Internet diseduca anzitutto perché solo una persona ch’è già molto colta è in grado di orientarsi nella sua infinità di voci, ma allora non ne ha bisogno.
(Geminello Alvi su Il Giornale)
Internet diseduca anzitutto perché solo una persona ch’è già molto colta è in grado di orientarsi nella sua infinità di voci, ma allora non ne ha bisogno.
(Geminello Alvi su Il Giornale)
Gennaio 4th, 2009 at 13:58
ahahha Il Giornale, un covo di fascisti è dire poco…
Gennaio 4th, 2009 at 14:34
Geminiello Alvi, una certezza;
avendo già letto diversi articoli di siffatto economista, e sapendo ch’egli è un colto tra i colti, mi si conferma che null’altro poteva giungere come sintesi della in-utilità per gli intellettuali d’alto rango come lui, di un mondo volgare e periglioso come l’Internet.
Ora , lui e Ornella Vanoni, potranno disquisire amichevolmente, ma sempre con suprema intellligenza, dei pericoli insiti nel Web (orde di pedofilli).
Gennaio 4th, 2009 at 15:14
Gelmino Alvi poi prosegue dicendo: “Insomma il blog non è da persone serie: è un frastuono, che si è assecondato per moda, ma che con la democrazia e l’opinione vera non c’entra”
Hai capito Mantellini? Non sei una persona seria e oltretutto sei diseducata, secondo quanto dice quel giornalista. Sai perché? Perché vai dietro alla moda dei blog, ti sei assecondato, sempre secondo quel giornalista.
Quando ti decidi ad essere più serio, a smettere di fare il bloggher e a diseducare e ti decidi ad andare a scrivere per Il Giornale così come hai fatto per La Stampa ?
Allora anche La Stampa, evidentemente, non è un giornale serio se pubblica articoli di persone poco serie come i bloggher.
Qualcuno lo vada a dire al direttore del Giornale e a quello de La Stampa.
Gennaio 4th, 2009 at 15:33
Il vero sapiente è colui che sa di non sapere. (Socrate)
Gennaio 4th, 2009 at 15:59
[…] Per l’appunto sig. Geminello Alvi [via mantellini] […]
Gennaio 4th, 2009 at 16:46
E se ammettessimo che il signor Alvi, per quanto antipatico, ha perfettamente ragione?
Lasciamo perdere il ‘molto colto’ ma sembra tanto strano sostenere che uno deve avere una cultura di base per imparare a muoversi in maniera utile e non credulona?
Non so se l’avete notato ma su Internet c’è proprio un mucchio di roba e sarebbe il caso di sapersi orientare da solo invece di aspettare che la saggezza delle folle decida per noi…
Per quanto mi riguarda trovo una mucchio di cose utili e piacevoli in rete ma non ho dubbi che la mia educazione sia avvenuta ‘prima’, dato che ho una certa eta’…
Gennaio 4th, 2009 at 17:04
Ma scusa Sascha, quindi dai torto al signor Alvi per assurdo?
Gennaio 4th, 2009 at 19:35
E’ probabile che chi sostiene che le persone non hanno niente da dire sostenga implicitamente la tesi che non si possa dire niente a lui, in quanto già molto colto. Ma ho il sospetto che certe persone soffrano il timore di una perdita di autorità o autorevolezza, e che ci sia proprio questo timore alla base delle continue e parossistiche critiche al mondo di internet
Gennaio 4th, 2009 at 21:52
Stamattina ero con mia figlia. Siamo andati in moto a dare da mangiare alla gatta dei miei (ex mia). Poi, a fare spesuccia per un pranzo con amici. Ci siamo fermati al solito bar, mi son mangiato la mia ricca focaccina calda e ho letto il pezzo su carta, con la focaccina tra i denti.
Al di la’ del passaggio citato, un articolo molto superficiale e che dimostra piu’ pregiudizi che conoscenza delle cose, di Internet. Un minimo di base di vero su cui si e’ speculato molto, anzi troppo.
Ho, comunque, digerito la focaccina.
Gennaio 4th, 2009 at 22:29
“In conclusione mai come in questi anni si comunica, e però senza dire niente o peggio dicendo quando sarebbe meglio tacere. Il che vale anche per i blog e internet. Ed è bene che s’inizi a dirlo.”
E vale da molto tempo anche per gli articoli di giornale e de Il Giornale. Il bello dei blog gratuiti è che se non ti piacciono non li leggi più. Come i giornali. Questi però devi prima comprarli per decidere di pentirtene…
In fondo l’articolista ha ragione su una sola cosa: che occorre essere colti per acculturarsi ulteriormente, e vale ovviamente anche su Internet. Un po’ come in Libreria e in Biblioteca. E anche i motori di ricerca sono come i librai: cercano di portarti a leggere quello che vogliono loro, anziché quello che stai cercando tu…
Comunque da quando seguo le notizie online (e ho le mie pluralità di riferimenti, in continua evoluzione) e non seguo più la TV e i giornali, solo talvolta la radio… beh da quando faccio così mi sento più consapevole. Sarà poca cosa… forse… ma mi sembra che in Italia abbiamo tanti problemi, ma antimafia, democrazia e consapevolezza mi sembrano le maggiori mancanze….
Gennaio 5th, 2009 at 01:04
[…] Leggendo i post di Mantellini e Malvino, sono venuta a conoscenza dell’articolo di Geminello Alvi si internet e […]
Gennaio 6th, 2009 at 19:19
Che in Internet si trovi di tutto è una scoperta mirabile, seconda forse al fatto che l’acqua sia bagnata.
d’altra parte dal culturaiissimo Alvi non mi potevo aspettare nulla di meno.
Farebbe meglio quindi a bruciare il suo PC ed a tagliare i cavi che lo connettono ad Internet, giusto per non rischiare contagi.
Giovanni che ha un dubbio: supponenza o paura della concorrenza ?