Angelo Aquaro spiega su Repubblica di oggi le ragioni del DDOS contro Twitter ieri:


Nei mesi scorsi gli 007 della rete avevano portato alla luce l’attivita’ di criminali cinesi e noerdcoreani. Gli hacker sono arrivati anche stavolta’ da li’? O si tratta invece di bande di mafiosi a caccia di dati sensibili, dai numeri di carte di credito in su? C’è anche chi sostiene che Twitter non ha un valore finanziario o d’immagine global (non è Microsoft, non Coca-Cola o Pepsi) e quindi gli hacker potrebbero essere dei “semplici maghi elettronici del male”, desiderosi di farsi pubblicità. Certo è che con l’attacco, subito sul web si sono moltiplicati gli alert e gli inviti a non procedere con gli acquisti e le comunicazioni elettroniche che utilizzano questo servizio. Proprio l’e-commerce è stato uno dei volani principali di Twitter: “Non potremo riprendere prima di aver assicurato la sicurezza ai nostir utenti”. L’hanno fatto qualche ora dopo.

16 commenti a “Assicurare la sicurezza”

  1. Giorgio Zarrelli dice:

    Eh, bell’articolo proprio. Adesso vado su tuitter e mi compero una tazza di caffé fumante, un notebuk nuovo e un abbonamento a qualche giornale che non spari cazzate.

  2. Federico Bolsoman dice:

    Infatti ne ho tumblerato l’ultima frase: Repubblica è arrivata per prima sulla notizia insieme a wired. Giusto una ricerchina per confermare che non sono i soli:

    http://www.google.com/reader/view/#search/twitter%20attack/

    http://www.google.com/reader/view/#search/twitter%20attacco/

    La ricerca in italiano fornisce un pezzo del corriere che è più vecchio di 1 ora di quello di repubblica:

    http://www.corriere.it/scienze_e_tecnologie/09_agosto_06/twitter_attacco_hacker_d866f9ea-829c-11de-ace9-00144f02aabc.shtml

  3. Federico Bolsoman dice:

    Scusa, Massimo, il link del corriere è troppo lungo e finisce sopra il blogroll.

  4. Alessandro Ronchi dice:

    Acquisti online su twitter? Questa mi è nuova…

  5. Daniele Minotti dice:

    Ma che articolo e’???

  6. Roof dice:

    @Federico: io lo vedo andare a capo. Usa un browser degno e lascia perdere i giocattoli plasticosi.

  7. frap1964 dice:

    Attendo con ansia che sull’onda murdochiana perle preziose di siffatta bellezza mi vengano offerte a pagamento.

  8. Rocco Rattazzi dice:

    Il fantasioso giornalista si chiama Aquaro.
    Fa sempre rima con peracottaro, cioccolataro e cantinaro, ma non si chiama Aparo.

  9. Daniele Minotti dice:

    A Massino sono girate le… lettere (nella fattispecie, la q girata in p).

  10. Sascha dice:

    Prevedibilmente, il verdetto del ‘popolo del web’ è il solito: “GOMBLOTTO!!!!”
    Del resto Murdoch, in quanto nemico di Berlusconi e della tivù libera e gratuita, non può che essere contro la Rete che ci rende tanto liberi…

  11. massimo mantellini dice:

    Grazie Rocco, corretto (del resto oggi c’e’ un altro pezzo di Aquaro su Rep. che dice che Kindle e’ il precursore di tutti gli ebook reader)

  12. Nicole Kelly dice:

    Adesso é sicuro che gli italici sono fuori della societa’ dell’informazione e al primo posto in quella della disinformazione.

  13. oneenergydream dice:

    Twitter deve assicurare la resistenza agli attacchi, prima di diventare lo strumento di libertà che si professa di essere!
    http://oneenergydream.blogspot.com/

  14. Nicole Kelly dice:

    Sembra un articolo scritto dal Conte Mascetti, quello della supercazzola con lo scappellamento a destra, anzani, come se fosse anzani, per due, twitter, e-commerce…

  15. Carlo M dice:

    Un covo di vecchi chiacchieroni

    Ben Parr spiega perché ci sono così pochi teenager su Twitter. La gioventù, dice, è tutta investita nei rapporti d’amicizia e non nel condividere le cose del mondo con chi conosci.

    Mashable

    http://giornalismoparma.typepad.com/paferrobyday/2009/08/un-covo-di-vecchi-chiacchieroni.html

  16. ArgiaSbolenfi dice:

    Sembra un po’ in contraddizione con altre analisi che parlano dell’abbandono di facebook da parte degli adolescenti. Auspicabile se il è vero che il vecchio conflitto generazionale qualcosa di buono può comportare, e poi mi piace pensare a fb come un luogo per pre-adolescenti ed adulti regrediti a tali :)