Repubblica cartacea di oggi ha due articoli interessanti per chi si occupa di rete e tecnologia. Su R2 c’e’ un imbarazzante lungo pezzo di Anais Ginori (con rimando in prima) sul partito pirata svedese che ha eletto a sorpresa un suo rappresentante in Europa. E’ un articolo “di costume” nel senso peggiore del termine, pieno di luoghi comuni sui pirati della rete strani e cattivi (ma come tali capaci di attirare l’onda lunga di una nuova generazione di giovani svagati e delusi dalla società civile). A mitigarne le molte trite ovvietà c’è di spalla una intervista a Niccolò Ammaniti che – per fortuna – ridimensiona la grande demonizzazione del P2P allegramente tentata nel pezzo di Ginori.
L’altro articolo è nelle pagine economiche a firma Francesco Bei e riguarda il precipitoso dietro front del Ministro Brambilla sul nuovo logo Magic Italy declassato ora (a dispetto delle frasi chiarissime del Ministro dette a Emilio Fede) a “sciocchezzuola”. Dice la Brambilla:
“non e’ il logo del’Italia ma solo un frame di una animazione che sara’ inserita in coda agli spot destinati all’estero. E comunque e’ solo una bozza”.
Peccato che Bei lasci campo libero al Ministro anche su palesi inesattezze come questa:
“La Brambilla si infiamma, ricorda il fallimento del portale Internet Italia.it, pensato dal governo Prodi e “costato 43 milioni di euro.”
Il pensatore di Italia.it come sanno tutti, tranne evidentemente l’articolista, non fu Prodi bensì il Ministro dell’Innovazione del precedente governo Berlusconi Lucio Stanca. Se perfino i giornali di “opposizione” si fanno prendere per il naso da questa gente, siamo finiti.
Giugno 12th, 2009 at 23:24
Concordo sulla importante precisazione; è pur vero, va ammesso, che Rutelli ha fatto identica meschina figura :)
Giugno 13th, 2009 at 07:50
Su Ginori la battuta è facile! E’ noto che i “Ginori” fanno cose per far “defecare”.
Giugno 13th, 2009 at 08:53
Orca l’oca. Allora l’effetto flare lo vedremo dinamico, mica statico!
Giugno 13th, 2009 at 09:00
[…] Via | Mantellini […]
Giugno 13th, 2009 at 09:10
E’ un logo! Quell’immagine è il frame di un logo animato che apparirà in coda agli spot per l’estero. Solitamente si lascia in coda quello che si reputa più importante e che identifica in una sola immagine quanto mostrato nello spot.
Giugno 13th, 2009 at 10:44
Oggi c’è questo, se t’interessa.
http://www.ansa.it/site/notizie/awnplus/internet/news/2009-06-12_112402289.html
Giugno 13th, 2009 at 11:43
Abbeh, un frame, rassicurante, si.
Giugno 13th, 2009 at 14:00
pure questo mica male. :(
http://tinyurl.com/kr672k
Giugno 13th, 2009 at 16:23
Ma quando si sceglie un frame per rappresentare un filmato non si usa il più rappresentativo? Oppure hanno preso a caso?
Giugno 14th, 2009 at 15:10
“…e se ne sta occupando personalmente, insieme a me
e a un battaglione di grafici “. [MVB – LaRepubblica]
Giugno 14th, 2009 at 20:05
Però è vero che fu gestito da Rutelli che si trovò a genstire molto meno soldi di quanto avevo ipotizzato Stanca. Alla fine lo spot di Frank che farfugliava in inglese (leggendo dal gobbo) fece il giro del mondo.
Giugno 14th, 2009 at 20:53
Par condicio. Come ci illustra molto bene il sito di frap, lo spreco e le incapacita’ sono trasversali.
E pensare che abbiamo storia, arte e bellezze naturali che commuovono e che sono buttate cosi’…
Giugno 14th, 2009 at 22:26
Sì, ma adesso c’è Il Giornale con la G maiuscola a ristabilire finalmente la verità delle cose… ;-))
Non è più magic