Angelo Aquaro spiega su Repubblica di oggi le ragioni del DDOS contro Twitter ieri:
Nei mesi scorsi gli 007 della rete avevano portato alla luce l’attivita’ di criminali cinesi e noerdcoreani. Gli hacker sono arrivati anche stavolta’ da li’? O si tratta invece di bande di mafiosi a caccia di dati sensibili, dai numeri di carte di credito in su? C’è anche chi sostiene che Twitter non ha un valore finanziario o d’immagine global (non è Microsoft, non Coca-Cola o Pepsi) e quindi gli hacker potrebbero essere dei “semplici maghi elettronici del male”, desiderosi di farsi pubblicità. Certo è che con l’attacco, subito sul web si sono moltiplicati gli alert e gli inviti a non procedere con gli acquisti e le comunicazioni elettroniche che utilizzano questo servizio. Proprio l’e-commerce è stato uno dei volani principali di Twitter: “Non potremo riprendere prima di aver assicurato la sicurezza ai nostir utenti”. L’hanno fatto qualche ora dopo.
Agosto 7th, 2009 at 07:26
Eh, bell’articolo proprio. Adesso vado su tuitter e mi compero una tazza di caffé fumante, un notebuk nuovo e un abbonamento a qualche giornale che non spari cazzate.
Agosto 7th, 2009 at 07:49
Infatti ne ho tumblerato l’ultima frase: Repubblica è arrivata per prima sulla notizia insieme a wired. Giusto una ricerchina per confermare che non sono i soli:
http://www.google.com/reader/view/#search/twitter%20attack/
http://www.google.com/reader/view/#search/twitter%20attacco/
La ricerca in italiano fornisce un pezzo del corriere che è più vecchio di 1 ora di quello di repubblica:
http://www.corriere.it/scienze_e_tecnologie/09_agosto_06/twitter_attacco_hacker_d866f9ea-829c-11de-ace9-00144f02aabc.shtml
Agosto 7th, 2009 at 07:50
Scusa, Massimo, il link del corriere è troppo lungo e finisce sopra il blogroll.
Agosto 7th, 2009 at 08:01
Acquisti online su twitter? Questa mi è nuova…
Agosto 7th, 2009 at 08:20
Ma che articolo e’???
Agosto 7th, 2009 at 09:35
@Federico: io lo vedo andare a capo. Usa un browser degno e lascia perdere i giocattoli plasticosi.
Agosto 7th, 2009 at 12:32
Attendo con ansia che sull’onda murdochiana perle preziose di siffatta bellezza mi vengano offerte a pagamento.
Agosto 7th, 2009 at 14:01
Il fantasioso giornalista si chiama Aquaro.
Fa sempre rima con peracottaro, cioccolataro e cantinaro, ma non si chiama Aparo.
Agosto 7th, 2009 at 14:05
A Massino sono girate le… lettere (nella fattispecie, la q girata in p).
Agosto 7th, 2009 at 14:12
Prevedibilmente, il verdetto del ‘popolo del web’ è il solito: “GOMBLOTTO!!!!”
Del resto Murdoch, in quanto nemico di Berlusconi e della tivù libera e gratuita, non può che essere contro la Rete che ci rende tanto liberi…
Agosto 7th, 2009 at 15:01
Grazie Rocco, corretto (del resto oggi c’e’ un altro pezzo di Aquaro su Rep. che dice che Kindle e’ il precursore di tutti gli ebook reader)
Agosto 7th, 2009 at 16:40
Adesso é sicuro che gli italici sono fuori della societa’ dell’informazione e al primo posto in quella della disinformazione.
Agosto 7th, 2009 at 16:53
Twitter deve assicurare la resistenza agli attacchi, prima di diventare lo strumento di libertà che si professa di essere!
http://oneenergydream.blogspot.com/
Agosto 7th, 2009 at 18:17
Sembra un articolo scritto dal Conte Mascetti, quello della supercazzola con lo scappellamento a destra, anzani, come se fosse anzani, per due, twitter, e-commerce…
Agosto 7th, 2009 at 18:40
Un covo di vecchi chiacchieroni
Ben Parr spiega perché ci sono così pochi teenager su Twitter. La gioventù, dice, è tutta investita nei rapporti d’amicizia e non nel condividere le cose del mondo con chi conosci.
Mashable
http://giornalismoparma.typepad.com/paferrobyday/2009/08/un-covo-di-vecchi-chiacchieroni.html
Agosto 8th, 2009 at 14:35
Sembra un po’ in contraddizione con altre analisi che parlano dell’abbandono di facebook da parte degli adolescenti. Auspicabile se il è vero che il vecchio conflitto generazionale qualcosa di buono può comportare, e poi mi piace pensare a fb come un luogo per pre-adolescenti ed adulti regrediti a tali :)