Per esempio questa vignetta di Forattini di qualche giorno fa:
Per esempio questo editoriale di Vittorio Feltri di qualche giorno fa:
Deo gratias. Oggi gli americani votano per darsi questo benedetto quarantaquattresimo presidente, di cui si discute da oltre un anno e mezzo anche alla trattoria Falconi di Ponteranica dove, spesso, mentre ceno qualcuno si avvicina al mio tavolo: scusi se la disturbo intanto che mangia, ma cosa ne dice lei dell’Obama? Chi? Massì, quel négher lì della Casa Bianca. Non se ne può più. In Europa, in Italia sta succedendo l’ira di Dio ma i giornali, anche quelli locali di norma impegnati a raccontare di vecchiette fulminate dal ferro da stiro o di feste della castagna, si occupano con passione degli Usa nei quali un cronista su dieci sì e no ha messo piede. Le televisioni, fossero anche videocitofoni, fanno altrettanto con l’aggravante del dibattito cui partecipano professori di ginnasio e sindacalisti di fama rionale.
E noi qui ora a chiederci quale formidabile contributo di senso sia andato perduto fino ad oggi.
Novembre 8th, 2008 at 10:05
ma Feltri cosa fa nella vita?
Novembre 8th, 2008 at 10:06
Molto appropriato. Sì. Come la ricezione del discorso di Mc Bain, incensato da tutti ( una sola buona eccezione ho trovato, chez Wittgenstein ) per la “nobiltà ” mentre suonava come una specie di ” andate avanti, fratelli, che mo vi aspettiamo…”, o anche peggio. Il problema non sta nel discorso, ma nella sua ricezione: che ci dicano che quel libro o dipinto o discorso politico sia fico non è grave ( ciascuno fa il suo più o meno sporco gioco ) , gravissimo è che nè la critica letterario artistica, nè quella politica sollevi eccezioni: argomentate eccezioni, non battutine spesso auto-consolatorie…
In fine, scusandomi per la prolissità : gli entusiasmi sinceri e quelli maliziosi per il presidente eletto sono legittimi quanto rischiosi – o rispettivamente ben attesi: se la crisi si avvitasse, se l’iran, se la classe media, se qualche media astutillo… se insomma le cose dovessero andare storte ( per davvero o perlopiù per vulgata mediatica ), sappiamo già di chi sarà la colpa, del nero e dell’ ebreo…
Novembre 8th, 2008 at 12:12
Ah, la buona vecchia CIPOLLA !
http://www.theonion.com/content/news_briefs/black_man_given_nations
Novembre 8th, 2008 at 14:19
Feltri se ben ricordo è un appassionato di ippica che sembra sia riuscito ad ottenere ultimamente per le agenzie ippiche aiuti diretti di 25 milioni di euro più 90 milioni di euro di partecipazione al prelievo fiscale sugli incassi delle slot machines.
Queste si che sono cose importanti
Novembre 8th, 2008 at 14:38
@Baotzebao: dici una cosa stragiusta sfuggita finora ai piu’ (se …, se …, allora la colpa …). In effetti il rischio c’e’, ed e’ una chiave di lettura importante per capire come saremo tra 20 anni.
Staremo a vedere, intanto grazie per l’ “illuminazione”.
Novembre 8th, 2008 at 14:45
Avercene di più, di Cardini…
Novembre 8th, 2008 at 16:08
Antonio Socci dove lo metti?
Ma soprattutto: dov’è finito?
Novembre 8th, 2008 at 16:39
E’ sposato Feltri? No perchè se si analizza dietrologicamente questo articolo, lui lo ha scritto con l’occulto, unico scopo di sottolineare che i prof di ginnasio sono delle mezzeseghe. il che potrà essere anche vero, ma se uno con un giornale fa una cosa del genere, mi viene da pensare che qualcuno appartenente a tale categoria gli abbia chiavato la moglie.
Novembre 8th, 2008 at 18:22
calmi, sennò poi arrivano quelli a dire che siamo fighetti che perderanno sempre, perchè critichiamo Libero…
p.s.: Libero fa cagare
D.L.
Novembre 8th, 2008 at 18:57
Cosa c’è che non va in questo scritto di Feltri? L’accenno al *negher* o la scocciatura per il meme Obama?
Novembre 8th, 2008 at 19:34
feltri è prprio un dipendente servo..
ma forattini è di destra?
Novembre 8th, 2008 at 21:07
Su Feltri non so (ma è una questione assai complessa che non si può risolvere con un’etichetta), ma, francamente, anche a me suona nuova questa cosa del Forattini uomo di Destra.
Anyone?
Novembre 8th, 2008 at 23:41
Ma Feltri e Forattini hanno il polso di questo Paese? No. Feltri e Forattini non hanno il polso di questo Paese, l’Italia la pensa diversamente da Feltri e Forattini.
La pensa come Gasparri, porca puttana.
Novembre 9th, 2008 at 10:23
Ormai la modalità di funzionamento di questo blog si va consolidando (in questo periodo va di moda dire ecositema, anche se nessuno sa bene cosa voglia dire). Il Mantellini scrive un memorabile post (come dimenticare quello sull’ AD di Microsoft? ) per accreditarsi da qualche parte (non importa quale, l’importante è gonfiare l’ego). Ad esso seguono una serie di commenti con i quali qualcuno cerca di accreditarsi presso il povero (almeno in questo caso) Mantellini, al fine di ricevere, una citazione, un link, un qualcosa insomma che permetta all’autore del commento di mettersi in mostra pure lui. “E noi qui ora a chiederci quale formidabile contributo di senso sia andato perduto fino ad oggi” senza i blogger italiani.
Novembre 9th, 2008 at 15:08
Forattini è diventato di destra da quando è stato querelato da D’Alema per la vignetta del bianchetto sul dossier Mitrokhin, sempre che oggi ci sia modo di intendersi sul senso di destra e sinistra.
Novembre 9th, 2008 at 15:17
Vero, Giancarlo. M’ero dimenticato di quella vicenda.
Novembre 9th, 2008 at 16:39
Anonymous, è ora di riprendersi: fila subito alla più vicina agenzia interinale a trovarti un lavoro!
MARSCH!!!
Novembre 10th, 2008 at 07:48
Che noia questi post tutti uguali con risposte tutte uguali.
Novembre 10th, 2008 at 10:28
@anonymous: dal tuo commento deduco che te l’ha ordinato il medico di leggere tutte queste cose noiose :)
Novembre 10th, 2008 at 18:19
Io trovo che l’anonimo lassù abbia individuato un modello di interazione interessante, da verificare, certo, ma l’idea mi pare buona e, temo, non lontana dal vero (posta in maniera più sensata: quanto è grande l’ecosistema dei blog italiani? come si evolve, se si evolve?). D’altronde, è innegabile che i nomi dei commentatori si ripetano spesso, e che molti mettano lì bel bello il link al loro blog, nella macelata speranza di qualche contatto in più- e sì, anche io sto anonimo (ma il mio IP è lì e dice chiaramente chi sono a chi abbia davvero voglia di saperlo: è statico): non ho bisogno né di attirare gente nel mio sito né si essere un blogger per essere ascoltato.
Novembre 11th, 2008 at 08:51
Cos’è statico? L’IP o l’ego?