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Set
Lorenzo, poco fa, dai 6200 metri del Cho Oyu in Tibet.
Comunque, che siate a dieci metri o a ottomila, in Himalaya o a Gabicce, che crediate allo Yeti o a Elvis vivo, l’unico piccolo consiglio che vi arriva da quassu’ e’ che, se potete, ogni tanto portate a spasso il bambino di otto anni che in voi e i suoi sogni.
Settembre 28th, 2008 at 11:53
mante, non mi piace speculare sulle tragedie…
ma il bambino che è in loro non potevano portarlo ai navigli, magari all’idroscalo.
oltre alla possibilità di scrivere, lassù, hanno anche la possibilità di leggere?
http://tinyurl.com/3tnqze
Settembre 29th, 2008 at 07:49
Ciao a tutti dal Tibet,
premetto che sto scrivendo con una mano appoggiata alle parti basse e per stare al sicuro ho anche allenato uno degli yak a toccarsi gli zebedei in mia vece.
Se mi facessi male quassu’ pagherei come tutti di tasca mia. Poi se sopravvivo (toccati yak) me la giocherei con l’assicurazione.
La spesa si aggirerebbe intorno ai 600 dollari, perche’ in Tibet non esiste il soccorso via elicottero ma al massimo via yak e poi jeep.
Il caso vuole che poi per questa spedizione c’abbiano dato da testare un barella americana ultra leggera proprio per il soccorso in ambiente estremo come l’alta quota.
Il mio parere su soccorsi al Nanga Parbat e’ che sono nati male e gestiti peggio. Poi pero’ al comitato CNR-K2 ci lavora gente come Giampietro Verza a cui andrebbe fatto un monumento.
ps: Mante secondo me ti ho lasciato il commento piu’ alto del mondo, ovvero la terza cosa piu’ inutile dopo il post piu’ alto del mondo e ovviamente gli otto anni di presidenza Bush.
Settembre 29th, 2008 at 16:57
Vediamo appunto di non speculare sulle tragedie, che a ottomila metri se la sfiga la chiami, arriva. In bocca al lupo a Lorenzo, che oltretutto si porta su computer e celle solari in stile alpino (senza sherpa né ossigeno per fiatare).
RESPECT.
Settembre 29th, 2008 at 22:36
ciao lorenzo, grazie ;)