Proteggere la libertà di Internet: Internet deve il suo successo al fatto di essere il network più aperto della storia. Deve continuare a essere tale. Barack Obama sostiene fermamente il principio della neutralità della rete per difendere i benefici della libera concorrenza su Internet.
(via apogeonline)
Novembre 7th, 2008 at 18:16
Prima di dire “amen” aspetterei la fine della sua presidenza.
Oppure solo perchè si tratta di Obama prendiamo per oro colato tutto quallo che ha detto in campagna elettorale? E’ pur sempre un politico che doveva prendere voti.
Mai abbassare la guardia.
Novembre 7th, 2008 at 18:42
*sigh*
Novembre 7th, 2008 at 20:30
beh? è quello che mi dicono tutti i giorni i miei referenti politici. Ah no, scusa, avevo letto male.
Novembre 7th, 2008 at 21:16
Che vuol dire questo post e soprattutto il titolo?
Eh, perche’ cosi’ si presta a future interpretazioni/conclusioni in tutti i sensi.
Novembre 7th, 2008 at 21:21
Io Daniele vedo una sola interpretazione, Amne nel senso di “cosi’ sia” (speriamo).
Novembre 7th, 2008 at 23:29
Ditemi pure di tutto (giuridicamente: consenso dell’avente diritto), ma son cose che ci hanno detto in tanti, mica soltanto Obama.
Mi perdonerete lo sceticismo, ma dico comunque *vedremo*.
‘Notte
Novembre 7th, 2008 at 23:34
nessun dubbio su questo anche se avesse vinto il leader dello schieramento a lui avverso. :)
Internet è al sicuro fino a quando l’industria americana rimane leader mondiale nei vari settori che compongono la rete. Dormite tranquilli. :)
Novembre 8th, 2008 at 00:25
Dichiarazioni che non costano niente e fanno tanta scena fra gli europei a caccia di un importante idolo da leccare, visto che in Europa ci sono solo guitti, casalinghe disperate come la Merkel e Bambi Zapatero.
La net neutrality è già garantita e blindata dal Primo Emendamento della Costituzione degli Stati Uniti e in base ad esso anche organismi tecnici come la FCC mettono in riga quelli che cercano di fare i furbi.
http://www.eff.org/deeplinks/2008/08/fcc-rules-against-comcast-bit-torrent-blocking
Perciò Obama fa uno dei suoi soliti discorsi molto generici, quasi da politico italico, che non toglie e sopratutto non mette.
Vediamo cosa combina con l’economia e con la faccenduola dell’Iran.
Prevedo che qualcuno si ricrederà pure su Bush.
Novembre 8th, 2008 at 11:04
Per ricredersi su Bush, Obama le dovrebbe sbagliare proprio tutte…io penso che non ci vorrà molto a dimostrare di essere un presidente migliore. Ecco perchè c’è tanto nervosismo in giro :-)
Novembre 8th, 2008 at 17:39
fare peggio di Bush? Missione Impossibile.
In ogni caso, a partire da oggi, sarebbe meglio pensare a Obama come al presidente degli Stati Uniti d’America. Di uno che metterà gli interessi degli States al di sopra di tutti e di tutto. Farà le stesse cose che hanno fatto, prima di lui, tutti i precedenti 43 presidenti. Magari con qualche sfumatura in positivo… sfumature, appunto.
Novembre 9th, 2008 at 16:41
@lunar e giusy
in questi casi in America si dice:
you bet?
Quanto ci giochiamo che vi ricrederete ASAP?
Volete capire da dove viene Obama?
Non guardate a Chicago, ma ad Harvard, una delle otto università della East Coast dove si forma l’aristocrazia americana (vedi Paul Fussel Class, A Guide Through the American Status System).
Quando si esce da una di quelle università sono sicure due cose:
1) posti e stipendi favolosi
2) si entra per sempre in una delle cricche che guidano l’America con un solo imperativo:
America First,
altrimenti col piffero uno viene candidato a presidente degli stati Uniti, uno che fra armi nucleari (5.000 testate ufficiali) e armi batteriologiche può ridurre qualsiasi parte del pianeta all’età della pietra.
Novembre 9th, 2008 at 17:53
Beh, allora, univeristà a parte (ma non so dove Bush abbia compiuto gli studi), la cosa era valida anche per Bush.
Novembre 9th, 2008 at 19:05
George W. Bush è sì andato anche lui a Harvard, però solo alla Harvard Business School. Invece GWB ha fatto il college a Yale che non è proprio allo stesso livello di Harvard (anche se immagino che sia comunque una delle “otto università ” che formano “l’aristocrazia americana menzionate da roberto marsicano).
MK (Harvard College, Class of 1989)
Novembre 9th, 2008 at 19:11
Daniele,
la vicenda Bush, forse, esce dagli schemi. La sua è una storia travagliata iniziata male e finita peggio.
http://it.wikipedia.org/wiki/George_Walker_Bush
Se gli americani hanno giudicato così male i suoi due mandati ci sarà una ragione?
Novembre 9th, 2008 at 21:21
@lunar
Sai, io son parecchio ignorante, l’avrai notato. Sempre avuto certezze zero. Di certo non mi innamoro piu’ cosi’, per quello che mi dicono gli altri. Sono come San Tommaso.
P.S.: Certo che siete fighetti snob a valutare la gente per il college… Diteci un po’ dei vostri trascorsi accademici, ammesso che li abbiate, e poi narrateci anche di quello che avete fatto. Io ho degree in atenei banali, ahime’.
P.P.S.: Non sto difendendo GWB, ma non sopporto certi radical chic, certi cialtroni (e non mi riferisco a lunar di cui non so) che sono pronti a mostrare gradi che non hanno oppure che sono un po’ consunti, non meritati, ecc.
Novembre 9th, 2008 at 21:47
E aggiungo che la maggior parte di noi e’ laureata col CEPU o poco piu’ (lasciando il tutto alle sconclusionate iniziative personali in questo disastro accademico nostrano).
E abbiamo ancora da opinare . nel bene o nel male – sugli atenei altrui?
Per favore…
Novembre 10th, 2008 at 01:05
daniele,
io non ho mai dato dell’ignorante a nessuno e credo di non aver detto nulla che potesse farlo pensare. Nel caso di Bush, a parte le battute che tali restano, ho solo detto:
“Se gli americani hanno giudicato così male i suoi due mandati ci sarà una ragione?”
Ora sul fatto che Bush esca maluccio dalla casa bianca non credo sia una mia opinione. Poi se qualcuno ritiene che Bush abbia fatto qualcosa di buono io rispetto le sue opinioni ma dico con molta franchezza che non sono d’accordo.
amici come prima. :)
Novembre 10th, 2008 at 08:04
Di Bush sappiamo molto di Obama non sappiamo quasi nulla a parte che è un buon predicatore, che sa usare le parole giuste per attizzare le folle, che ha indubbio carisma e che non ha alcuna esperienza.
Vedremo cosa saprà fare alla prova dei fatti quando le belle parole non basteranno più.
Franco
Novembre 10th, 2008 at 08:40
Lunar, non ho nulla da dire sulle tue opinioni (che in parte condivido), ma trovo un po’ sbagliato giudicare le persone semplicemente dall’ateneo.
Amici come prima? Mai stati nemici…
Novembre 10th, 2008 at 12:27
@daniele minotti
Bush figli è ancora più aristocratico perchè il suo papino dolce è stato a capo della CIA (e ripeto guardate bene The good shepherd).
Novembre 10th, 2008 at 12:46
Facciamo chiarezza!
La questione atenei elitari americani non c’entra niente con quello che insegnano (che un fatto molto secondario).
Ci sono università , come Stanford (CA), che sono fucine di Nobel e dove s’impara tanto, ma non hanno quella capacità di farti entrare nelle cricche aristocratiche come accade nelle otto della East Coast, fra cui quelle dove sono stati Obama, Hillary e Bush senior.
In queste università non si va “solo” per imparare, ma sopratutto per essere associati al potere e non è un caso che tutti i presidenti USA erano/sono massoni.
Pare anche Obama.