Il post “Email che fanno male” ha in questo momento quasi 500 commenti.
La parola Carrefour (l’azienda coinvolta nel triste episodio citato nel post) nell’ultimo mese e’ stata citata sui blog italiani 396 volte. Nell’ultima settimana (il caso e’ esploso venerdi’ scorso) le citazioni sono state 394. 249 nelle ultime 24 ore.
Questo e’ il grafico per il termine Carrefour su Technorati.
Questa la vignetta di Canemucca
Nella giornata di ieri Carrefour ha inviato una email di risposta a tutti coloro i quali avevano inviato messaggi di protesta per l’episodio ma sul sito web dell’azienda non c’e’ in questo momento traccia della notizia.
Nei commenti al post di Barbara una responsabile di Mattel Italia (azienda solo marginalmente coinvolta nella vicenda) offre al figlio di Barbara prodotti in omaggio.
Nei prossimi giorni verosimilmente anche il ranking di Carrefour su Google sara’ condizionato dalla vicenda.
Settembre 16th, 2008 at 10:55
Mi si accuserà di buttare tutto in politica, ma questo è frutto del clima fascista che si respira da qualche anno in Italia. La gente ha perso qualsiasi genere di coesione sociale e comprensione dell’altro e del diverso, è il trionfo dell’individualismo e della vittoria a ogni costo sul prossimo. E se il prossimo è debole tanto meglio, vincere sarà più facile.
Settembre 16th, 2008 at 11:33
Il ranking è già adesso considerevole, infatti se si cerca Carrefour Assago, tra i primi risultati ci sono già riferimenti alla vicenda.
Settembre 16th, 2008 at 11:44
Veramente una storia da far raccapricciare…. Spero che i commenti e l’affetto della rete e dei blog abbiano risollevato il morale della mamma e del figlio….
Settembre 16th, 2008 at 11:56
A me più di tutto hanno fatto impressione due cose: l’indifferenza delle altre mamme ma soprattutto la cretineria della commessa che se n’è uscita con una frase che se fosse mia figlia la riempirei di schiaffi.
Settembre 16th, 2008 at 12:10
Ho letto della questione via Gilioli, ma francamente (forse perchè non ho approfondito) non capisco cosa c’entri Carrefour.
Forse la stupidità umana è stata appaltata da una catena commerciale piuttosto che un altra? Non poteva essere successo in una coop, o esselunga? Secondo me sono stupide le persone che hanno detto e fatto quello che è stato riportato, non l’azienda presso la quale lavorano.
Zagabart
Settembre 16th, 2008 at 12:12
Ammazza che crudeltà
Settembre 16th, 2008 at 12:21
Al di là della effettiva responsabilità di Carrefour per l’accaduto (che oggettivamente c’è comunque) vorrei notare a margine che PRIMA di sparare il comunicato stampa come risposta automatica alle email di protesta, qualcuno di Carrefour avrebbe dovuto postare personalmente sul blog di Black Cat…
Settembre 16th, 2008 at 12:27
Continuando con gli strumenti di analisi che offre la rete, non posso fare a meno di notare che la ricerca di Carrefour Assago su blogsearch.google.it restituisce 538 risultati, mentre quella su news.google.it ne offre solo 5, di cui 3 in realtà di testate che esistono unicamente online (Excite e MyTech) e solo una di un grosso gruppo editoriale (ViviMilano). Attendo con speranza le edizioni dei quotidiani di domani…
Settembre 16th, 2008 at 12:57
Non si capisce cosa c’entri Carrefour, non è stato un loro dipendente a rendersi responsabile dell’episodio che mi sembra di capire è avvenuto all’esterno nell’ambito di un evento organizzato da altri epr sponsorizzare prodotti che non c’entrano con Carrefour.
Settembre 16th, 2008 at 13:03
Bisognerebbe anche dire al signor canenucca (ma chi è?) di informarsi meglio sull’accaduto prima di sparare una vignetta prevenuta e razzista nei confronti di una intera categoria.
Il responsabile dell’episodio è un FOTORAFO (hai presente mucca quelli che fanno le fotografie?) e non una guardia giurata, rappresentata tra l’altro con pettinatura biondina e aspetto da nazi (questo singore crede forse che tutte le guardie giurate siano nazi? beh si sbaglia di grosso).
Anzi la guardia giurata, a detta della mamma del bambino, aveva tranquillamente familiarizzato con lui ed è l’unica che ha tentato di scusarsi.
Signor canemucca o quel che è un po’ più di rispetto per chi lavora, fa un lavoro non certo divertente come il suo e non perchè l’ha scelto.
Perlomeno si informi prima di sparare bischerate a fumetti
Settembre 16th, 2008 at 15:47
Se nei vari post è linkato anche il sito di Carrerfour anche l’azienda ci guadagna in pagerank…
Quindi quando si citano aspetti negativi, conviene sempre mettere un nofollow, per fare in modo che dopo l’onda l’azienda non ci guadagni in PR.
Settembre 16th, 2008 at 16:39
Leggere queste notizie fa inc***are, e personalmente mi terrò alla larga da Carrefour per i miei futuri acquisti.
E quel che mi dispiace è che han fatto questo a un bambino al quale sarà ancora più difficile (se non impossibile) spiegare che quella foto con Saetta è in realtà solo un modo per spillare soldi.
Settembre 16th, 2008 at 17:35
@Enrico Bianchessi
Infatti, episodio raccapricciante a parte, il senso del post di Mantellini sta nel titolo. E da come ha gestito la cosa Carrefour ti dimostra che molte aziende non sanno come confrontarsi con le dinamiche del web 2.0 (oddio l’ho scritto :-|)
Settembre 16th, 2008 at 20:26
Uno bellissimo sviluppo di una storia di merda. Dio benedica la rete.
Settembre 16th, 2008 at 22:13
da informazioni di prima mano posso confermare che nella odierna tappa del Cars tour in quel del Carrefour di Paderno Dugnano, non era presente alcun fotografo :)
(si può gioire anche per un licenziamento, qualche volta)
Settembre 16th, 2008 at 22:53
boh, tutta st’indignazione è puresacrosanta, ma carrefour che c’entra?
cosa avrebbe dovuto fare, chiedere prima al fotografo se avrebbe mandato a quel paese i bambini autistici?
poteva capitare ovunque.
Settembre 17th, 2008 at 02:37
Poteva capitare ovunque ma è capitato a Carrefour.
Non è che possiamo chiedere conto alla Nike, per dire, dei suoi fornitori per farci dire che non usano manodopera minorile, o alla Ferrero per accertarci che chi vende loro l’olio di palma non lo produca disboscando la Malesia, e poi fare spallucce se un fornitore di Carrefour fa lo stronzo con un bimbo.
Chi li ha scelti, quei fotografi, Gesù Bambino? Non mi pare.
Settembre 17th, 2008 at 08:02
Non li ha scelti nemmeno Carrefour, l’evento non era organizzato da Carrefour e il fotografo non era un dipendente o un fornitore di Carrefour.
Io credo che bisognerebbe stare attenti prima di lanciare accuse a vanvera a una azienda importante senza nemmeno sapere come sono andati i fatti (per ora abbiamo una sola testimonianza, ovviamente di parte). Insomma nessuno era lì presente, ma tutti si sentono in diritto di accusare e di emettere una sentenza definitiva.
Settembre 17th, 2008 at 08:25
“Anonymous said…” è il figlio di Carrefour.
Settembre 17th, 2008 at 10:02
Purtroppo no, non lo sono, sono solo una persona qualunque stanca di chiacchiericci superficiali e di accuse lanciate a vanvera nei confronti di chiunque (persona fisica o azienda) che abbia la sfortuna di capitare nelle grinfie di commentatori improvvisati che, senza prima informarsi sui fatti o sentire versioni diverse dalla prima sono pronti a emettere sentenze (ovviamente sempre e solo di condanna perchè per certe persone la presunzione di innocenza e il diritto alla difesa non esistono).
Settembre 17th, 2008 at 10:53
@ Alessandro Ronchi. Non mi pare che il fatto di guadaganre in pagerank in questo caso sia un vantaggio per Carrefour.. Ricordate il caso di Sony e dell rootkit legato ai sistemi anticopia ? il page rank andò alle stelle, ma non credo in Sony siano stati molto felici delle conseguenze. Nella comunicazione il “parlate pure male di me, purchè ne parliate” non è sempre vero…
@Anonymus: Dal punto di vista della comunicazione comunque è Carrefour che doveva attivarsi subito e ,a mio parere, meglio di come si è attivata, perchè comunque la cosa è accaduta sotto il brand Carrefour (assieme a Mattel) e in termini di reputazione è questo ciò che conta.
Settembre 17th, 2008 at 11:02
Comunque, per completezza di informazione, quelli che dovevano muoversi in termini di comunicazione erano Mattel, la Walt Disney (perchè l’iniziativa è sua) e la Idtime (http://www.idtime.it/Scheda_regolamento.asp) che , se non sbaglio, è l’agenzia che ha gestito la promozione.
Settembre 17th, 2008 at 11:24
….senza contare che non era il figlio di Barbara quello della email.
Settembre 17th, 2008 at 11:57
All’anonimo e strenuo difensore di Carrefour forse e’ sfuggita questa frase nel post originale: “Una signorina, ***con la Vostra tshirt***, mi si è avvicinata per chiedermi cosa fosse successo. Alla mia spiegazione, dopo averle detto che il piccolo aveva una sindrome autistica, mi ha detto “Ma se non è normale non lo deve portare in mezzo alla gente“.”
Settembre 17th, 2008 at 12:59
“non neurotipico”? hmmm… Vabbè, non trovate interessante che non si ponga la questione di cosa sia accaduto veramente, anche solo fare l’ipotesi accademica che le cose non sia andate esattamente come la signora descrive?
Settembre 17th, 2008 at 13:33
Come sono andate esattamente le cose mi pare non interessi a nessuno, altrimenti nessuno emetterebbe sentenze defintive sulla base della prima e unica versione che abbiamo.
Per Stefano, eri lì personalmente? hai verificato l’accaduto? hai sentito quella frase con le tue orecchie? No? e allora ti sei già risposto da solo, non devo dirti altro.
Settembre 17th, 2008 at 15:06
Mi piacerebbe che qualcuno che ne sappia più di me di “Rete” faccia qualche commento su questa mancanza di senso critico. Io ne capisco poco o nulla, ma a naso direi che si potrebbe alla lunga verificare una sorta di saturazione sulla falsariga di quello che accade per le catene di s. antonio. Sarebbe un peccato, no?
Settembre 17th, 2008 at 17:33
anonimo, non saprei cosa dirti. io e altri qui dentro la signora in questione la conosciamo, chi la legge da anni, chi ci ha fatto aperitivi e gite… e il pensiero di quello che hanno passato lei e il piccolo ci fa parecchio incazzare. tu svolgi pure il tema del diritto alla difesa, pur pagato meno dello stuolo di avvocati di carrefour è un tuo diritto. credo sia un mio diritto pensare che dal mio punto di vista la tua posizione è decisamente sgradevole. tutto qui.
Settembre 17th, 2008 at 23:12
Ma perchè sgradevole? Perchè dubita di un racconto su internet? E guarda che questo non ha nulla a che fare con il tuo diritto ad incazzarti. Se tu conosci la persona coinvolta la tua posizione è ovviamente diversa. Io sono figlio di due sordi e questo tipo di situazioni le ho vissute da diversi punti di vista, e per questa mia esperienza mi sento di dire che a volte i genitori hanno, in totale buona fede, una percezione diversa di quello che accade. Per esempio io mi sono irrigidito davanti all’utilizzo del termine “neurotipico” perchè mi evoca certi genitori di sordi che scatenano delle guerre incredibili se si chiamano i loro figli sordomuti o sordi e s’inventano delle espressioni assurde (ho sentito “diversamente udenti” e “normocomunicanti” o qualcosa del genere) per addolcire la realtà di un handicap che comunque c’è. Per cui, dato che non conosco le persone dietro il racconto, non mi sento assolutamente sgradevole se non parto lancia in resta per un sit in davanti alla sede di carrefour. Che alla fine sarebbe più comodo che non porsi delle domande. E con questo chiudo che ho scritto fin troppo. Grazie dello spazio nei commenti e ciao.
Settembre 18th, 2008 at 01:41
Beh, che c’entra Carrefour: se un tizio fa una festa a casa e durante la festa l’animatore dei bambini ne picchia uno, l’animatore ne risponde in tribunale ma al padrone di casa verrà detto “potevi scegliertelo meglio, l’animatore”.
E per il resto, la Rete ha funzionato, non sempre accade eh. Dunque, meglio così.
Settembre 18th, 2008 at 11:18
Allo scettico, non so se la signora si è inventata anche la telefonata dell’Amministratore Delegato di Carrefour Italia.
Settembre 18th, 2008 at 14:00
Carrefour ha fatto bene dal suo punto di vista a telefonare con tutto il can can che è stato montato, ad arte?, sulla vicenda. Ma questo non mi dice che i fatti sono andati esattamente così come racconta questa signora, ancora non ho sentito nessuna altra versione mi pare.
Settembre 18th, 2008 at 15:37
Vabbè, anonimo, se preferisci credere a una versione che nessuno ha raccontato, quella in cui non è successo quello che si dice, piuttosto che alla versione che invece è stata raccontata e per la quale si è smosso l’AD di un’importante azienda, boh, non so che dirti, fai un po’ tu.
Settembre 19th, 2008 at 23:14
Scusatemi, ma io onestamente di fronte allo scetticismo di alcune persone rido come una matta. Non avrei dovuto dire “neurotipico”? E perchè? Avrei dovuto scrivere “normale”? No, perchè mio figlio, seppure non “neurotipico” E’ normale, è un bambino come tanti altri, che sogna, si emoziona, piange e ride. E a modo suo manda anche a quel paese.
Anch’io, non credete, avrei preferito che qualcuno degli str… ehm, dei genitori presenti si palesasse, ma non è stato così. In compenso, avessi raccontato un sacco di fandonie, certamente tutti gli incaricati presenti avrebbero potuto smentire, cosa che mi pare non sia stata fatta, anzi… bah, dubitate. Io vado avanti per la mia strada e ringrazio chi ha dato voce alla notizia :)
Settembre 22nd, 2008 at 23:56
Anonymous, poi magari con calma ci spieghi a quale scopo black cat avrebbe dovuto inventarsi tutta la storia.
Per la quale, peraltro, si possono pure configurare reati:
http://www.informahandicap.it/struttura.asp?notizia=1210&cerca=notizie
E dopo che avessi anche sentito un' altra versione, in base a che cosa pensi di poter decidere dove stia effettivamente la verità ?