Un punto di vista differente su Hamas, pubblicato sul Times del 31 dicembre e tradotto su Giornalismo partecipativo.
Gaza è una società laica dove la gente ascolta musica pop, guarda la tv, e molte donne camminano per strada senza il velo.La settimana scorsa ero a Gaza. Mentre ero lì ho incontrato una ventina di poliziotti che partecipavano a un corso in gestione dei conflitti. Erano ansiosi di sapere se gli stranieri si sentivano al sicuro da quando Hamas era al governo. “Sì, certamente!” ho risposto. Senza dubbio gli ultimi 18 mesi hanno visto una relativa calma per le strade di Gaza; nessun uomo armato per le strade, niente più rapimenti. Hanno sorriso pieni di orgoglio e ci hanno salutato con un arrivederci. Meno di una settimana dopo tutti questi uomini erano morti, uccisi da un razzo israeliano durante una cerimonia di passaggio di grado.
(via paolo valdemarin su FF)
Gennaio 9th, 2009 at 10:32
Molto vero, la nostra immagine è distorta. I razzi che vengono lanciati in Israele non sono mai esistiti, forse li hanno inventati gli israeliani.
Gennaio 9th, 2009 at 11:20
Quando si arriva al punto di sparare sugli stessi convogli umanitari dell’Onu senza che nessuno (leggi USA) dica niente (se non qualche lieve parolina di rimprovero giusto in tempo per il TG della sera) e lasciando comunque fare, credo non ci siano più dubbi su chi è l’aggressore e chi la vittima. Per chi volesse approfondire su come stanno realmente le cose e quale violenza mostruosa si stia perpetrando ai danni dei palestinesi segnalo questo link bellissimo che mi ha spalancato gli occhi. L’unica speranza è che gli ebrei di buona volontà si ribellino all’oppressione dei rabbini sionisti. http://www.jerusalem-holy-land.org/STORIA=OriginiConflittoIsraeloPalestinese.htm
Gennaio 9th, 2009 at 11:38
in effetti il commento di roby è, come dire, pietrificante. Perchè definire Hamas in un certo modo, alla D’Alema diciamo, è un pò assurdo. L’unione europea piace quando fa comodo, ma quando definisce Hamas una organizzazione terroristica ecco lì allora l’UE diventa zozza e repellente. Ah questi europeisti.
Gennaio 9th, 2009 at 13:26
l’articolo è bello,completo, interessante.
L’analisi fatta sull’ala politica di Hamas è ineccepibile.
E’ che l’ala politica di Hamas non odia l’Occidente.
Hamas ha semplicemente nel suo statuto (scusate ma non riesco a trovarlo nel sito di Hamas..) l’obiettivo della distruzione di Israele.
I poliziotti intervistati dicono probabilmente (non sono mai stato a Gaza, e non voglio presumere) il vero.
Spero venga il dubbio se quei poliziotti facevano parte della polizia di Hamas? O della polizia “regolare” palestinese, che è stata massacrata durante la guerra civile che ha portato i militanti di Hamas a prendere il controllo di Gaza?
Sono certamente carico di preconcetti, ma attendevo che alla fine dell’articolo, si dicesse che prima dei bombardamenti, a Gaza, si poteva stare la notte con le porte aperte, ed i treni arrivavano sempre puntuali.
Cordiali saluti
Gennaio 9th, 2009 at 15:37
A voler credere all’autore di questo bucolico quadretto d’ambiente, il terrorrismo è un’invenzione di quei perfidi e avidi ebrei (sempre loro, quelli con la stella gialla), gli oltre 5000 kassam li hanno lanciati gli alieni, i milioni di dollari in armi che transitano nei tunnel egiziani vengono subito distrutte e sostituite da fiori profumati e le migliaia di terroristi in attività (Hamas sostiene che sono più di 50.000) in realtà passano il tempo tra musica e tv. E gli attentatori suicidi da dove venivano? Probabilmente da Antares IV.
… “E poi disse al vecchio
con voce sognante
“Mi piaccion le fiabe,
raccontane altre.”
Gennaio 9th, 2009 at 15:38
Guarda che l’articolo dimostra il contrario di quel che vorrebbe: che ci siano molte donne non velate a Gaza è una notizia solo perché significa che ci sono molte donne velate a Gaza, che ospitava davvero una società laica fino ad alcuni anni fa. Poi le cose hanno cominciato a peggiorare. Ma solo gli ignoranti si figurano Gaza come l’Iran degli anni Ottanta: però sta andando verso quella direzione, e non il contrario. Quanto alla maggiore calma per le strade, storicamente è un fenomeno che a che fare con tutto meno che con la democrazia e la libertà. L.
Gennaio 9th, 2009 at 16:00
Cessate d’uccidere i morti,
Non gridate più, non gridate
Se li volete ancora udire,
Se sperate di non perire.
Hanno l’impercettibile sussurro,
Non fanno più rumore
Del crescere dell’erba,
Lieta dove non passa l’uomo
Gennaio 9th, 2009 at 16:39
“(…) quanto alla maggiore calma per le strade, storicamente è un fenomeno che a che fare con tutto meno che con la democrazia e la libertà”
Proprio così. Ci sono paesi in cui, quando arriva in visita il presidente o un’autorità straniera, fanno sparire tutti i mendicanti e i senza dimora. L’ordine e la pulizia regnano sovrani.
Il punto non è quello (anche se la storia dei poliziotti è letterariamente efficace); è che il terrorismo non puoi sconfiggerlo con una guerra. Non è che ad un certo punto alzi bandiera bianca e dica: “Va bene, ci arrendiamo”, come fa uno stato quando è ridotto allo stremo. In Irlanda la guerra civile è finita con i negoziati. Se anche Hamas dovesse sparire da Gaza come un fiume carsico, se anche dovesse cedere le redini di un potere che ha conquistato (anche) con il consenso dei cittadini, continuerà ad esistere. Per questo considero la guerra inutile.
Gennaio 9th, 2009 at 17:40
Ah, lo sapevo che veniva fuori la solita storia che hanno cominciato i palestinesi, che Hamas e’ un’organizzazione terroristica, ecc.
Soliti negazionisti…
P.S.: Detto tra noi, se fossimo un po’ piu’ equidistanti, si farebbe un bel passo verso la pace. Non so quanto freghi ai bambini palestinesi o israeliani (anzi, no… sinonisti…) sapere chi ha lanciato la prima bomba….
Gennaio 9th, 2009 at 17:44
E il commento di Sofri e’ molto acuto…
Ma, ripeto, dobbiamo passare oltre la logica dei buoni e dei cattivi.
Gennaio 9th, 2009 at 19:58
La sola domanda essenziale per il governo israeliano di questo conflitto: “come difendere gli israeliani dalla minaccia di chi li ritiene (letteralmente) fuori luogo?” significa prendere un punto di vista che non è accettato dai filopalestinesi, che forse credono davvero che la terra si chiami (anche) Palestina, perché “appartiene” ai palestinesi.
Non è vero ovviamente, e le pretese storicistiche che vengono usate normalmente in questi contrasti accademici, sembrano un po’ infantili: c’erano prima loro, no prima gli altri, no loro c’erano dal 1800 a.c, no gli altri dal 2200.
Credo sia infantile anche l’altro argomento filopalestinese, che i missili siccome sono imprecisi, o siccome non vengono ben padroneggiati, non contino.
Contano invece, direi, in quanto sono significativi per il governo israeliano, che si chiede, appunto, come difendere i propri cittadini. E’ un problema reale e concreto. Non è detto affatto che l’attuale sia la soluzione preferibile, che ricadrebbe in una specie di reato di eccesso di legittima difesa, ma quanti dei critici si pongono il problema della difesa degli israeliani?
Infine, mi spiace dirlo, ma le notizie proposte dal link di “Giuseppe” qui sopra, sono abbastanza precarie, direi. Perlopiù una collezione di affermazioni assolutamente non controllate, non controllabili: è certamente vero che sono state scritte e dette, ma non è detto affatto, soprattutto non è controllato, che chi le ha scritte dicesse il vero.
Anzi, a dire il vero, pare proprio che non lo dicessero. Non entro nei dettagli perché ho già chiesto tanto ai lettori del blog, noto soltanto che tutte le citazioni riportano opinioni, non fatti, e che le circostanze di cui riferiscono, non sono controllate.
Gennaio 9th, 2009 at 22:00
Per dirla tutta, la traduzione italiana manca di un pezzettino (sui razzi) e fa delle scelte di traduzione opinabili (non dico sbagliate, ma ci sono dei termini inglesi ambigui).
Mah… andiamo oltre…
Gennaio 9th, 2009 at 23:52
lo statuto di Hamas si trova qui:
“http://www.cesnur.org/2004/statuto_hamas.htm”
A parte questo non si riescono a trovare informazioni dettagliate su un particolare non irrilevante: si parla di vittime totali dei bombardamenti e poi non si precisa quante di queste vittime sono civili, l’unica notizia che ho trovato da una fonte filopalestnese era che sarebbero un quarto, facendo la dovuta tara potrebbe anche essere che 80-90% delle vittime sono militanti di Hamas, nel qual caso, dato che si considera in guerra con Israele per liberare la palestina non sono certo degne di essere considerate vittime innocenti.
Gennaio 10th, 2009 at 16:42
Pietro, se oltre la dovuta tara, fai anche la tara da commerciante va a finire che arrivi al 120% :)
Gennaio 10th, 2009 at 18:09
Anche senza fare nessuna tara il 75% delle vittime sono di Hamas.
Gennaio 11th, 2009 at 02:22
Daniele Minotti
Esatto. Equidistanti. Se però dire che hamas è un’organizzazione terroristica (che obama è d’accordo nel bombardare, parole sue virgolettate che se vuoi posso riportarti) oppure dire che il governo israeliano pre hamas ha commesso un errore madornale, se dire queste due cose significa essere rispettivamente filo israeliani piuttosto che filo palestinesi beh allora scusa ma non capisco di cosa stiamo parlando.
Gennaio 11th, 2009 at 16:06
Mi spiace essere polemico e me ne scuso con il tenutario del blog che stimo tantissimo, ma una precisazione è d’obbligo per Daniele Minotti. Ok, tu dici, a proposito delle frasi che cita l’articolo di cui ho messo il link: “è certamente vero che sono state scritte e dette, ma non è detto affatto, soprattutto non è controllato, che chi le ha scritte dicesse il vero”. Quindi sostanzialmente qualunque cosa tu dica, allo stesso modo, è vero che l’hai detta o scritta ma nessuno di noi sa se è vero quello che hai detto o scritto. La conclusione del sillogismo purtroppo è così banale che non è il caso di andare oltre. A questo punto però una domanda ce l’ho e gradirei magari una risposta: a parte leggere il contenuto del link, avrai anche notato la foto inziale: lo stato palestinese in verde nel 1946… e lo stato palestinese, sempre in verde, nel 2000 (sto parlando dei piccoli puntini verdi). Questa è storia. La mia domanda è molto semplice: mi puoi spiegare come è successo che i palestinesi hanno deciso tutti in 54 anni di andare via dalla palestina e lasciare tutto in mano ad altri? P.s. possibilmente evitiamo la storia che tutta la palestina era un deserto e che adesso invece ci sono fiorellini profumati.
Gennaio 11th, 2009 at 17:15
Solo per farti notare, Giuseppe, che la frase che riporti tra virgolette qui sopra, l’ho scritta io e non Minotti, come sembri credere.
Un banale lapsus, ne sono sicuro, però così simile alla lettura affrettata dei testi della quale in qualche modo sottolineavo la possibilità da parte tua…
Sui contenuti, in sintesi estrema, non è mai esistito prima del 1947 uno stato palestinese, nè una sovranità palestinese sulla Palestina. La prima spartizione della Palestina come terra, dopo il 1946, ha creato insieme allo stato d’Israele, la Giordania, che non esisteva come stato e nella quale confluirono molti palestinesi; gli altri, come di certo sai, andarono in Libano.
La Giordania però era e rimane governata dagli arabi, che ne hanno la sovranità, e non ho sentito alcuna rivendicazione palestinese di quei territori, che pure fanno parte della “Palestina”.
Ti invito infine a consultare un dato interessante: quello della popolazione ebrea a Gerusalemme, per tutto l’800 e fino al 1946. Sono certo che troverai i numeri piuttosto illuminanti.
Ciao
Gennaio 11th, 2009 at 17:46
Si’, io non c’entro nulla ;-)
Per Nick, non so quanto senso a fini di pace abbia senso per la soluzione pacifica della vicenda dire cosi’ o cosa’.
Gennaio 12th, 2009 at 02:10
DM
Esatto.
Aprile 16th, 2009 at 16:08
il diritto internationale riconosce il diritto a combattare una forza di occupazione,detto cio’ fate le giuste valutazioni su hamas. forse si tende a dimenticare che israele e’ stato ricostituito 2000 anni dopo su una terra abitata ininterrotamente dai palestinesi.Che esistesse o meno uno stato politico palestinese, cio’ non toglie che diritti umani sono stati calpestati con il benestare dell’occidente(per lavarsi la coscienza) e cio’ continua ad essere fatto, posso capire che non gli andiamo tanto a genio.
x Palmasco verifica anche i numeri della popolazione ebraica in tutta la Palestina nel stesso periodo, non arrivava al 12% secondo te era sufficiente per rivendicare uno stato???
Michele figlio di un profugo Palestinese Jaffa1948
Uscito “volontariamente” …..dopo aver perso 2/3 della famiglia gentilmente accoppati da cari coloni europei di fede ebraica!
volemosse tutti bene eeh…………..