Il fatto che nel giorno dello stralcio dal decreto sicurezza del famigerato trafiletto D’Alia nasca un gruppo di parlamentari di entrambi gli schieramenti vicini alle tematiche delle nuove tecnologie è una notizia fantastica. Questi i primi firmatari:
– On. Roberto Cassinelli (PDL)
– On. Paola Concia (PD)
– On. Massimiliano Fedriga (Lega)
– On. Nicola Formichella (PDL)
– On. Sandro Gozi (PD)
– On. Beatrice Lorenzin (PDL)
– On. Matteo Mecacci (Radicali)
– On.Federica Mogherini (PD)
– On. Alessia Mosca (PD)
– On. Vinicio Peluffo (PD)
– Sen. Vincenzo Vita (PD)
– On. Pierfelice Zazzera (IdV)
Detto questo e sperando in un prossimo proficuo lavoro mi sentirei di dare un paio di consigli quasi formali ai bravi parlamentari bipartisan. Una minor sottolineatura della espressione 2.0 che inizia lentamente gia’ oggi ad avere il sapore amarognolo del passato remoto e, se possibile, la rapida eliminazione dal bignamino su cosa sia il web 2.0 di questa cospicua sciocchezza:
Le prospettive future sembrano evolversi verso il Web 3.0, una rete non più fatta di pagine ma di veri e propri spazi tridimensionali in cui navigare.
Aprile 28th, 2009 at 22:52
ok, ok, come al solito i parlamentari devono tenersi lontani dall’inarrivabile mondo di Internet.
Allora, tu come lo definiresti il web 3.0?
Critiche si’, ma costruttive: qualche alternativa mai?
Aprile 28th, 2009 at 23:57
Omg
Di certo quell’a definizione è….come dire…insomma…non c’entra nulla. Tridimensionale?!?! Mi viene in mente solo drebin appena assunto da Apple.
Comunque brevemente quella definizione è sbagliata perché il web è contenuti e interattività prima di ogni altra cosa. La UI del web è importante ma il 2.0 ad esempio ha evoluto i contenuti e l’interazione con e tra gli utenti. I passi in avanti si fanno con queste due cose. La UI del web è un mezzo. Chi pensa al web come un insieme di “pagine” semplicemente non ha capito un ciufolo.
Aprile 29th, 2009 at 01:13
Col web 4.0 invece gli utenti potranno teletrasportarsi in qualsiasi punto del continuum quadrimensionale.
Aprile 29th, 2009 at 03:49
ecco, mi fa piacere, non l’ho pensato solo io: “verso l’infinito, ed oltre!”
Aprile 29th, 2009 at 06:58
Penso ci sia un problema di fondo. Se non tiri fuori termini come 2.0, 3.0, social ecc. sei un perfetto idiota.
Se lo faì, la medesima etichetta non te la leva nessuno.
Perché, comunque, l’inconsistenza di tali paradigmi consente qualsiasi speculazione.
Che noia che barba, che barba che noia…
Aprile 29th, 2009 at 07:34
Se la chiamassimo “rete” o “Internet”?
Anche web è sbagliato, è solo una parte del fenomeno: la sinedocche certo non aiuta nella comprensione dei fenomeni.
Mi pare che questi signori stiano partendo con il piede sbagliato!
http://tinyurl.com/d9pnlx
bob
Aprile 29th, 2009 at 07:37
Ma se poi aderisce la Carlucci che famo?
Aprile 29th, 2009 at 08:30
Ci tocchiamo.
Aprile 29th, 2009 at 08:49
La tocchiamo???
Aprile 29th, 2009 at 09:25
Se questi sono gli “esperti” e quelli “sensibilizzati”, le capre pensano che il web 3.0 sia una nuova ricetta per la pasta alla vaccinare ?
Aprile 29th, 2009 at 10:06
Massimo, con tutta la tua esperienza da blogger anziano, mi hai fatto l’errore di andare a criticare una definizione così importante…. :D
Ah si dicevamo dei politici…
Aprile 29th, 2009 at 10:55
Attenti al pacchetto telecom: http://www.civile.it/internet/visual.php?num=68469
Aprile 29th, 2009 at 13:55
http://msnbcmedia.msn.com/i/msnbc/components/spectra/index.html
non so se sia proprio una sciocchezza :)
Aprile 30th, 2009 at 09:50
ma se l’intento è valorizzare il web in Italia perché aprono il blog su wordpress.com anziché su altervista.org?
Aprile 30th, 2009 at 11:01
Ho rubato un commento
http://pennedigitali.libero.it/2009/intergruppo-parlamentare-20-verso-linfinito-e-oltre/