Mi sono sempre chiesto perche’ gli antropologi (ghi?) facciano di tutto per non farsi capire. Anche l’articolone odierno nella pagina della cultura di Repubblica di Marino Niola non fa eccezione. Il lettore medio come me capisce il tono complice del cattedratico nei confronti della blogosfera ma non riesce ad andare molto oltre. L’unica frase che ho capito perfettamente e’ il periodo virgolettato iniziale. Forse perche’ e’ una mia vecchia definizione di blog che l’autore ha copiaincollato piuttosto allegramente. Una definizione che sottoscriverei anche oggi. Del resto citare Mantellini accando a Wittgenstein (non il blog eh) e Herder forse non era il caso.

3 commenti a “VILLAGGIO BLOG”

  1. angela dice:

    Ecco di chi era! Ho cercato su google (sono brava e diligente) ma mi dava solo l'articolo di Niola, nella versione online postato (come rilevava Luca De Biase) nella pagina della tecnologia.

    Complimenti all'autore, dunque; è proprio "bellina", la frase, infatti ho pubblicato solo quella :)

  2. M dice:

    Una definizione che quindi esclude Wittgenstein, il blog questa volta, dato che mancano sia la buca delle lettere che la porta per entrare.

  3. re@l dice:

    (…)

    Non ci siamo proprio.. c'è un oltre che potrebbe sembrare puro esercizio di stile.. speculazioni insomma, ma sai cosa (e cito una frase del mio blog)

    "La realtà  è infinitamente complessa e nel migliore dei casi di questa torta il nostro cervello riesce a gustare solo qualche briciola.

    Tuttavia anche queste briciole di lucida comprensione possono generare confusione ed instabilità .

    La società  umana è un meccanismo troppo complesso per continuare a funzionare se tutti gli ingranaggi che ne fanno parte iniziassero a porsi dubbi filosofici sul significato del proprio ruolo.

    Se un idraulico s’interrogasse sul reale significato dell’esistenza delle onde gravitazionali anziché sull’occlusione delle onde dello sciacquone, difficilmente giungerebbe a risolvere il problema in tempo utile per il prossimo bisogno corporale"

    Del resto (e non parlo di nessuno in particolare) il discorso è che non è che certe cose non si vogliono capire, ma semplicemente non si possono! capire