05
Set
Il PDF pubblicato sul sito web dell’Economist e’ lungo ed estremamente noioso ma la sostanza e’ che Silvio Berlusconi dovra’ pagare 25000 euro all’Economist di Londra. Un giudice milanese ha stabilito che il settimanale inglese poteva (anno 2001) scrivere che Berlusconi era inadatto alla guida del paese senza per questo aver diffamato l’attuale Premier.
(via repubblica.it)
update: a margine della vicenda la cosa piu’ importante forse l’ha scritta .mau.: “L’Economist ha potuto aspettare sette anni per vedersi dare ragione. Un Pinco Pallino qualunque no. Ricordatevelo.“
Settembre 5th, 2008 at 19:17
se era un blog, era gia’ bello che chiuso/morto e sepolto dal 2001.
Settembre 5th, 2008 at 19:21
Uhm, se non sbaglio deve pagare 25.000€ di spese processuali. Non deve darle all’Economist.
Settembre 5th, 2008 at 19:42
All’Economist o chi di dovere, questa sentenza dimostra palesemente chi aveva torto e chi aveva ragione in quel contesto.
Settembre 5th, 2008 at 19:51
si si si tratta delle spese processuali ovviamente, berlusconi voleva invece “almeno” 2 miliardi di lire
Settembre 5th, 2008 at 20:21
Ha gia pagato anche le spese processuali della causa per diffamazione che aveva fatto chiedendo 20 miliardi a Luttazzi e Travaglio ( per la famosa intervista andata in TV ) e nessuno se n’è accorto.
Settembre 5th, 2008 at 20:45
L’Economist è ormai una barzelletta. Anche quando vince queste cause che fanno rumore quanto una mosca. Dalle maree di opinioni di voto che muove, fossi in Berlusconi gli verserei un obolo annuale a mo’ di ringraziamento. Se non ricordo male, anche su Prodi scrisse qualcosa di simile all’unfit, ma non fu querelato …
A proposito, Severgnini frequenta ancora quei lidi, scroccando a noi lezioni di inglese e a loro di italiano? The book is on the table.
Elena.
Settembre 6th, 2008 at 00:06
Io penso che il fatto che Berlusconi perda una causa per diffamazione non sia una notizia, dato finora ha vinto solo quella contro quel tizio che gli aveva dato del buffone.
Quanto all’Economist penso che ad un settimanale che vende un milione di copie , di cui più della metà negli Stati Uniti di spostare voti in Italia non importi un fico secco.
SI consideri che è un settimanale di destra, sia politicamente che dal punto di vista delle idee sull’economia, e questo è ciò che dà più fastidio ai tifosi di Berlusconi.
Ai quali piace certamente molto di più lo stile pornosoft di Panorama.
Settembre 6th, 2008 at 01:16
Ma questa vittoria giudiziaria dell’Economist per un vecchio articolo vuole suonare come fatto politico per mostrare la strada verso qualcosa?
Se qualcuno domani batte a biliardino Berlusconi vuol dire che finalmente c’è una giustizia?
Dai, è la canna del gas.
Il senso del mio intervento è diverso. Di destra o sinistra che sia, quando da noi ci sarà un settimanale che metterà in copertina un capo di stato straniero giudicandolo unfit (dopo aver subito anni di copertine con mafie, pistole varie, ecc), piuttosto che stare a subire e a pappagallare, ne riparleremo.
Elena
Settembre 6th, 2008 at 08:02
Il PDF è lungo ma tutt’altro che noioso, anzi direi che è piuttosto istruttivo. Questo perché la denuncia per diffamazione non riguardava la sola copertina (come per esempio il Corriere fa per nulla casualamente credere ai propri lettori: http://www.corriere.it/politica/08_settembre_05/economist_berlusconi_a00fd6fe-7b61-11dd-9625-00144f02aabc.shtml ), ma il merito dei corposi articoli ad essa connessi che ricostruivano le opache fortune e le barocche vicende giudiziarie del nostro piccolo Cesare. Cosicché il giudice, costrettovi dal dispositivo di querela, le ripercorre tutte quelle vicende, una a una, affermando nella sostanza che 1) sono correttamente ricostruite(diritto di cronaca), 2) il giudizio che Economist ne trae, ancorché duro e avverso a B., è motivato e razionale (diritto di critica).
LC
Settembre 6th, 2008 at 13:50
Elena, economist è dieci categorie più su di qualunque giornale italiano. Ma forse tu non lo leggi.
Settembre 6th, 2008 at 14:46
Io sono abbonato a Linux Journal, fa lo stesso?
Settembre 6th, 2008 at 16:57
“Unfit” o no, penso che a B. non glie ne freghi un fico secco.
“Unfit” o no lui è alla guida di questo paese, alla faccia dell’Economist e soprattutto alla faccia nostra.
E con i rilanci di Repubblica ci si p…(censored)…ulo.