Mi scrive Raoul:


Le scrivo in quanto anche io sostenitore della necessità di un accorpamento in un’unica data delle elezioni europee e dei referendum elettorali, visto il risparmio quantificato in 400-600 milioni di euro. All’indomani della tragedia abruzzese, mi sarei aspettato che tra i primissimi provvedimenti del governo vi fosse quello di far svolgere le due consultazioni nello stesso giorno al fine di destinare i soldi così riparmiati alle operazioni di soccorso e ricostruzione. Noto con rammarico che ad oggi a nessun politico – né di maggioranza, né di opposizione – è venuto in mente di proporre questo semplicissimo accorgimento.

24 commenti a “Buon senso via mail”

  1. federica dice:

    beh, facciamoglielo venire in mente noi, no? Questa cosa dell’accorpamento delle due votazioni in una sola ce l’ho gia’ da 2 giorni come status fisso in facebook, e la stanno reetwitterando in diversi. Io non conosco gente di partito, ed e’ l’unico mezzo che mi viene in mente.

    Ci lagniamo che che non pensano a quello che vorremmo che facessero, ma perche’ non facciamo quello che vogliamo che facciano?

  2. antonello dice:

    ma perche’ scrive a te?

  3. Matteo dice:

    Accorgimento che sarebbe doveroso anche in assenza del terremoto in Abruzzo… :-P

  4. Raoul dice:

    Ciao Antonello,
    Ho scritto a Mantellini, ma anche a Sofri, Gilioli e Scalfarotto, perché scrivono blog che seguo ed apprezzo. Ma soprattutto perché ritengo che i loro siano spazi in grado di far circolare opinioni e idee con rapidità ed efficacia. Non ho un blog né un account su facebook o twitter, non ho l’abitudine di scrivere ai giornali e raramente commento i post… ho semplicemente provato a lanciare un sasso nello stagno nella speranza che qualcuno più capace di me a comunicare potesse rilanciarlo e diffonderlo. Tutto qui. Un saluto.

  5. Rhadamanth dice:

    E’ una proposta già lanciata, tra gli altri, da Marta Meo e Civati (entrambi PD) su Facebook.

  6. Pier Luigi Tolardo dice:

    Il sospetto è che molti che sono favorevoli al referendum insistano sul problema dello spreco economico solo perchè l’accorpamento eviterebbe il rischio del mancato raggiungimento del quorum.
    La Lega vede come il fumo negli occhi il referendum che attribuirebbe il premio di maggioranza ad una lista di partito anzichè ad una coalizione e costituirebbe un incentivo al bipartitismo, che anch’io considero negativo mentre sono favorevole al bipolarismo che si può ottenere ancora meglio con il doppio turno.
    L’unica possibilità per l’accorpamento superando la fortissima resistenza di Bossi, pronto a far cadere Berlusconi su questo,sarebbe allora che i 2 maggiori partiti, Pd e Pdl, si impegnino a chiedere ai propri elettori di andare alle urne per regionali ed europee rifiutando di ritirare le 3 schede del referendum. Il Pdl non potrebbe perchè Fini ha promosso il Referendum ma Fini è in minoranza nel Pdl mentre il Pd non ha una posizione ufficiale.
    D’altra parte se il tema elettorale fosse sentito come fu nel 1992, quando Craxi disse andate al mare e la gente fece il contrario sarebbe diverso ma oggi la gente ha perso la fiducia che le leggi elettorali siano un toccasana per la politica ed ha ragione.

  7. frap1964 dice:

    Anche una scelta “oculata” di 8 per mille e 5 per mille potrebbe aiutare. Sono fondi che non arriveranno subito, ma che probabilmente serviranno certamente quando l’onda emotiva sarà inevitabilmente passata.

  8. Alessandro Ronchi dice:

    E fare una modifica della legge elettorale in Parlamento, risparmiando i soldi del referendum?

    Io questa demagogia sui costi del referendum non la capisco. Rischiamo di far diventare il nostro parlamento un sistema bipartitico sulla base di una informazione falsa, tanto più che sarebbe tranquillamente evitabile con un percorso parlamentare.

    Di questo passo finiamo per chiedere che non si voti affatto, perché le elezioni costano dei soldi.

    Io pagherei più di 400 mln di euro per evitare di modificare con un artificio di questo tipo la rappresentanza parlamentare del nostro paese, perché i costi che ne seguirebbero sarebbero molto più alti.

  9. Carolina dice:

    La proposta era già stata fatta da alcuni sindaci e da rappresentanti del Pd, ai quali cui Maroni ha risposto ufficialmente questa mattina dicendo che le risorse per gestire l’emergenza ci sono quindi l’election day non c’entra. Inoltre ha dichiarato che il risparmio reale non sarebbe di 460 milioni “ma di 173, viste le spese tecniche da affrontare, che certo non sono bruscolini”.

  10. Alessandro Ronchi dice:

    Aggiungo una cosa: se l’obiettivo è questo, sul serio, diciamolo chiaramente ed andiamo fino in fondo. C’è già stato un bel precedente, la legge elettorale sarebbe già fatta.

    http://it.wikipedia.org/wiki/Legge_Acerbo

    Però evitiamo di dire che si propone il referendum contro il porcellum. Questa modifica non abroga quella legge, la peggiora.

  11. Pier Luigi Tolardo dice:

    Si, è vero il referendum peggiora la legge attuale mentre non risolve il problema dell’impossibilità per gli elettori di eleggere i propri eletti, che si può evitare solo reintroducendo almeno 1 preferenza o il sistema uninominale ma il referendum non lo prevede.
    L’unico quesito che condivido è quello che abolisce la possibilità di presentarsi in più circoscrizioni, come fanno i leader tipo Berlusconi o Di Pietro, che dà ancora più potere di determinare gli eletti, con il gioco delle ozioni, ai vertici dei partiti.
    In più le firme furono raccolte quando tutti i politologi e buona parte dei politici affermavano che con il Porcellum non si otteneva una maggioranza chiara, c’era il ruschio di due Camere con maggioranze diverse, di essere costretti al Governissimo, mentre la vittoria netta di Berlusconi ha dimostrato che questo rischio è solo molto teorico, per cui oggi non credo che i referendari raccoglierebbero le firme facilmente.

  12. mfisk dice:

    Ne aro certo che si sarebbe arrivati a questa proposta: lo scrivevo ieri proprio qui.
    Guardate, io ci sto anche, ad accorpare le elezioni con i referenda e mandare i soldi in Abruzzo.

    Purché tutti coloro che vanno a votare debbano prima pagare i 3,15 euri che secondo lavoce.info sarebbero costati loro per il proprio tempo perso (sono 127 dei 400 milioni).
    Purché le madri dei bimbi che vanno alle elementari versino agli abruzzesi quanto avrebbero dovuto spendere di tata (sono 37 dei 400 milioni).
    Purché gli imprenditori versino la quota della maggior ricchezza prodotta quel giorno (sono circa 20 dei 400 milioni).
    Purché gli studenti che quel giorno potranno andare a lezione versino agli abruzzesi 100 euro ciascuno (sono circa 17 dei 400 milioni).
    Altrimenti, i 400 milioni non esistono, semplicemente.
    Sono una bufala della rete, tutto qua. Demagogica, populista e impossibile da far cessare.

  13. Mario dice:

    In realtà se ne parla già in rete e anche in tv.
    http://www.referendumelettorale.org/dettaglio/64332/Pisanu_a_favore_dell%27election_day:_Europee_%20_Referendum_(RAI_3)

  14. Alessandro Ronchi dice:

    Bisognerebbe chiedersi il motivo per il quale il referendum è molto voluto dal PD e dal PDL (seppur quest’ultimo, con la Lega al Governo, si esponga meno del PD).

  15. Aboliamo le elezioni in favore delle vittime | Politica | ALESSANDRO RONCHI dice:

    […] esempio è la proposta di destinare i 400 mln del referendum alle […]

  16. alessandro chiarini dice:

    @federica, tra i miei contatti di fb ho due esponenti del pd bolognese (i nomi nel mio profilo: http://www.facebook.com/people/Alessandro-Chiarini/593913937), ma evidentemente, in queste ore, hanno altre urgenze e non l’hanno notato.
    Penso che al di là della cifra totale, tenere separate le due tornate elettorali abbia un preciso fine politico e, comunque sia uno spreco di denaro. Risparmiare soldi, alla luce di questa emergenza, avrebbe giovato alla “politica”.
    E invece…
    Cmq, la sposo appieno

  17. Alessandro Ronchi dice:

    Chiediamo piuttosto di abrogare il porcellum, così non sprechiamo nemmeno i soldi per stampare le schede.

    Bastano un paio di voti in Parlamento.

    http://oknotizie.virgilio.it/go.php?us=2134422995d6e13a

  18. mario dice:

    intendiamoci, io uso la lega come scalfari usava cefis, lì dove c’è la lega, c’è qualcosa di contrario all’interesse collettivo, all’onestà, alla democrazia.
    ciò posto, questi referendum sono un tacòn peso del buso

  19. PandaSorn dice:

    io dico che sarebbe ora di finirla di quelli che se il referendum è per loro favorevole ok accorpiamo e se invece non sono d’accordo fanno le barricate per fare in giorni scomodissimi e lontano da altre consultazioni.
    Costruiamo un sistema in cui si voti tutto uno stesso giorno e non ci sia sempre sta tiritera. Aboliamo il quorum ad esempio (magari aumentando le firme necessarie per indirlo e stabilendo che i si debbano essere almeno il 25% della popolazione per essere validi).
    Oppure stabiliamo che la maggioranza sia sul totale dei votanti e non sulle sole schede valide (così se vuoi astenerti vai a votare e la butti bianca o nulla e la tua astensione produce effetto, solo se ti rechi alle urne).
    Oppure semplicemente istituiamo che il presidente di seggio debba sempre chiedere quali schede si intendono ritirare (adesso la normalità per il presidente di seggio è che l’elettore le ritiri tutte, e spetta solo all’elettore dire non voglio ritirare questa scheda).
    Ma finiamola di queste discussioni sui quorum. Andare a votare deve essere una gioia sempre, poi vinca la maggioranza.
    g

  20. massimo dice:

    @mfisk:
    prima di tutto grazie per le informazioni, perchè effettivamente volevo sapere come erano stati calcolati i 400 milioni, però permettimi una provocazione: nel link da te fornito leggo, oltre alle voci di spesa da te riportate, anche

    – 74,5 milioni di Euro per il personale ai seggi;
    – 63,5 milioni di euro per il personale di pubblica sicurezza;
    – 13,5 milioni per prestazioni straordinarie del personale dei Ministeri;
    – 5,0 milioni tra trasporto schede e cancelleria;
    – 7,2 milioni per noleggio strutture e organizzazione;
    Per un totale di 163,7 milioni.

    Tu ti dici disponibile all’accorpamento delle date se tutti mettono la loro parte di costi indiretti risparmiati.

    Allo stesso modo, per coerenza, ti renderesti disponibile a rimborsare i 163,7 milioni nel caso in cui le date venissero mantenute separate?

  21. durde dice:

    non è venuto in mente a nessuno e allora lui lo scrive a… Massimo Mantellini. Ottimo eh?

  22. Alessandro Ronchi dice:

    E se invece chiedessimo di abrogare il porcellum? Bastano 2 votini in parlamento, con questo si eviterebbe il referendum e pure la stampa delle schede (così risparmiamo ancora di più).

    Si tornerebbe alla legge precedente, che era meglio dell’attuale.

    E rimanderemmo il bipartitismo a data da destinarsi, comunque dopo un dibattito libero da una informazione guidata.

    http://www.baseverde.org/petizioni/abroghiamo-il-porcellum/

  23. mfisk dice:

    @massimo: se vai avanti nella lettura del post, vedi che anche i 163 milioni non esistono, in quanto in particolare i 63,5 milioni dedicati alle forze di polizia sono virtuali.
    Dai calcoli fatti (e poi corretti con la collaborazione di alcuni lettori) risulta un costo di 90 milioni, ma attenzione!: si tratta quasi esclusivamente di onorari e straordinari, vale a dire di trasferimenti alle famiglie. La quota di costi vivi veri e propri (per intenderci: benzina, carta, somme insomma che non vengono rimesse in circolo) è infinitesima e quantificabile in circa 10 milioni.
    Che anche un solo euro debba venir speso o meno per i referenda è un altro discorso: da un lato la democrazia ha dei costi, dall’altro è vero che le spese inutili sono inutili.
    La mia sensibilità fa ritenere che porre sullo stesso piano il risparmio di spesa e la partecipazione democratica alla vita politica sia profondamente sbagliato: per me la democrazia vale bene quei 10 milioni.
    Se proprio vogliamo abolire qualcosa, aboliamo il doppio turno: perché nessun paladino dell’Erario ci ha ancora pensato? Si trattarebbe di un risparmio strutturale, oltretutto, non una tantum.

  24. Matteo dice:

    Ieri a Exit su La7 il Senatore Belisario dell’IDV ha chiesto a Lupi che rappresentava la maggioranza di accorpare referendum ed elezioni amministrative/europee ma questo ha risposto che 400milioni non sono nulla (quindi possono anche essere buttati).

    NO COMMENT…