Leggo da Luca che l’editoria di partito ieri sera si e’ ripresa i soldi del finanziamento pubblico. Con il consenso di tutti ovviamente.

L’editoria di partito e le cooperative editoriali tirano un sospiro di sollievo. La Commissione Cultura della Camera ha infatti approvato all’unanimità un emendamento che modifica il testo del regolamento elaborato dal portavoce del Presidente del Consiglio Paolo Bonaiuti: Il nuovo provvedimento reintroduce il diritto soggettivo ai contributi per l’editoria e reintegra – con 142 milioni per il 2009, altrettanti per il 2010 e 100 per il 2011 – il fondo destinato al settore.

7 commenti a “NIENTE GRILLI PER LA TESTA”

  1. federicobalestra dice:

    Si ma dite con Luca e con Asca che Giulietti non è del PD. Giulietti potrebbe denunciarli per diffamazione :-)

  2. Anonymous dice:

    Il problema del finanziamento ai giornali di partito o alle cooperative editoriali (quelle vere tipo il manifesto e non quelle false tipo il foglio o libero) non esiste. Questi giornali, infatti, prendono poco, molto poco. Il grosso della torta (ma davvero il grosso, cifre esorbitanti) se le pigliano sole 24 ore, repubblica, corriere e via andare. Il Giornale non piglia nulla perché i quattrini li piglia la Mondadori (che poi va un versamento…). Lettura consigliata: La Casta dei giornali di Beppe Lopez Stampa Alternativa…

    alberto

  3. pervillafranca dice:

    Rischiare di ragione al Beppe e a qualche centinaio di migliaio di italiani che sono scesi in piazza il 25 aprile scorso per sottoscrivere i 3 referendum?

    Vediamo se adesso i giornali daranno evidenza dello scampato pericolo e magari qualche cittadini firmatario comincera’ a squotersi dal torpore nel quale siamo avvolti.

  4. Anonymous dice:

    Grillo aveva , ed ha, ragione su questo.

    Siamo un popolo talmente bue che riesce sempre e comunque a farsi prendere per i fondelli.

    Basta un sorriso e due belle parole ed ecco che tutti cascano nell’inganno.

    Voglio Hotel Raphael 2.0!

    Ciao,
    Diegor

  5. Anonymous dice:

    Per protestare contro Maria Stella Gelmini, nella scuola è iniziato lo sciopero dalle gite scolastiche, una mossa che darà  una bella scellata all’industria del turismo che allatta tantissimo da questa fattispecie.
    Per protesta contro i finanziamenti all’editoria possiamo iniaziare a non comprare più i giornali.

  6. Luca dice:

    In Italia sono scarsamente comprati.
    Però sono molto letti.

  7. Mario dice:

    Se uno Stato non può destinare quegli spiccioli che ogni anno dà  a una cooperativa di giornalisti come il manifesto per garantire il diritto all’esistenza di una voce minoritaria, che non potrà  mai stare in piedi con la logica del mercato, quello Stato può anche cancellare dalla sua Costituzione l’articolo 21. Ho partecipato convinto al primo V-Day, ma l’iniziativa di Grillo contro i giornali più scomodi avrebbe l’unico risultato di lasciare in edicola solo i più grandi, quelli uniformati (indipendentemente da come la pensate), quelli con un editore forte alle spalle. Al quale bisogna rendere conto. Se davvero il finanziamento all’editoria cooperativa sarà  ripristinato, tirerò un sospiro di sollievo anch’io che non ho interessi personali nella vicenda. Bisogna cambiare l’accesso al finanziamento, piuttosto: impedire i giornali finti, senza lettori ma finanziati dai cittadini con le tasse.