Più che la solta litania sul ritardo cronico del nostro paese nell’ICT (argomento ben trattato da Giacomo Dotta in questo pezzo su WebNews in occasione della pubblicazione degli ultimi numeri in merito) è interessante sottolineare la tendenza italiana degli ultimi tre anni. Secondo il World Economic Forum eravamo trentottesimi due anni fa, quarantaduesimi l’anno scorso, quarantacinquesimi quest’anno.
(via webnews)
Marzo 27th, 2009 at 10:13
Non capisco il riferimento al Ghedo, fra l’altro 6° ai campionati italiani nel suo ritorno alle gare dell’altro giorno dopo 3 anni di assenza.
Marzo 27th, 2009 at 10:14
…in discesa libera?!?…
Marzo 27th, 2009 at 14:05
Grazie Massimo. Quel che più mi preoccupa non è il fatto che si vada in caduta libera, quanto più l’incoscienza con cui la cosa viene fatta. Noi parliamo e discutiamo ogni giorno, ma tutto ciò rimane sostanzialmente ristretto alle nostre letture. Al di fuori di qui c’è tutto un paese che non si rende conto.
Marzo 27th, 2009 at 16:41
La situazione dell’Italia è nota.
Da lì a star dietro alla Tunisia, all’Ungheria (la nazione europea più in crisi), alla Giordania e a Cipro (come risulta dall’indagine) ci corre ancora un pò, oppure mi sono perso qualcosa.
Tra l’altro, l’Estonia risulta davanti a Germania, Francia e Spagna.
Marzo 27th, 2009 at 17:38
ah, ok ci si riferiva alla specialità non alle prestazioni :)
Marzo 27th, 2009 at 21:29
Scusate se faccio il grillo parlante: ICT non è sinonimo di web e di utilizzo della rete. E, se guardo ai dati originari dell’Insead, più preoccupante ancora dell 45mo posto nell’utilizzo di internet, trovo il 62mo piazzamento nella capacità di fare innovazione, che mette l’Italia dietro la Malaysia.
Il primo vuol dire che siamo arretrati nell’utilizzo di strumenti informatici, il secondo che stiamo diventando incapaci di migliorare processi e prodotti.
Marzo 28th, 2009 at 11:18
Le analisi statistiche andrebbero pesate contro altri parametri.
In un paese con 1/3 di analfabeti funzionali e 1/3 a rischio di diventarlo
http://www.corriere.it/cronache/08_settembre_06/focus_analfabeti_muglia_dbb092f4-7bdc-11dd-811a-00144f02aabc.shtml
54 persone su 100 che si collegano alla rete forse è un buon risultato e il fatto che la gente usi tanto il cellulare è un ulteriore conferma.
Siccome si deve comunicare, ognuno usa lo strumento che meglio padroneggia, in questo caso la voce, che non richiede una grande competenza culturale, cosa invece necessaria sul web che, per altro, viene complicato dagli informatici, molto più attenti al proprio ego ludico che all’usabilità del servizio per gli ordinary people.
Aprile 20th, 2009 at 10:22
E quindi il riferimento a Ghedina …?