Michele Serra ci ha preso gusto. Nell’Amaca di oggi se la piglia con il “giornalismo partecipativo”. Prossima settimana un bel pezzo sul dilagare della pedofilia in rete.

“Sfugge il senso di questa informazione assembleare, se non per il richiamo populistico, la lusinga del venditore alla sua clientela, o ancora il pomposo tentativo di promuovere l’audience a “comunita’”, come su Internet.”

13 commenti a “CHIUSI NELLA SERRA”

  1. Anonymous dice:

    …e la necessità di proteggere i nostri bambini minacciati dagli orchi del web. (v. blog Carlucci)

    ciao
    nicola.

  2. Massimo dice:

    si sta ottonizzando

  3. Anonymous dice:

    così hai decontestualizzato. non parlava del grass root journalism / giornalismo partecipativo ma del cosidetto “spazio internet” DENTRO il TG1. prendeva nota della sua declinazione ad una specie di angolo curiosità inguardabile e privo di senso. poi magari ho sbagliato io a leggere stamattina.
    elrocco

  4. massimo mantellini dice:

    si elrocco ,
    in parte hai ragione (non posso ogni due giorni ricopiare tutta l’amaca) ma e’ anche vero che la bocciatura dell'”amatore” e’ nel pezzo (pur se contestualizzata megli rispetto a una cosa del TG!) molto netta.

  5. Fabio Metitieri dice:

    Al di la’ di ogni valutazione sul giornalismo dal basso (tanto le mie idee in merito le conoscono tutti), anche a me questa iniziativa del Tg1 pare un po’ cretina.

    Nel senso che si guarda un Tg nazionale proprio per avere in fretta le principali notizie, raccontate in modo “ufficiale” (dire “oggettivo” oggi e’ piu’ che mai fuor di luogo).

    Se voglio guardarmi Numa Numa o gli altri contenuti prodotti dagli utenti vado su YouTube… Io che uso Internet. Chi Internet non la usa credo che non abbia la giusta predisposizione per apprezzare gli Ugc, non in un contesto Tg1.

    Poi, Mantellini, renditi conto che oggi accusare di santinquisizionismo chiunque osi criticare il contenuto dal basso (che per te deve sempre essere sacro, buono, giusto e intoccabile) e’ un po’ ridicolo.

    Gli altri ragionano, discutono, fanno dei distinguo. Tu estremizzi qualunque critica e la carichi a testa bassa. Chi critica, quando non e’ un troll e’ un fanatico inquisitore.

    Solo per rispondere ai numerosi critici dei blog in quanto produttori di contenuti, che sono sempre piu’ numerosi anche in seno alla blogosfera stessa, dovresti passare tutte le tue giornate a scrivere dei “post a Savonarola” come quello di Benigni e Troisi…

    Ma con queste reazioni stizzite dimostri che in fondo l’unico Savonarola, fanatico e pronto a lanciare scomuniche e anatemi, sei tu.

    Ciao, Fabio.
    http://xoomer.alice.it/fabio.metitieri

  6. Fabio Metitieri dice:

    Del resto, sono sempre stato convinto che televisione e Internet abbiano due fruizioni diverse (e, in Italia, ancora oggi anche due pubblici in gran parte differenti), per cui quello che funziona da una parte puo’ non funzionare dall’altra, e viceversa.

    Fin dai tempi in cui criticavo Michele Mezza per avere introdotto le finestrine nelle trasmissioni di RaiNews. Finestrine di cui oggi un po’ tutti fanno un uso piu’ attento e molto parsimonioso.

    Ciao, Fabio.
    http://xoomer.alice.it/fabio.metitieri

  7. Fabio Metitieri dice:

    Ho ritrovato il pezzo di Serra, di cui sottoscrivo, in particolare, la chiosa finale:

    Questo promuovere a “informazione dalla parte degli utenti” dei filmini naif, più che di democrazia sa di paternalismo. È il buffetto che una potente casta professionale concede ai non addetti, che vengono doppiamente ingannati: illudendoli di essere “anche loro giornalisti”, e rifilandogli un pezzo di telegiornale “dal basso” molto più scadente di quello dall’alto.

    E, aggiungo: e’ un buon modo per risparmiare soldi, sfruttando i lettori due volte, a costo zero: prima si fan loro produrre i contenuti e poi glieli si rivendono, e cari, perche’ adesso hanno il valore del marchio di prestigio.

    In piu’, i lettori vengono fidelizzati, perche’ si affezionano alle testate che pubblicano i loro lavori, e diventano anche piu’ disponibili ad accettarne i consigli per gli acquisti e le promozioni.

    Del resto, e’ la teoria economica del Web 2.0, gia’ scritta e pubblicata piu’ di una volta. Si’, qualcuno la chiama economia della felicita’ o economia del dono, ma il succo e’ proprio quanto sopra, teorizzato e dichiarato esattamente cosi’, come del resto poi viene messo in pratica.

    Ciao, Fabio.
    http://xoomer.alice.it/fabio.metitieri

  8. massimo mantellini dice:

    Metitieri,
    facciamo cosi’ limitiamo a tre i tuoi commenti di seguito su questo blo ok? Il commento cancellato in ogni caso non era il tuo, quindi e’ inutile che lo riposti.

  9. Fabio Metitieri dice:

    ehehehehehehhe…..

    Sono cosi’ abituato a essere censurato, qui, che non ho manco controllato se avevi cancellato me o un altro…
    ;-D

    Detto questo, no, Mante, non accetto limiti, se non quello di cercare di essere sintetico e di scrivere solo se ho cose interessanti da dire (per gli altri, non per te).

    Se vuoi, mi censuri, e ti accolli tutte le conseguenze del caso, come si e’ sempre fatto. Del resto, se il tenutario e’ l’unico signore e padrone, come dici sempre, non puoi chiedermi nulla. Potremmo discutere delle regole se questo fosse uno spazio a disposizione della comunita’ di commentatori, ma cosi’ non e’.

    Ciao, Fabio.
    http://xoomer.alice.it/fabio.metitieri

  10. massimo mantellini dice:

    Non ti stavo chiedendo nulla Metitieri, te lo stavo dicendo. Ciao.

  11. Fabio Metitieri dice:

    Mantellini, tu sei libero di dire quel che ti pare, soprattutto sul tuo blog. Io sono libero di non recepire.

    Poi, vedi tu quanto tempo hai da dedicare alla tua astuta, formidabile ed encomiabile attivita’ di censura.

    Ciao, Fabio.
    http://xoomer.alice.it/fabio.metitieri

  12. Anonymous dice:

    bboni state bboni

  13. Mammifero Bipede dice:

    Ragazzi, siete una grande coppia (e non so quanto ve ne rendiate conto).
    :-)