Ha ragione John Gruber: la ricostruzione multimediale sul sito del New York Times dell’incidente aereo di qualche giorno fa è come al solito fantastica.

16 commenti a “Nuovi giornalismi”

  1. Davide dice:

    Abituato come sono alla stampa italiana, il tuo aggettivo “fantastica”, in prima battuta mi ha fatto credere che tu volessi dire “di pura fantasia”

    la sfiducia nei media è ormai radicata..

  2. andrea - micronarrativa dice:

    Le immagini e il testo si integrano alla perfezione. Un qualsiasi telegiornale avrebbe impiegato mezzora per raccontare ciò che queste slide condensano con semplicità.

  3. leo dice:

    Davvero ben fatto!

  4. alessandro longo dice:

    è che gli editori americani investono di più sull’online
    e’ che le aiznede italiane investono ancora poco in pubblicità online
    non è che le redazioni dei giornali online sono fesse, ma il contesto è molto diverso e avaro

  5. Sascha dice:

    Il New York Times ha da tempo investito moltissimo sulla sua versione online che ha avuto un enorme successo ed è fra le più visitate del mondo.
    Purtroppo non durerà a lungo dato che, molto banalmente, le notizie online non si possono far pagare e la pubblicità da’ un gettito necessariamente minore.
    Poi voglio vedere che esplosione di libertà ne risulterà, quando le notizie ci arriveranno direttamente, non mediate, da governi, aziende e agenzie di public relations…

  6. Camillo dice:

    Pensare cosa avrebbero potuto fare con la villetta di Cogne! Se lo scopre Vespa…!

  7. Lunar dice:

    di nuovo non c’è nulla se non il mezzo trasmissivo.
    Chi sa fare bene il suo mestiere lo fa a prescindere dal mezzo. Ai nostri gggiornalisti non si richiedono simili competenze ma solo una buona posizione a 90°. Ancora una volta sono i lettori a fare un buon giornale. Mai il contrario.

  8. Sascha dice:

    Il punto è che se il Nytimes può fare così bene certe cose è perchè ci sono delle persone pagate per fare solo quello, cioè raccogliere notizie e presentarle nel modo migliore.
    Non persone che nel tempo libero commentano i lanci d’agenzia o mettono online cose viste per strada col telefonino.
    Se sono i lettori a fare un buon giornale allora non c’è speranza per il giornalismo online, visto che i lettori chiedono solo cose gratuite e brevi, molto brevi…

  9. Stefano Hesse dice:

    notevole la grafica e il tempismo, certo si sarebbe andati avanti bene comunque anche senza sapere che la signora in fila 6 mangiava noccioline e ha smesso quando se l’è vista brutta.

  10. Daniele Minotti dice:

    Aspe’, noi c’abbiamo l’avatar di Spaccarotella.

  11. f dice:

    repubblica ci prova

    http://www.repubblica.it/speciale/2009/obama/obama.html

  12. sohbet odalari dice:

    buon lavoroo veramente

  13. Tom dice:

    Peccato sia in Flash, con contenuti non accessibili a tutti :)

  14. Lunar dice:

    Sascha dice:
    Gennaio 17th, 2009 at 16:20

    Il punto è che se il Nytimes può fare così bene certe cose è perchè ci sono delle persone pagate per fare solo quello,

    vero, da noi invece si pagano dei grafici per far comparire elicotteri dove non ci sono e per mettere i capelli sulla testa del pelato padrone.
    Ancora fate i paralleli tra l’Italia e il resto del mondo? Noi siamo gli ultimi, fatevene una ragione.

  15. Sascha dice:

    Ovvero, perchè in Italia è così difficile impostare un qualsiasi discorso sugli effetti delle nuove tecnologie sull’informazione?
    Perchè salta subito su un italiano a dire che in Italia le leggi di natura sono sospese e nessun paragone è possibile con il resto del mondo (‘Siamo peggio dello Zimbabwe!’)
    Un po’ come quelli che sui media, old e new ugualmente, discettano se la crisi finanziaria mondiale è colpa di Prodi o Berlusconi…

  16. gallodidio dice:

    […] il New York Times propone questa ricostruzione multimediale dell’incidente aereo di settimana scorsa (da manteblog) […]

    http://gallodidiospot.blogspot.com/2009/01/italian-mediaonline.html