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Set
Oggi 26 settembre 2008 per la prima volta l’esame “scritto” di idoneita’ per diventare giornalista si e’ tenuto utilizzando non piu’ la macchina da scrivere ma tramite l’utilizzo di modernissimi “computer”. Soddisfazione del presidente dell’Ordine che parla di “svolta storica”.
Settembre 26th, 2008 at 22:25
Sarà contento Marco Mazzei che mi pare ne parlava tempo fa sul suo blog.
Settembre 26th, 2008 at 23:28
Macchina PER scrivere, PER scrivere… E’ una della cose essenziali che insegnano ai corsi propedeutici all’esame di idoneità professionale.
Settembre 26th, 2008 at 23:37
Vedi, e’ stata una buona giornata, ho imparato qualcosa anch’io ;)
Settembre 27th, 2008 at 00:17
@ anonymous
Se non sei già sposato, mi candido… ;-))
annieblu
Settembre 27th, 2008 at 01:28
tutta questa tecnologia mi fa girare un po’ la testa…
no pun intended
Settembre 27th, 2008 at 12:50
no, aspettate: e perche’ non si puo’ dire DA scrivere? tavolo DA pranzo, cose DA pazzi.. quindi anche macchina DA scrivere..
Settembre 27th, 2008 at 13:09
Lockone
Perché è così e basta! :p
Comunque sul tavolo CI pranzi, non è che CON il tavolo pranzi, esegui cioè la masticazione, la deglutizione e la digestione. Viceversa con la macchina PER scrivere ci scrivi, esegui la scrittura… una volta. Trattasi di mezzo PER raggiungere un fine.
@anonima annieblu
guarda che sposare un giornalista non è mica semplice: tu sapevi che si dice macchina PER scrivere? :p
(un mio amico ha usato un test più severo e qualificante: sai fare la parmigiana di melanzane? no? allora nienta!)
;)
Settembre 27th, 2008 at 13:19
Ho controllato il link e ho letto la notizia con i miei occhi, ma stento ancora a crederci. Significa che fino all’anno scorso usavano le macchine “per” scrivere? Mi chiedo, “per” firmare i documenti, saranno già passati alla biro o useranno ancora la penna d’oca? La seconda direi, o avrebbero rilasciato qualche dichiarazione altrettanto entusiasta sulla bellezza di non temere più di rovesciare il calamaio.
Settembre 27th, 2008 at 13:42
giusy, fino alla sessione straordinaria di giugno scorso, per la precisione. Ma la colpa non è dell’Ordine e neppure dei candidati: occorreva un decreto legge, poi convertito in legge, del Governo. Fatto il decreto (lo scorso anno) occorreva il regolamento ministeriale (L’esame è sotto il controllo del ministero di Giustizia).
C’era poi da superare lo scoglio logistico. Due problemi: 1) fornitura di computer: personali (come lo era per la macchina per scrivere) o di proprietà dell’Ordine?
2) come disabilitare funzioni di memoria, accesso all’hd, o peggio uso di internet mobile?
L’unica colpa che si può attribuire all’Ordine è di aver scelto la soluzione più complessa. Uso di computer personali previa installazione di un sistema operativo che disabilitasse quelle funzioni e consentisse un’impaginazione standard per garantire l’anonimato della prova scritta.
Avrebbero potuto comprare uno stock di vecchi 486 da far girare in ms-dos e invece si raccontano scene da panico.
Hanno fornito un cd con un sistema operativo linux based. Boot di avvio dal Cd e memorizzazione del testo su una penna usb.
Panico totale tra i candidati, che in futuro saranno ottimi professionisti, ma sicuramente non tutti avevano praticità con operazioni in bios. Altro problema per chi era dotato di imac privi di lettore cd, o di netbook altrettanto “monomati”. Per tutti poi è valso il divieto di estrarre la penna usb prima di spegnere il computer. Pena: la perdita dell’elaborato. Inutile precisare che per improvvisa perdita di alimentazione e quindi spegnimento del pc, tutto da rifare.
I, pur trafficando con i computer da vent’anni e più, appartengo alla generazione della macchina per scrivere. e menomale.
Settembre 27th, 2008 at 15:59
Hanno fornito un cd con un sistema operativo linux based. Boot di avvio dal Cd e memorizzazione del testo su una penna usb.
GRANDI!!!! :)
Settembre 27th, 2008 at 16:33
Mammifero, ho anch’io un computer (computer…mo’) con linux… ma se nella vita conosci solo word e IE, come minimo ti viene un coccolone se te lo ritrovi a un esame di stato. Fidati! :)
Settembre 27th, 2008 at 18:44
beati voi io il tema per il concorso da assistente parlamentare l’ho fatto con carta e penna e infatti non sono riuscito a ricopiarlo
Settembre 27th, 2008 at 20:48
La svolta storica ci sarà ne momento in cui si useranno le macchine per scrivere invece di quelle già scritte o ancora da scrivere.. Frassica docet..
Settembre 27th, 2008 at 20:54
Molto interessante il racconto e la spiegazione di anonimo, grazie.
Settembre 28th, 2008 at 10:05
Questa incredibile innovazione e la conseguente compiaciuta soddisfazione del presidente dell’ordine è più che adeguata ad un paesone che, secondo Tullio De Mauro, ha un terzo di popolazione che ha difficoltà di lettura, scrittura e conteggio e c’è un altro terzo che supera queste difficoltà , ma non procede oltre.
Insomma, ogni paese ha i giornalisti che si merita.
Settembre 28th, 2008 at 10:27
@lockone
Da pagina 466 di Parlare e Scrivere Meglio di Aldo Gabrielli
“Attenti a non usare la preposizone da con un infinito di valore attivo, rispetto al quale la cosa che è designata ha funzione di soggetto.
Quindi si deve dire: macchina per scrivere, macchina per cucire, ferro per stirare,
mentre si deve dire:
ferro da stiro
matita da disegno.”
Settembre 29th, 2008 at 02:39
Mamma mia quanti bei maestrini con tanto tempo libero…
Che miseria umana.
Settembre 29th, 2008 at 07:46
già … visitando il manteblog si corre il rischio di imparare qualcosa di nuovo, ogni tanto… ma c’è chi ama vivere pericolosamente ;)
Settembre 29th, 2008 at 08:05
Che presuntuosi questi drogati di tecnologia, chissà cosa c’è di tanto sbagliato in una semplice macchina da scrivere.
Settembre 29th, 2008 at 10:51
La lingua è definita da chi la parla: se una persona in tutta Italia dice “macchina da scrivere” può essere uno strafalcione, ma se lo dicono tutti, bene, quella è la nuova espressione corretta.
Del resto, l’anacoluto in Italia l’abbiamo legalizzato in questi ultimi 10-20 anni :-P