i commenti sul blog “l’antefatto”.
Settembre 23rd, 2009 at 10:55
“purtroppo si tratta di iniziative autoreferenziali e ininfluenti”
Proprio come i blogh :)
Settembre 23rd, 2009 at 10:56
Comunque,
mi date un esempio di giornale con impaginazione, grafica e font al passo coi tempi?
Dico davvero, forse sono io ad essere restato indietro.
v.
Settembre 23rd, 2009 at 11:17
Non ho la possibilità di sfogliare il giornale in oggetto…ma sarei curioso di sapere come è messo a pubblicità? Ci sono? Chi sono gli sponsor?
Settembre 23rd, 2009 at 11:39
qualcuno mi spiega che vuol dire “grafica, impaginazione e font al passo con i tempi”? chi stabilisce il passo? chi decide quali sono i tempi? non sarà solo una banalissima e marginale questione di gusti.
Settembre 23rd, 2009 at 11:47
e così pure L’Ialia dei Valori ha il suo giornale
Settembre 23rd, 2009 at 12:04
Carlo M, anche secondo me e’ questione di gusti, ma comunque aspetto ancora esempi di grafica e impaginazione considerata migliore di quella del fatto.
Mi aspetto che chi muove la critica abbia esempi da mostrare a supporto, senno’…
Settembre 23rd, 2009 at 12:07
Guardate qua:
http://cgi.ebay.it/IL-FATTO-QUOTIDIANO-n-1-23-09-2009-Travaglio-Padellaro_W0QQitemZ310170259686QQcmdZViewItemQQptZRiviste_e_Giornali?hash=item48379690e6&_trksid=p3286.c0.m14
Settembre 23rd, 2009 at 12:32
Basta guardare i titoli per capire che non è il giornale di Travaglio. Accanto al suo articolo quelli di Padellaro, Telese, Barbacetto, Beha, Stajano ..
Settembre 23rd, 2009 at 12:38
@Vulker: non ho mosso io la critica riguardo lo stare al passo con i tempi, e non vorrei fare il difensore d’ufficio, per cui mi intrometto per dire ancora la mia sulla grafica.
Questo giornale ha moltissimi abbonati in formato pdf, e (se non vengo smentito) molti di questi abbonati saranno giovani come me che credono ancora in qualcosa. Magari studenti, probabilmente con un netbook. Sfido a leggerlo su un affare simile.
L’impressione da profano, aldilà del discorso pdf, è che sia poco leggibile, con caratteri serif e sans – serif contemporaneamente.. insomma.. daiii :P
Settembre 23rd, 2009 at 12:40
E così pure le procure e i manettari hanno il loro house organ.
Settembre 23rd, 2009 at 12:41
imho la “distribuzione” la possono fare nazionale solo sul web. E non certo con un blog che è un sottodominio de ilcannocchiale…
Quanto alla grafica, purtroppo non è questione di gusti, ma direi proprio di leggibilità e fin anche di sostanza. Purtroppo.
Settembre 23rd, 2009 at 12:45
>potrebbe anche essere un esperimento da seguire
troppo debole questa frase
potrebbe, esperimento, seguire (da lontano)
rivendico maggiore adesione a un progetto cmq onorevole
Settembre 23rd, 2009 at 12:50
si pourebbe avare un elenco delle edicole dove posso trovare il giornale .nella mia zona di Mira (ve) non sono riuscito a trovarlo in nessuna edicola da me fraquentata
ciao e buona fortuna
Settembre 23rd, 2009 at 13:00
@W. Olivieri
Questo numero è di 24 pagine e 4,5 equivalenti sono di pubblicità.
Boringhieri, Peugeot, Comune di Roma, Terre del Barolo (cantina), Promo Music, Monge (pet food), Città di Torino, Dab (birra), Regione Piemonte.
Settembre 23rd, 2009 at 13:07
mmmhh, Nessuno che lo abbia ancora messo on-line ?
Settembre 23rd, 2009 at 13:17
@Ivan
Intanto puoi leggerne tre articoli sulla rassegna stampa della Camera di oggi.
Settembre 23rd, 2009 at 13:26
@ilario
sul sito c’é una tabella in cui si specificano le città coperte. A Mestre e Venezia arriva, io abito a Marghera e la mia edicola alle 9 meno dieci l’aveva finito.
Settembre 23rd, 2009 at 13:54
Grazie frap, l’avevo già controllato, ma intendevo proprio tutto il pdf, in spieno spirito “free news”
Settembre 23rd, 2009 at 14:07
La grafica è obiettivamente terribile.
Rispondendo a coloro i quali chiedevano cos’ha che non va, mi limito a sottolineare alcuni aspetti fondamentali, che chiunque abbia letto anche solo i primi fascicoli di un manuale di grafica pubblicato in edicola da Hobby & Work, tra un “trattori giocattolo da collezione” e “lame a serramanico per mancini da collezione (i mancini)”, dovrebbe conoscere:
– Sottolineato. Il “sottolineato” in tipografia non esiste. Non è né brutto né sbagliato. Non esiste. La sottolineatura (singola e doppia) era un escamotage inventato dai correttori di bozze per indicare caratteri corsivi e grassetti. Oggi viene usato solo per evidenziare i link sul web; e da quelli che usando MS Word in italiano sostengono giustamente che Ctrl-S dovrebbe salvare, ca%%o.
– Maiuscolo. Il maiuscolo nei titoli è sbagliato. L’unico uso ammesso è nei box in negativo (bene quindi “De Villepin e De Minzolin”, male “Indagato Letta”).
– Kerning & Tracking. Indica le spaziature fra le parole e le lettere che compongono un paragrafo. Il sottotitolo “Da 10 mesi. E nessuno ne parla” ha un kern/track… urèndo.
– Compressione orizzontale. È stata scelta una maschera troppo rigida per i boxini a fondo pagina, per cui è stato necessario aumentare oltre il ragionevole la compressione orizzontale dei testi per nomi (Paolo Flores d’Arcais) e titoli lunghi (La grande menzogna in Afganistan).
– Troppi font. L’utilizzo di un gran numero di font (Helvetica Neue, Gill Sans, Garamond, Modern 20, Modern 735…) è il chiaro indicatore di colui che ha appena scoperto l’esistenza del DTP.
– Titoli “vuoti”. I titoli non riempiono l’area bianca loro dedicata, lasciando dei buchi visivi nella pagina. Si può – anzi si deve – usare lo spazio bianco per impaginare, ma non così :-)
Questi sono errori da scuola elementare di grafica, quelli che la maestra annoterebbe sul quaderno con la penna rossa, come “ha” senz’acca o “qui” con l’accento.
Poi possiamo discutere sulla gradevolezza della grafica, che potrebbe essere oggetto di pareri discordanti, ma – come avviene per qualsiasi forma espressiva – in genere si riesce a definire una canzone “bella”, un dipinto “bello”, una poesia “bella”.
Il Fatto ha una grafica “brutta”. Non credo troverete un professionista del settore disposto a smentirmi.
In definitiva, secondo me ha ragione chi dice che hanno risparmiato sul grafico. Non è possibile che un professionista faccia un lavoro del genere.
Più probabilmente è l’opera di uno dei giornalisti, che pensa di aver capito come si faccia la grafica di un giornale “rubando con gli occhi” dai designer conosciuti nei quotidiani in cui ha lavorato…
Sono ancora alla prima pagina, non so se avrò il coraggio di andare oltre :-)
Settembre 23rd, 2009 at 14:12
@ Ivan
mai sentito parlare di peer to peer ?
Settembre 23rd, 2009 at 14:18
Così a caldo la grafica non è un granchè, con quella scelta di utilizzare font antichi e polverosi, quasi fanè, e l’uso del maiuscolo nel titolo forte. Ci sono già Feltri e Belpietro che fanno i titoloni in maiuscolo. Maiuscolo significa urlare e da Padellaro e Travaglio, sinceramente, non ci si aspettavano urla e berci, ma concetti sussurrati, forti dentro, non nell’aspetto.
Settembre 23rd, 2009 at 14:18
Potrebbe essere un’idea non stupida quella di mettere il quotidiano leggibile on-line a partire da uno-due giorni dopo la data d’uscita in edicola (es. a titolo di promozione). Diciamo per un max di 30 gg.
Dopodiché se uno vuole richiede l’arretrato (2 euro).
Settembre 23rd, 2009 at 14:19
grazie @frap1964
Settembre 23rd, 2009 at 14:27
a me la grafica piace pensa un po
Settembre 23rd, 2009 at 14:34
@Roberto B.
Bene la tua spiegazione, molto interessante. Manca solo un esempio di giornale con grafica ottima. Non essendo esperto della materia e limitandomi solo a impressioni personali, necessito di un esempio visivo.
Grazie.
Settembre 23rd, 2009 at 14:37
L’hanno messo on line per intero, scaricabile gratuitamente, causa esaurimento in edicola e rallentamento del sito.
Domani raddoppiano la tiratura.
Settembre 23rd, 2009 at 14:38
@sante rotondi
Ciao,
in effetti io preferisco ancora, e di gran lunga, la carta. Almeno fino a quando la qualita’ di un pannello lcd (o altro) offrira’ qualita’ paragonabile alla carta.
Saro’ vecchio, ma d’altra parte odio anche le abbreviazioni di ki skrive kosi’, o peggio.
Settembre 23rd, 2009 at 14:52
@Vulker
La grafica dei quotidiani italiani a me non piace poi tanto. Ma rispetto a “Il fatto”, almeno gli altri quotidiani (tutti) sono impaginati da onesti mestieranti che conoscono le regole di base. C’è comunque qualche raro caso di eccellenza.
Per i migliori esempi di impaginazione, però, è meglio rivolgersi alla stampa internazionale (http://www.smashingmagazine.com/2008/02/11/award-winning-newspaper-designs/), anglosassone in particolare (http://www.bestfrontdesign.com/).
Noterai che – quando uno manipola l’argomento con tale padronanza, come negli esempi mostrati – può derogare anche ad alcune delle regole di base :-)
Settembre 23rd, 2009 at 14:55
http://rapidshare.com/files/283933186/ilfatto20090923.pdf
Settembre 23rd, 2009 at 14:57
Non è bello criticare così, però oltre a quanto già indicato aggiungo: font lunghi poco leggibili soprattutto a distaza (su un tavolo di un bar per esempio). Uso smodato del bluverdino mutua.
Spaziature e bordi non rispettati.
Il logo non può essere stampato in bicromia.
Poi io sto male nel vedere le colonne del giornale in mano allo strillone che non sono coerenti con il bordo del giornale stesso.
Si riuscirà a bandire anche l’italiaco dalla stampa ?
Ctrl-S DEVE SALVARE.
Settembre 23rd, 2009 at 15:33
Salve, vivo a Pisa e vorrei sapere se il giornale viene distribuito an che in questa città e in quali giorni.
Grazie
Settembre 23rd, 2009 at 15:58
[…] commenti del post precedente Roberto B. allunga alla redazione de Il Fatto una lunga serie di consigli […]
Settembre 23rd, 2009 at 16:13
il pdf completo é disponibile sul blog ‘antefatto’ (solo per oggi, dicono).
L’editoriale di Padellaro a mio modo di vedere é sconfortante, si schiera apertamente con Di Pietro e nel farlo tira in ballo quelli che oramai sono diventati due ‘martiri’ della libera informazione: Biagi e Montanelli. Non li ho conosciuti di persona, al contrario di Travaglio che spesso ce lo ricorda, ma ho qualche idea su quale sarebbe stata la loro reazione davanti a questo uso dei loro cognomi. Avevo delle piccole aspettative su questo progetto editoriale ma ho l’impressione che verranno deluse.
Settembre 23rd, 2009 at 16:18
@The Guilty
no, aspettavo te.
comunque stamattina non l’ho trovato nè sul mulo ne LimeWire ne altri, tutto qui.
Settembre 23rd, 2009 at 16:43
[…] commenti del post precedente Roberto B. allunga alla redazione de Il Fatto una lunga serie di consigli […]
Settembre 23rd, 2009 at 17:34
@ Ivan
io invece si
Settembre 23rd, 2009 at 20:33
Veramente l’editoriale di Padellaro si intitola “Linea politica la Costituzione” e il contenuto è conforme al titolo, quindi che ci azzecca Di Pietro? Qual’è la funzione costituzionale del giornalismo? E’ o non è fare da cane da guardia del potere? Di Pietro non conta un cavolo lesso, dal punto di vista del potere, quindi un giornalismo ben fatto non si interessa a Di Pietro, che non conta niente, ma a chi conta e ha potere. Gli ha pure detto che ha le liste di base piene di riciclati, che gli dovevaa dire di più? Figlio dibuona donna?
Nemmeno io ho conosciuto Biagi e Montanelli purtroppo, ma siccome ho letto tantissimo degli scritti che ci hanno lasciato, non ho nessun dubbio che un editoriale così non avrebbero potuto che approvarlo.
Montanelli stesso ne scrisse di molto simili e ben più accesi, soprattutto contro Berlusconil.
Settembre 23rd, 2009 at 20:34
@anna maria se vai su http://www.antefatto.ilcannocchiale.it da qualche parte trovi l’elenco di tutte le località raggiunte
Settembre 23rd, 2009 at 22:20
E dai, ammettilo che ti sei abbonato anche tu, o Mante!
Settembre 24th, 2009 at 00:42
@ilbardo
nell’editoriale Padellaro dice che farà un giornale di opposizione: a Berlusconi contro il ‘sultanato degradante’ , al pd perché foriero di ‘troppi litigi, troppe ambiguità’. A Di Pietro si concedono subito le attenuanti: ‘vedremo, se riuscirà, davvero a creare qualcosa di nuovo’. Un giornale che si propone come un’iniziativa originale e trasversale e già al primo numero si schiera con la llinea politica di un partito non fa ai miei occhi una grande figura.
Biagi l’ho letto e seguito in televisione negli ultimi anni di carriera: ti posso solo dire che mi é molto difficile credere che possa condividere un giornalismo dai toni così assertivi contro gli altri e indulgenti con sè stessi. Ma in generale provo fastidio per una filiazione auto-proclamata quando i genitori non possono più metterla in dubbio: chiamarasi ‘Il fatto’ (come il programma di Biagi) vuol dire conferirsi da soli l’autorevolezza che a loro di certo non appartiene. Inoltre mi irrita il processo di beatificazione di due giornalisti complessi e non banali ad uso di una professata investitura dall’alto (noi facciamo Giornalismo perché seguiamo ciò che i Giornalisti ci hanno mostrato). E il fatto che Travaglio abbia fatto il cronista in un giornale di Montanelli consenta di decretarlo suo Erede.
La retorica di questi passaggi é nascosta ma proprio per questo é pericolosa: un giornale, si chiami pure ‘il fatto’, é composto tanto da notizie quanto da opinioni. Legittime e condivisibili, magari: ma pur sempre opinioni. E i giornalisti avrebero il dovere di segnalarlo.
Invece si fa della retorica un’etica: “Linea politica la Costituzione” . O forse l’interpretazione che il giornale dà della Costituzione: sia pure quella giurisprudenzialmente maggiormente condivisa e storicamente meno controversa, é un passaggio che non si deve celare.
Settembre 24th, 2009 at 07:21
oggi 24 settembre ancora a bassano del grappa non e disponibile il fatto……e questo e un fatto
Settembre 24th, 2009 at 08:03
Con tutto il rispetto, bassano del grappa non è caput mundi…
Settembre 24th, 2009 at 10:06
“Linea politica la Costituzione” non significa nulla, ma è in linea con il retorico nulla del proclama di Padellaro, che rifrigge per l’ennesima volta la solita aria fritta.
Settembre 24th, 2009 at 10:27
Massimo, cos’hai contro Travaglio e Di Pietro?
Settembre 24th, 2009 at 11:49
Sono d’accordo che il giornale abbia pecche su ogni lato. Ma era il primo numero di un quotidiano. Bisogna dargli tempo. Ad avere più fondi certo si poteva partire meglio da certi punti di vista (vedi la grafica confusa). Ma parliamo di un primo numero. L’equivalente del beta test di un software che è pieno di errori da ogni parte, va fissato e fissato ancora. Fino ad arrivare ad una release candidate e finalmente alla versione 1.0. Che non sarà perfetta ma è la base.
Penso che il valore del Fatto lo si vedrà fra qualche settimana, quando sarà passata la novità, e resteranno… i fatti.
Settembre 24th, 2009 at 15:35
[…] Dio la grafica è orrenda!!». E non sono l’unica ad aver reagito così. [potete leggere il primo e il secondo post con molti commenti su manteblog, di Massimo Mantellini, collaboratore di Nova, […]
Settembre 24th, 2009 at 18:01
Capita sempre che un brutto di qualità diventi bello: il problema è la qualità. Io ne vedo poca. Dopo tanto clamore si poteva far di meglio, al di là della grafica
Ottobre 6th, 2009 at 15:05
bla,bla,bla……..tutti medici e sapienti. è il vino buono quello che conta, non la bottiglia.