21
Ott
Mi chiedo a cosa servano tutte queste raccolte di firme online per Roberto Saviano. Non bastava Repubblica, ora pure su facebook ci si mettono.
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Ottobre 21st, 2008 at 13:34
Se ne fa una icona per non parlare del problema. Chissà quanti camorristi avranno firmato perchè lui rimanga. Molto più facile avere un’immaginetta di padre pio piuttosto che comportarsi da Cristiani. Aggiornato al Web 2.0 meglio contrastare la camorra su facebbok o second life che nelle vita vera a Napoli.
Ottobre 21st, 2008 at 13:38
In verità i gruppi su FB (a cui pure non mi sono iscritto, non vedendone l’utilità ) sono arrivati prima della raccolta firme di Repubblica :-)
Ottobre 21st, 2008 at 14:24
Ne riparliamo la notte degli oscar :-/
Ottobre 21st, 2008 at 14:26
@Ernesto: Bravi, sono arrivati primi, cosa hanno vinto? :)
Ottobre 21st, 2008 at 14:28
Invece gli altri gruppi su Facebook sono utili…
Ottobre 21st, 2008 at 15:49
Tutti a criticare Facebook… io ho fatto un gruppo contro i nuovi edifici con i mattoncini rossi a Forlì :-)
I gruppi sono uno strumento, poi uno li usa come vuole.
Corcordo con il titolo del Mante.
Ottobre 21st, 2008 at 16:04
Il gruppo su Facebook può servire per dire al caro Roberto che non rischia la pelle per niente, che c’è gente che lo sostiene, e questo magari un po’ moralmente può aiutarlo…
Ma le firme a chi le si manda poi? Ai casalesi dicendo “guardate, noi non vogliamo che lo ammazzate”?
Ottobre 21st, 2008 at 16:34
Oh, ma non va mai bene proprio niente!! e che palle!!
Per fortuna che ci siete Voi…
Ottobre 21st, 2008 at 17:27
Per fortuna che ci sono coloro che nome e cognome (o almeno nickname e url) si prendono la responsabilità di quello che dicono senza restare anonimi che poi, che senso ha no?
Ottobre 21st, 2008 at 17:41
allora io sono quello di sopra, mi chiamo Francesco abito a Roma, coniugato, voto PD e tifo la Roma,così va bene? invece so che tu sei ivy, embé? Per fortuna che tu si che sei riconoscibile…e poi non ho capito proprio il problema sono uno dei tanti come te e allora?
Ottobre 21st, 2008 at 17:41
non lo so, non ho le idee molto chiare su cosa sia meglio….
cosa staremmo a commentare se nessuno avesse detto nulla sulla scelta (personale e indiscutibile) di Saviano?
da palermitano penso sempre che parlarne, anche male, anche a sproposito, anche per moda… è meglio che dire “niente so, non mi interessa”….
io in questi casi penso sempre all’ultimo verso della domenica delle salme di de andrè e a quel macigno del coro di vibrante protesta….
Ottobre 21st, 2008 at 18:42
Ecco bravo, chieditelo. E chiediti se è forse meglio non fare nulla.
Andrea
Ottobre 21st, 2008 at 19:12
Dai gente, per lo meno si parla un po’ di qualche piccolo problemino italiano, invece che sorbirci le solite marchette a politici, industriali, calciatori e “sluttine”… a proposito di marchette, ma avete mica visto il tg5 di ieri sera?
Ottobre 21st, 2008 at 20:21
Saviano ha un account ed un gruppo su Facebook che nonostante non avesse promosso nulla ha ricevuto molti messaggi ed iniziative: una di questa è un gruppo che intende realizzare una vera e proprio manifestazione, sono migliaio di persone.
Anche io credo sia tutto un po sovradimensionato ed esagerato ma davanti ad un numero crescente di persone non si può rimanere indifferenti o apatici, vanno comunque considerati: ci si lamenta sempre che non c’è massa critica, che le persone non usano Internet e blablabla. A chi non piace l’avvento degli “altri”,dei nuovi che si affacciano non deve fare altro che filtrare. :)
Ottobre 21st, 2008 at 20:35
ho avviato due raccolte di firme. Una contro la cattiveria nel mondo, perché la bontà trionfi. E chi non d’accordo crepi. E una a favore dell’ipocrisia: può firmare serenamente anche chi non la condivide. Graditi vincitori di premi Strega e Campiello
Ottobre 22nd, 2008 at 00:40
A qualcosa servono.
Saviano dovrà spendere un sacco di soldi in francobolli per ringraziare tutti.
Ottobre 22nd, 2008 at 01:52
servono, sì
a testare la nuova nicchia di mercato
Ottobre 22nd, 2008 at 07:53
Ivy si sente tanto responsabile perchè mette il suo nome. Ma chè Ivy, che differenza c’è tra il rimanere anonimi e firmarsi Ivy? Nella vita là fuori ti chiami così? Sui tuoi documenti c’è scritto Ivy? Sei registrato all’anagarfe come Ivy?
E che senso ha una polemica del genere? conta quello che si dice non la firmetta sotto che non garantisce nulla e non mi dice nulla sull’autore dello scritto, che si chiami Ivy o Pinco.
Ottobre 22nd, 2008 at 08:43
Dire a sè stessi e a agli altri che non si è canmorristi e che la camorra ci fa schifo(per molti sarà scontato ma per molti altri no) è terapeutico, a me va bene.
Ottobre 22nd, 2008 at 09:27
E poi mi sembra che al diretto interessato faccia piacere:
http://www.repubblica.it/2008/10/sezioni/cronaca/camorra-4/saviano-ringrazia/saviano-ringrazia.html
Stefano
Ottobre 22nd, 2008 at 11:05
Mi chiedo come mai ora tutti a firmare perchè è tanto di moda e quando a chiedere solidarietà erano i tanti commercianti che rischiavano davvero la vita (e alcuni l’hanno perduta) nessuno si è mosso.
Manfestazioni che andavano tristemente deserte.
Per non parlare di Falcone, Borsellino e tanti altri magistrati e poliziotti che non avevano certo l’appeal di Saviano rimasti soli in vita e da soli morti senza interminabili e inutili liste di firme.
E dico inutili perchè di tutte queste firme ovviamente la cammora se ne frega, i suoi traffici credo proprio che non ne risentiranno minimamente. Chi davvero ha fatto e fa qualcosa non va sui giornali a lamentarsi e non rilascia continuamente dichiarazioni.
Ottobre 22nd, 2008 at 11:33
mah, male non fanno … (un gran bene neppure, credo, una cosa come i blog in rosso per la Birmania)
Ottobre 22nd, 2008 at 11:35
poi, da quel che ho capito, Saviano ha proprio bisogno di sentire queste ondate di affetto (un po’ come la ragazza della pubblicità del telefono: mi ami? quanto mi ami?)
Ottobre 22nd, 2008 at 15:07
Dario Fo, Gà¼nter Grass, Orhan Pamuk, Michail Gorbaciov, Desmond Tutu, Rita Levi Montalcini, José Saramago, Lech Walesa, Jonathan Franzen, Javier Marias, Paul Auster, Patrick McGrath, Claudio Magris, Ingrid Betancourt ecc. sono evidetemente tutti snob come te Mantellini..
Andrea
Ottobre 22nd, 2008 at 15:44
C’è un interessante articolo sul Riformista di oggi (sì, qualcuno lo legge) che spiega l’insofferenza di molti per Saviano.
Finchè Saviano parlava della camorra da scrittore, andava tutto bene.
“Ma poi, dice Andrea Di Consoli (l’autore dell’articolo), Saviano “ha alzato il tiro, ha insultato i camorristi. A quel punto da scrittore è diventato un simbolo, un simbolo nazionale dell’anticamorra”.
“Saviano ha cercato lo scontro mediatico e purtoppo l’ha ottenuto. Ora deve assumersene la responsabilità , anche perché la lotta alla camorra esiste già nei piani dello Stato, molto prima della sua comparsa, e se lui l’ha voluta impostare sull’insulto, sulla spacconeria personale, allora se ne assuma la piana responsabilità “.
In sostanza, Saviano “si è messo a fare l’eroe, ma lui era uno scrittore e tale doveva rimanere”.
Perché?
Qui si precisa l’accusa rivolta a Saviano: “Hai fatto male i calcoli, e per questi errori di calcolo stai compromettendo gli equilibri culturali di un’intera generazione. Tu non sei più libero di fare lo scrittore, mentre noi non siamo più liberi di credere nella libertà della letteratura, perché per colpa di questa situazione sentiamo l’inadeguatezza di non occuparci di “cose serie”.
Un discorso molto chiaro, non c’è che dire.
Non conosco DiConsoli, per cui mi viene un dubbio: quello che scrive è proprio ciò che pensa o è una sorta di test per verificare il grado di ‘engagement’ dei lettori del Riformista?
Ottobre 22nd, 2008 at 18:12
Ma gli scrittori da sempre fanno “gli spacconi”. E’ il loro compito. Non possono fare la lotta alla camorra delle istituzioni, non sono carabinieri, ros, giudici, ministri e quant’altro. Sono intellettuali (e di un genere molto particolare, quando finiscono sulle pagine dei settimanali). Devono parlare e far parlare. Scrivere e fare scrivere. Personalmente credo che se siamo qui è perché tutti crediamo nella parola, no? La parola scritta, la parola scambiata, anche la chiacchiera da bar se del caso, perché no? Mi sembra che la camorra impone questo proprio, il silenzio della parola, il “nun saccio”, l’omertà . Quindi viva le parole che si spendono per Saviano, per quanto mi riguarda, anche quelle leggere come piume (come una firma su un appello on-line). Con un unico dubbio, di diversissima natura: che tutto questo nuoccia semmai allo scrittore.
Ottobre 23rd, 2008 at 08:13
Io credo che queste ipertrofiche raccolte di firme nuocciano sprattutto all’intelligenza. Nel caso specifico però la raccolta è particolarmente utile a Repubblica, il massimo risultato con il minimo sforzo (giornalistico).
Ottobre 23rd, 2008 at 10:41
Servono a creare eventi come “Io Sono Saviano”, ad esempio.
Dalla descrizione della causa:
L’intento di questa causa è quello di organizzare una manifestazione, possibilmente di stampo nazionale, contro tutte le mafie, camorra inclusa, ed a favore di Roberto Saviano, addirittura ora apertamente minacciato di morte per il coraggioso libro che ha scritto.
Roberto sta vivendo un periodo terribile della sua vita, attanagliato dal perenne terrore che qualcosa di brutto possa accadere alla sua famiglia e mai libero di vivere la sua vita come un qualsiasi altro ventottenne.
Vittima, egli stesso, del successo del suo libro. In galera, lui, liberi coloro i quali sono rei dello sfacelo nel quale è stato ridotto il tessuto civile, sociale e politico della nostra società .
Data e luoghi della manifestazione non sono ancora stati decisi. Siamo qui per parlarne, per contarci ed, infine, per agire.
Forza!
La causa raccoglie più di 50000 adesioni, al momento in cui scrivo. Per il coordinamento, è stato creato un sito apposito: IoSonoSaviano.ning.com.
L’intento non è solo quello di creare un evento massmediatico, ma soprattutto di costruire un movimento antimafia nato totalmente dal basso, distribuito sul territorio nazionale.
Nell’immobilismo generale, suppongo non sia un’idea malvagia, no?
Web2.0 anyone?
Fabio
Ottobre 24th, 2008 at 12:34
Alla fine queste raccolte di firme non servono a nulla. Forse manifestano un’attenzione alla causa, ma poi vorrei vedere quante di quelle persone che firmano sarebbero disposte a rischiare davvero qualcosa in prima persona per la causa che sostengono. Come scrveva qualcuno sopra, chi ci guadagna di più è Repubblica.
Ottobre 26th, 2008 at 17:12
le firme e facebook da sole non fanno e non faranno niente di più che verificare l’interesse generale per la questione. A che cosa possa servire tale interesse del “pubblico” lo si è visto riuscendo a far parlare a Matrix piuttosto che in altre trasmissioni di camorra invece che del delitto Meredit per la centesima volta. Consenso porta asclto che porta a convenienza per i media a trattare un tema. Se queste cose accadranno per ogni reale problema ed emergenza del paese (a parte il “caso Saviano”) sarà un bene enorme. Se tra un paio di mesi se ne dimenticheranno tutti o non si passerà a parlare di ‘ndrangheta o delle ecomafie (morti ammazzati dalle tossine a iosa ma non se ne parla) sarà un fenomeno di costume. Io lo trovo interessante sociologicamente da analizzare e che porta un pò di speranza che per una volta la gente comune si interessi a qualcuno che non sia un calciatore(per esempio).
chi vivrà vedrà …