Oggi leggendo i quotidiani pensavo che la lenta autodistruzione dei PD è un fenomeno politico dagli aspetti curiosi. Il partito (vabbè “partito”, diciamo la “coalizione”) non muore per ragioni fisiologiche, per esempio quella di aver tentato di mediare spinte antitetiche con Veltroni nella posizione megalomane di garante di un equilibrio fra mondi lontanissimi. Non muore nemmeno per la sua disarmante presunzione di raccontarsi nuovo e diverso restando invece vecchio e ugualissimo ai partiti che lo avevano creato. Non decede, infine, nemmeno a causa della ormai palese corruzione che interessa molti suoi dirigenti di primo piano (non solo la deriva craxiana degli incassatori di soldo contante ma anche e soprattutto quella per certi versi anche peggiore dei maneggioni sotto la scrivania, dei La Torre coi bigliettini, dei D’Alema delle frasi in codice, degli impresentabili selezionati per l’elezione in Parlamento e poi incernierati alla prima sedia disponibile). Niente di tutto questo, nessuna di queste ottime ragioni, ognuna delle quali singolarmente presa sufficiente all’affondamento di qualsiasi Titanic politico in un paese normale scuote la barchetta di sughero degli esuli di un centrosinistra disperso che nome non ha. No, il Partito Democratico secondo i quotidiani di oggi muore perchè Rutelli se ne va e strizza l’occhio all’UDC di Casini. Ora ditemi voi se si poteva immaginare qualcosa di contemporaneamente più ridicolo e perfetto.
10
Gen
Gennaio 10th, 2009 at 19:00
Quella di Rutelli verso l’UDC non l’avevo ancora letta oggi.
Un ROTFL ci sta eccome.
P.S.: Ma è lo stesso Rutelli sindaco di Roma con il centro-sinistra?
Gennaio 10th, 2009 at 19:04
E’ lo stesso Rutelli dei Verdi?
E’ lo stesso Rutelli tesoriere del Partito Radicale?
No, ovviamente, nel tempo si cambia.
Ogni cosa deve cambiare: “Bisogna che tutto cambi perché tutto resti com’è”.
Gennaio 10th, 2009 at 19:11
Che tristezza…almeno ridiamoci un po’ su:
La tristezza vien vissuta come un valore negativo
Mentre invece va vissuta come un valore positivo
Non commettete l’errore di denigrare la tristezza
Ad esempio Gino Paoli ci ha costruito su un impero
Un impero conosciuto come Impero di Gino Paoli
Ma con ciò non intendo affermare che egli abbia fatto male
Ad esempio Luigi Tenco ci ha prosperato molti anni
Fino a quando poveretto non ne è rimasto sopraffatto
Salvo grasse novità dalla riapertura dell’inchiesta
Ma se ti guardi intorno
Il problema è che i miliardi fanno passare la tristezza
E così il tuo impero crolla come un castello di sabbietta
Basterebbe regalare le canzoni tristi a tutti
La tristezza si misura in litri di lacrime
Ad esempio io una volta ero triste tredici litri.
Ma che piangere che fa la tristezza ha ha ha ha
Ma se ti guardi intorno
Tristezza, pianto disperato, angoscia e depressione insomma triste
Benzodiazepina non toccarmi la tristezza, farmaco generico non mi spaventi tu
Piangi pure se sei triste, non fa ridere la tristezza
Non ti devi vergognare di un sentimento così antico
Anche nell’antichità ci son stati personaggi tristi
Ad esempio Giulio Cesare quando è stato pugnalato
Come dargli torto, è sempre triste venire pugnalati
Specialmente da tante persone contemporaneamente
Ma se ti guardi intorno
Viva la tristezza simbolo di mentalità vincente
Non a caso quando vinci provi una grande contentezza
Che poi vien spazzata via da un’onda anomala di tristezza
Ma se ti guardi intorno…
Gennaio 10th, 2009 at 19:16
I germi di quanto sta accadendo c’erano già tutti al momento della creazione del partito quando si è discusso a lungo sulla spartizione dei posti, invece che per chiarire i principi fondanti su cui bisognava essere d’accordo. Il risultato è un pateracchio che non può esprimersi su nessuna questione importante, perché neanche al suo interno è in grado di esprimere una sintesi delle varie posizioni. Date queste premesse è persino ovvio che Rutelli stia facendo quello che gli è sempre riuscito meglio: cercare un posto sicuro su cui appoggiare il culo. E siamo solo all’inizio, dopo le elezioni europee è facile prevedere un redde rationem.
Gennaio 10th, 2009 at 19:33
Elio, Gino Paoli è un tarocco. LA tristezza l’ha importata da Jacque Brel.
Per il restòcome depresso ti auguro di essere almeno bipolare.
Gennaio 10th, 2009 at 22:19
Al di là degli slogan il PD, per un sacco di motivi, tra cui la composizione e i metodi di molta della sua classe dirigente, è nato talmente vecchio da essere un vero fossile vivente. Un dinosauro. Fisiologia compresa.
Non so se davvero si spegne oggi (al peggio non c’è mai fine). In ogni caso, il PD è già morto da tempo. Solo che non lo sa ancora. Come per i dinosauri si deve aspettare che gli impulsi nervosi comunichino la cosa al cervello…
Gennaio 11th, 2009 at 15:32
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Gennaio 12th, 2009 at 00:06
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