Curzio Maltese racconta con un certo utile puntiglio gli scontri a Roma ieri.

27 commenti a “NON LI ABBIAMO NOTATI”

  1. Tom dice:

    Uno vorrebbe non crederci, pensare che ci sia un modo per far valere le proprie ragioni… niente, è tutta un’illusione.

    L’articolo mi ha veramente scoraggiato, cosa resta da fare se non andarsene? Diventerà  impossibile vivere in un paese del genere.

  2. Anonymous dice:

    e tanti saluti ad un’altro pezzo di dignità  nazionale che se ne va.

  3. mitch_76 dice:

    Esattamente quello che aveva suggerito Kossiga. agghiacciante

  4. argiasbolenfi dice:

    Ho l’orribile sospetto che i fatti di Genova non siano stati un episodio isolato.

  5. Anonymous dice:

    e quasi stessa maggioranza al governo…

    Arbè

  6. Matteo Zardini dice:

    E secondo il vicesindaco di Milano in piazz c’è solo l’1% degli studenti italiani…Allora l’anagrafe sbaglia clamorosamente!! in Italia ci sono molti più di 60 milioni di abitanti!

  7. Daniele Minotti dice:

    Ovviamente, non opino le parole di chi c’era, però faccio notare che, in altre foto, quell’idiota con felpa verde, bastone e posa da ninja de noantri, era a terra circondato da poliziotti.
    Daniele Minotti

  8. Lunar dice:

    Quindi siete tutti d’accordo che dobbiamo dire: grazie KoSSiga? :)
    Ora abche le tre scimmiette sanno.

  9. Matteo Zardini dice:

    Direttamente dal Giornale.it :”Licenziamenti Tecnicamente non verrà  licenziato nessuno. Nei tre anni (2009 – 2011) gli interventi ricadono solo sui posti a tempo determinato. Per gli insegnanti la riduzione riguarda 87.400 cattedre. Per il personale amministrativo, tecnico e ausiliario 42.500 posti.”

    ah beh, perchè protestare allora? verranno licenziate, pardon , tagliati più di 100.000 posti…ma nessun licenziamento, quindi la sinistra dice bugie!

    …non so se ridere o piangere…

  10. Anonymous dice:

    ma l informazione su fatti del genere deve essere demandata solo ai giornali ? Qualcuno sa indicare documenti video e foto, testimonianze dirette su siti, weblogs, photo sharing e aggregatori ?

  11. Lunar dice:

    @Anonymous delle 12:13

    ckicca sul mio nick. :)

  12. Anonymous dice:

    Anche se siete monodimensionali provate a fare un minimo lavoro di documentazione:

    http://www.bloccostudentesco.org/scuola/index.htm

  13. Anonymous dice:

    grazie lunar

    magari hai anche i profili facebook dei provocatori ? Per vedere chi hanno nel loro network ..

    io intanto cerco i profili linkedin di qualche funzionario di polizia a cui poter mandare in InMailâ„¢ di protesta :-)

  14. Lunar dice:

    @Anonymous delle 12:29
    ma perchè non vi date un Nick, uno qualsiasi. Pippo, Pluto. Almeno si semplifica la conversazione.

    Anche se siete monodimensionali provate a fare un minimo lavoro di documentazione

    Appunto, siamo qui per questo. Vatti a guardare i video che ho segnalato. C’è anche il video di bloccostudentesco. Quindi?

  15. Anonymous dice:

    Quindi questi commenti sono tutti monocordi, se qualcuno cerca di spostare il punto di vista ben venga no?
    @Matteo Zardini, ma anche se fosse il 3,6 o il 7,98% che cambia? sarebbe comunque una minoranza, il senso è quello, non sottilizziamo sulle cifre.
    Franco

  16. Matteo Zardini dice:

    Caro Franco
    il punto è che questa non è la minoranza, non si può pensare che dei cortei e delle manifestazioni che portano in strada così tanti studenti (tralasciando una fisiologica parte che non prende parte alle manifestazioni di piazza) rappresentino la minoranza.
    I giovani (categoria di cui faccio orgogliosamente parte dal basso dei miei 23 anni) hanno capito che qui gli si sta portando via la speranza di un futuro migliore, nell’università  come nel lavoro, e quindi scendono in piazza in modo massiccio. Non è la minoranza: è il domani

  17. federicobalestra dice:

    Franco,
    io non riesco a farmi una ragione della storia delle spranghe, scusami se vuoi, ma per me è troppo.
    Sono certo che ci sono bravissime persone in blocco studentesco, magari un po’ ingasati ma per bene.
    Fatto sta, è te lo dico per esperienza, che alla fine chi ci rimette sono proprio quelli che vanno sopra le righe perchè qualcuno c’è li ha infilati.
    Destra o sinistra è uguale, la guerra mondiale è finita, ma ancora non sappiamo capire quando si parla di politica e quando di diritti garantiti dalla costituzione.

  18. Anonymous dice:

    Ma dai su, non ripetere i soliti slogan, ma quale speranza per il futuro avevano prima? ma di quale domani parli?
    Sembra che prima della riforma Gelimi avessimo una istruzione perfetta e tutti i giovani fossero destinati a un futuro radioso che imporvvisamente è venuto a mancare (la perfida Gelmini…).
    Non scherziamo dai, lo sfascio del nostro sistema educativo viene da molto lontano, le varie riforme che si sono succedute, tutte ugualmente inutili da qualsiasi parte politica provenissero, non hanno fatto assolutamente nulla per modificare lo stato delle cose.
    Lo sai quante sono state le riforme solo negli ultimi 40 anni, hai idea di quali risultati hanno raggiunto?
    Per avere un’idea che mi pare tu non abbia ancora ti consiglio di cuore la lettura di due libri bellissimi ed edificanti, L’università  truccata di Perotti e Processo all’Università  di Cristina Zagaria.
    Ecco obbligherei gli studenti che scendono in piazza senza sapere contro cosa e a favore di chi a leggere almeno questi due libri, perlomeno saprebbero contro chi protestare e per quali motivi e soprattutto si renderebbero conto dell’assurdità  di scioperare per difendere i privilegi e le inefficienze dei baroni e del corpo docente.
    Da ultimo mi chiedo come mai nessuno fino a ieri (prima della perfida Gelmini intendo) è sceso in piazza per denunciare lo sfascio del nostro sistema, la corruzione dilagante, il nepostismo disgustoso, lo sperpero, l’incapacità  e l’inefficienza, come mai? eppure ste cose erano note, ma evidentemente non scandalizzavano nessuno, andava bene così.
    Poi improvvisamente…
    Franco

  19. Giorgiot dice:

    Quando ministro era la Moratti, il rettore di Bari, Giovanni Girone si aggirava per la facoltà  di lettere esortando gli studenti che tenevano una manifestazione di protesta ad occupare la facoltà . Ora, andate a vedere chi è Giovanni Girone e andate a chiedere agli studentelli preoccupati del loro futuro perchè qui a Bari nessuno mai ha manifestato, scioperato o quant’altro contro la gestione mafiosa dei concorsi per docenti. Ma per favore….

  20. Matteo Zardini dice:

    Caro Franco
    non mi pare di aver mai detto che la Gelmini è il male assoluto, e come sono sicuro saprai questa protesta non nasce dal nulla, ma da uno scontento generale, e questa è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso. La manifestazione è contro i tagli indiscriminati, come hanno spesso ripetuto i ragazzi nelle piazze quando interpellati sanno che questa non è l’università  perfetta, ma nemmeno tagliando indiscriminatamente si risolvono le cose. Inseriamo dei parametri il quanto più oggettivi possibili per valutare chi premiare e chi castigare, mentre in qusto modo si taglia “sui giusti come sugli empi”. Penso che sarai d’accordo con me su questi punti; ma se invece di ragionare su questo si taglia e si va avanti a colpi di decreti e fiducia, beh, non si può far altro che manifestare. Hai un altro modo per far si che gli studenti facciano sentire che ci sono, che hanno a cuore quello che succede nel nostro paese? e smettiamola con il pensare che si vada in piazza solo per cazzeggiare: ci sono tanti giovani che pensano, che usano il cervello e hanno capacità  critica, e se vanno in piazza è perchè sanno che è l’unico modo per contare qualcosa.
    Detto questo sicuramente appena avrò tempo leggerò i libri da te indicati, informarsi fa sempre bene.
    Da parte tua ti chiedo solo non di non andare avanti a luoghi comuni sui giovani che non sanno quello che fanno.

  21. federicobalestra dice:

    Franco,
    da parte mia ti posso dire che ho sempre scioperato tutte le volte che lo ritenevo giusto. Poi non penso di avere la ragione per forza in tasca, ci mancherebbe.
    I tagli della Gelmini non toccano nulla, ma si abbattano sugli elementi deboli: stipendi, ristrutturazioni ed aggiornamenti.
    I Baroni non verranno toccati certo da questo, anzi, quando prima o poi le facoltà  diventeranno fondazioni saranno loro i presidenti.
    Ma non sono qui a dire che prima il sistema funzionava, anzi, molti miei amici sono emigrati proprio per quello, altri lo stanno per fare.
    In Italia si pensa che se le cose non funzionano bisogna cambiare le leggi senza aumentare i controlli su chi spende i soldi e come. E’sempre la stessa storia in tutti i settori (parlo di destra e di sinistra).

  22. Anonymous dice:

    Nel frattempo l’articolo di Maltese non è più linkato dalla home page di Repubblica.

    Manuele

  23. /V dice:

    Io saro’ giovane e politicamente inesperto ma:
    – a genova si manifestava pacificamente e la polizia in un modo o nell’altro le dava

    – a Susa si era organizzata una polentata per bloccare l’arrivo delle ruspe, e la polizia e’ arrivata alle 4 di mattina a sprangare chi vi dormiva

    – in tutte le manifestazione in cui sono capitato da ragazzino c’era semrpe qualche testa calda in divisa che cominciava a menar manganellate

    – ora i poliziotti difendono l’ondata di sprangate degli studenti di destra (contro i quali mio padre gia’ mi raccontava di tirare signori sanpietrini).

    Che dire…

    SVEGLIAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA!!!!

  24. Anonymous dice:

    Matteo non voglio mettere in dubbio la buona fede di chi scende in piazza, dico solo che questa protesta è ampiamente strumentalizzata ed eterodiretta da tutti i poteri forti che vogliono mantenere le cose come stanno, cioè istruzione allos fascio, istituzioni scolastiche inefficaci e inefficienti, personale incapace e corrotto, libertà  di dilapidare le risorse pubbliche. E una enorme massa di manovra deprofessionalizzata, demotivata e malpagata però molto utile per strategie poltiche e propagandistiche come quella oggi in pieno svolgimento.
    Voi state difendendo tutto ciò, è un fatto.
    Perchè, torno a chiedere, nessuno si è mosso prima contro una situazione disastrosa? Perchè non si è fatto nulla prima per protestare contro gli sperperi folli e la totale inefficienza (avrai visto anche tu a che punto sono nella classifica d’eccellenza gli atenei italiani)? Contro una didattica che ha raggiuntoi livelli persino imbarazzanti?
    Eppure tutti i mali dell’istruzione italina erano già  presenti prima, ma nessuno si è mosso, eppure si sapeva che i tagli erano inevitabili quando si arriva a buchi di centinaia di milioni (che fino a prova contraria sono soldi di tutti) prodotti per soddisfare bramosie private, ma contro questa privatizzazione di fatto non vi siete mai mossi prima.
    Eppure questa esigenza di razionalizzaizone era già  stata affermata dal precendente governo che stava per procedere. Ma ora tutte le colpe sono della Gelmini che tanti articoli del suo dl li ha solo ereditati dalla precedente gestione. E’ incredibile.
    Franco

  25. Matteo Zardini dice:

    Caro Franco
    come detto prima questa è stata solo la goccia che ha fatto traboccare il vaso; se tu avessi avuto modo di vivere negli atenei negli ultimi anni il malcontento girava, e parecchio anche. Adesso è saltato il coperchio, anche per le modalità , oltre che per il merito, di questa sedicente riforma.
    Mussi non ha fatto in tempo a fare nulla, avrebbe fatto peggio? non lo so. Ma quantomeno un minimo di dialogo con chi la scuola e l’università  la fanno e la vivono tutti i giorni mi sembra quantomeno doveroso.
    Ci devono essere dei tagli, certo, su questo non si discute: ma se non si inseriscono criteri di valutazione oggettivi le baronie saranno quelle meno colpite da questi provvedimenti

  26. Anonymous dice:

    Sono d’accordo con te sui criteri di valutazione oggettivi che non è detto però vengano esclusi. In effetti riguardo l’università  si sta parlando di qualcosa che non è nemmeno ancora allo stadio di progetto.
    Su Mussi, beh lui i suoi decreti li aveva emanati e guarda caso anche lui aveva tagliato non poco suscitando le proteste dei ricercatori, ma nessuna protesta che io ricordi paragonabile a quella attuale. I sindacati borbottarono qualcosa sottovoce senza disturbare troppo il manovratore.
    Insomma sono convinto che questa protesta abbia molto di politico e ben poco di rivendicativo (non parlo delgi studenti che probabilmente sono per la maggior parte in buona fede), in linea con un atteggiamento dei sindacati che ormai non fanno più il loro sacrosanto e indispensabile mestiere ma tornano ad essere la cinghia di trasmissione con la politica, un atteggiamento che delegittima e umilia la loro stessa funzione.
    Franco

  27. Daniele Minotti dice:

    Interessanti i contributi di Blocco Studentesco.
    Ma Curzio Maltese dov’era?