Pare che riprendere una seduta del consiglio comunale al Albissola sia piuttosto difficile. Anche se non si capisce bene perchè.
Come la vosta scorsa, ieri mi sono presentato nuovamente in consiglio comunale ad Albissola Marina munito di videocamera per riprendere la discussione relativa al progetto preliminare del porto della Margonara, discussione che era stata rinviata nel consiglio scorso.
Come la volta scorsa mi sono seduto in prima fila 10 minuti prima dell’inizio del consiglio, ho annunciato l’intenzione di effettuare riprese e poi ho montato la videocamera bene in vista sul cavalletto.
Come la volta scorsa per 40 minuti circa ci sono stati dei capannelli di consiglieri di maggioranza chiaramente molto allarmati per la presenza della videocamera.
Al contrario della volta scorsa però questa volta il sindaco Stefano Parodi ha mandato un agente della polizia municipale a comunicarmi in maniera perentoria che “non può fare le riprese”.
Ho chiesto cortesemente all’agente di farmi sapere in base a quale legge o norma si voleva impedirmi di fare le riprese. L’agente è andato a parlare con il sindaco e quando è tornato mi ha risposto che non sapeva rispondermi ma che “in ogni caso non può fare le riprese”.
(via Eric Festa blog)
Aprile 10th, 2009 at 22:53
Credo che sia ammesso registrare, ma solo previa autorizzazione. Si potrebbe argomentare sul perche’ non venga concessa in questo caso, ma credo che la legge sia dalla parte del sindaco.
Vedere anche:
http://www.esperto-online.it/visRassegna.asp?ID=199
Aprile 11th, 2009 at 06:55
Guardate io ho fatto parte di un meetup-grillo. Questa di riprendere i consigli comunali è un azione che va molto di moda tra i meetup. Grillo la chiama “operazione fiato sul collo”.
Ma se il regolamento del consiglio, non prevede la possibilità di riprendere i consigli comunali, le riprese NON possono e non devono esser fatte. Non c’è discussione. In quel caso bisogna chiedere (qualche giorno prima) l’autorizzazione al Presidente del Consiglio Comunale, il quale può anche negartela.
Quindi io questo grossissimo scandalo, questa anti-democrazia, mi spiace, ma non la vedo. Vedo soltanto il rispetto delle regole che il consiglio si è dato. Bisognerebbe intervenire sul regolamento (e si può fare senza problemi) e chiedere che venga concessa la possibilità di riprendere le sedute.
Aprile 11th, 2009 at 09:45
Anche se il Comune si è dato un regolamento che prevede la necessità di una autorizzazione (e già questo è poco comprensibile, trattandosi di una seduta pubblica dell’ente locale di massimo interesse pubblico), nel caso ci sia lì uno con la telecamera, non esiste alcun motivo perché il Presidente del Consiglio Comunale non possa concedere l’autorizzazione seduta stante… a meno che non voglia impedire le riprese.
Attaccarsi alla burocrazia e ai regolamenti per giustificare il tentativo di oscurare l’informazione, quando è chiaro che questi episodi avvengono regolarmente ogni volta che un Comune deve discutere di decisioni (tipicamente urbanistiche ed edilizie) dove ci sono fortissimi interessi speculativi privati, è guardare il dito invece che la luna.
Anzi, meno male che in questo Paese ci sono ancora dei ragazzi che tra meetup e liste di Grillo si preoccupano delle istituzioni pubbliche, visto che ben pochi altri paiono interessati a farlo.
Aprile 11th, 2009 at 12:34
@Fabio: se fosse esistito il regolamento, come mail il vigile non lo ha detto, ma ha codardamente e vigliaccamente fatto intervenire i carabinieri?
Des resto se il regolamento avesse previsto una norma del genere, perché non gli è stato detto?
In ogni caso abuso di ufficio e minacce aggravate qui ci stanno tutte.
Aprile 11th, 2009 at 13:32
Nel nostro regolamento abbiamo inserito non solo la possibilità di riprendere, previa presentazione di un documento che spiega chi riprende e dove verranno pubblicate le riprese, ma anche l’obbligo per il Comune di mettere sul sito internet i video di tutti i consigli comunali di Forlì.
Aprile 11th, 2009 at 18:30
Ah io di questa vicenda non so.
Io in questi anni ho sentito di tanti consigli in cui si andava con la telecamera. Non è questione di burocrazia, perchè se c’è una legge la rispetti e rispettarla non è burocrazia. Andare con la telecamera e volere l’autorizzazione ugualmente non ha senso, perchè il Presidente del consiglio comunale può avere tempi più o meno lunghi per rispondere. Semplicemente si va 1 settimana prima del Consiglio comunale, si porta la richiesta, se la risposta è “no”, allora sono d’accordo col fare casino e col dire che non vogliono essere ripresi.
Aprile 12th, 2009 at 00:30
Vedo porre le questioni in termini non burocratici ma allo stesso tempo giustificare una eventuale negazione del diritto di riprendere. La pubblicità, intesa nel senso di trasparenza, è interesse legittimo acquisito per le riuniuni di consiglio, che questa debba prevedere una forma tutela sotto forma di dichiarazione sì, ma mettere cavilli e limiti per la sola paura di non controllare il messaggio è oltre che lesivo di un interesse legittimo, anche dilettantistico per come andrebbe gestita la questione.
Aprile 12th, 2009 at 07:15
Non mi stupirei se
in parlamento la facessero la facessero sul serio
una legge che vieta di riprendere con le telecamere
un consiglio comunale.
Aprile 12th, 2009 at 11:15
[…] via: ManteBLOG […]
Aprile 14th, 2009 at 06:44
Anche a S. Donato Milanese succedono cose analoghe. ( http://www.recsando.it/rassegnastampa/articolo.asp?p=2362221 )
Aprile 15th, 2009 at 12:47
Sono Albissolese, ritengo che quanto accaduto sia stato nei limiti di una piccola cittadina ingigantito sull’onda di una non chiara polemica nei confronti della classe politica su cui non pochi hanno trovato il modo di sfogare le proprie frustrazioni professionali, personali e quant’altro si possa aggiungere.
Non voglio addentrarmi nel ginepraio legal-regolamentare per cui è affermabile tutto -per una legge di carattere generale- ed il contrario di tutto, nel comma di un regolamento comunale.
A mio parere il consiglio avrebbe potuto approvare senza problemi una ripresa anche seduta stante qualora questa fosse stata effettuata in maniera se non professionale, amatoriale od al più non improvvisata.
Registrare il consiglio comunale con la telecamera dei filmini delle vacanze restituisce un servizio non efficiente: l’audio è infatti scadente, non si capisce quanto espresso dai consiglieri ed è chiosato dai commenti di colui che ha effettuato la ripresa.
A questo punto la mia libera opinione non può essere altro che reputare la ripresa un simulacro ostentato per fare polemica e non informazione, per creare lo scandalo e non per abbattere l’asimmetria informativa esistente tra cittadino e pubblica amministrazione.
Ritengo infine che presso il nostro Comune possa essere istituita, tramite un contratto con una società specializzata o con mezzi adeguati al ruolo, la ripresa dei consigli comunali affinché risulti però chiaro e comprensibile la discussione in oggetto.
Mi auguro che questa situazione possa essere superata vincendo gli stolti e vili attacchi a chi gestisce la cosa pubblica a favore di commenti critici e un po’ più tecnici. Altrimenti è purtroppo impossibile prospettare una politica di qualità a fronte di critiche qualitativamente scarse.
Cordialità.