09
Dic
Io sono il primo a disgustarmi quando vedo la politica scegliere e prendere posizione solo dopo aver consultato i propri fidati aruspici al lavoro dentro gli istituti di ricerca statistica. Non mi riferisco al solo Berlusconi che in questi anni ha usato i numeri (anche quelli falsi) per accreditarsi e orientarsi all’interno del paese. Mi riferisco a tutti i partiti, anche ovviamente ai partiti di sinistra, incapaci della benche’ minima coraggiosa discontinuita’ anche in virtu’ di questa schiavitu’. L’etica e il progetto politico di ampio respiro nulla possono se accostati ai numeri che ti raccontano come la gente prendera’ gia’ domani questa o quella tua decisione. E molte delle plateali commistioni riformiste che Veltroni ha cercato di raccontarci come plausibili in questi mesi non sono altro che impossibili incastri dettati da una supposta convenienza statistica. E’ la politica del proprio naso che domina lo scenario, la politica del “dopodomani si vedra’”. Cosi’ oggi, pensando ai numeri pubblicati da Repubblica sull’ipotetico fenomenale calo di consenti che il PD sarebbe riuscito a raggranellare dopo l’ultima tornata elettorale mi stavo chiedendo fino a quale livello (fra quelli comunicati dagli aruspici ai loro capi) possa scendere tale numero (oggi siamo a circa -6%) perche’ essi stessi considerino definitivamente conclusa la propra “nuova stagione”. Perche’ ho come la sensazione che in simili contesti di vistosa debacle numerica, per una volta, i numeri smetteranno di contare, a favore di un bel progetto politico di ampio respiro per il quale si richiedono pazienza, fede e, soprattutto, tempi molto lunghi.
Dicembre 9th, 2008 at 19:26
E soprattutto persone capaci di prendere, adottare, attuare compiutamente, decisioni impopolari ma politicamente coordinate tra loro.
Basta una buona massaia (e ce ne sono tante), insomma, non serve un LEADER.
Primarie a caso un venerdì di mercato?
Dicembre 9th, 2008 at 19:27
Mantellini i numeri che contano sono i risultati delle amministrative o delle europee. Non si vince ne’ si governa coi sondaggi.
Se il PD subira’ una debacle alle amministrative/europee allora credo che sia giusto chiedere le dimissioni di Veltroni. Prima non ha senso.
Dicembre 9th, 2008 at 19:56
Insomma, bisogna proprio andare a prendere le bastonate, non è sufficiente rendersi conto che ci sta venendo incontro gente furibonda.
E dopo averle prese di santa ragione, salterà fuori qualcuno/a a dire: “si, ma chi può affermare che cambiando non sarebbe andata ancora peggio?”
(in chiusura ci starebbe bene la classica chiosa di Freak Antoni, ma non mi va di ripeterla per l’ennesima volta, per cui chi non la conosce se la vada a cercare…)
Dicembre 10th, 2008 at 08:10
Tutti contro Veltroni. Ora. Il solito vezzo italiano di infierire con chi è in difficoltà e di abbandonare velocemente el navi che stanno affondando. E va bene dimissioniamo pure Veltroni, e poi? Vedete qualcosa di meglio all’orizzonte?
Matteo
Dicembre 10th, 2008 at 08:31
Vedete qualcosa di meglio all’orizzonte?
A questo punto anche il niente appare migliore…
:-(