Oggi leggendo i quotidiani pensavo che la lenta autodistruzione dei PD è un fenomeno politico dagli aspetti curiosi. Il partito (vabbè “partito”, diciamo la “coalizione”) non muore per ragioni fisiologiche, per esempio quella di aver tentato di mediare spinte antitetiche con Veltroni nella posizione megalomane di garante di un equilibrio fra mondi lontanissimi. Non muore nemmeno per la sua disarmante presunzione di raccontarsi nuovo e diverso restando invece vecchio e ugualissimo ai partiti che lo avevano creato. Non decede, infine, nemmeno a causa della ormai palese corruzione che interessa molti suoi dirigenti di primo piano (non solo la deriva craxiana degli incassatori di soldo contante ma anche e soprattutto quella per certi versi anche peggiore dei maneggioni sotto la scrivania, dei La Torre coi bigliettini, dei D’Alema delle frasi in codice, degli impresentabili selezionati per l’elezione in Parlamento e poi incernierati alla prima sedia disponibile). Niente di tutto questo, nessuna di queste ottime ragioni, ognuna delle quali singolarmente presa sufficiente all’affondamento di qualsiasi Titanic politico in un paese normale scuote la barchetta di sughero degli esuli di un centrosinistra disperso che nome non ha. No, il Partito Democratico secondo i quotidiani di oggi muore perchè Rutelli se ne va e strizza l’occhio all’UDC di Casini. Ora ditemi voi se si poteva immaginare qualcosa di contemporaneamente più ridicolo e perfetto.

8 commenti a “Un volgo disperso”

  1. Daniele Minotti dice:

    Quella di Rutelli verso l’UDC non l’avevo ancora letta oggi.
    Un ROTFL ci sta eccome.

    P.S.: Ma è lo stesso Rutelli sindaco di Roma con il centro-sinistra?

  2. Mammifero Bipede dice:

    E’ lo stesso Rutelli dei Verdi?
    E’ lo stesso Rutelli tesoriere del Partito Radicale?
    No, ovviamente, nel tempo si cambia.
    Ogni cosa deve cambiare: “Bisogna che tutto cambi perché tutto resti com’è”.

  3. Elio dice:

    Che tristezza…almeno ridiamoci un po’ su:

    La tristezza vien vissuta come un valore negativo
    Mentre invece va vissuta come un valore positivo
    Non commettete l’errore di denigrare la tristezza
    Ad esempio Gino Paoli ci ha costruito su un impero
    Un impero conosciuto come Impero di Gino Paoli
    Ma con ciò non intendo affermare che egli abbia fatto male
    Ad esempio Luigi Tenco ci ha prosperato molti anni
    Fino a quando poveretto non ne è rimasto sopraffatto
    Salvo grasse novità dalla riapertura dell’inchiesta

    Ma se ti guardi intorno
    Il problema è che i miliardi fanno passare la tristezza
    E così il tuo impero crolla come un castello di sabbietta
    Basterebbe regalare le canzoni tristi a tutti
    La tristezza si misura in litri di lacrime
    Ad esempio io una volta ero triste tredici litri.
    Ma che piangere che fa la tristezza ha ha ha ha

    Ma se ti guardi intorno
    Tristezza, pianto disperato, angoscia e depressione insomma triste
    Benzodiazepina non toccarmi la tristezza, farmaco generico non mi spaventi tu

    Piangi pure se sei triste, non fa ridere la tristezza
    Non ti devi vergognare di un sentimento così antico
    Anche nell’antichità ci son stati personaggi tristi
    Ad esempio Giulio Cesare quando è stato pugnalato
    Come dargli torto, è sempre triste venire pugnalati
    Specialmente da tante persone contemporaneamente

    Ma se ti guardi intorno
    Viva la tristezza simbolo di mentalità vincente
    Non a caso quando vinci provi una grande contentezza
    Che poi vien spazzata via da un’onda anomala di tristezza

    Ma se ti guardi intorno…

  4. Giancarlo dice:

    I germi di quanto sta accadendo c’erano già tutti al momento della creazione del partito quando si è discusso a lungo sulla spartizione dei posti, invece che per chiarire i principi fondanti su cui bisognava essere d’accordo. Il risultato è un pateracchio che non può esprimersi su nessuna questione importante, perché neanche al suo interno è in grado di esprimere una sintesi delle varie posizioni. Date queste premesse è persino ovvio che Rutelli stia facendo quello che gli è sempre riuscito meglio: cercare un posto sicuro su cui appoggiare il culo. E siamo solo all’inizio, dopo le elezioni europee è facile prevedere un redde rationem.

  5. Daniele Minotti dice:

    Elio, Gino Paoli è un tarocco. LA tristezza l’ha importata da Jacque Brel.
    Per il restòcome depresso ti auguro di essere almeno bipolare.

  6. tauzero dice:

    Al di là degli slogan il PD, per un sacco di motivi, tra cui la composizione e i metodi di molta della sua classe dirigente, è nato talmente vecchio da essere un vero fossile vivente. Un dinosauro. Fisiologia compresa.
    Non so se davvero si spegne oggi (al peggio non c’è mai fine). In ogni caso, il PD è già morto da tempo. Solo che non lo sa ancora. Come per i dinosauri si deve aspettare che gli impulsi nervosi comunichino la cosa al cervello…

  7. Perfettamente ridicolo | OpenWorld dice:

    […] Mantellini […]

  8. i destini tragici « diario quotidiano dei tentativi inutili dice:

    […] Un volgo disperso – manteblog.   […]