“In attesa dell’inferno o di altre soluzioni punitive ultraterrene, la signora scopri quel surrogato moderno del pentolone di pece bollente e di forconi che oggi si chiama internet (non a caso ribattezzata in passato proprio “infernet”). Apri’ un blog, uno di quei giornali e diari nei quali l’autore e autrice puo’ vomitare tutte le opinioni, la spazzatura e i pettegolezzi che vuole senza contraddittorio e comincio’ a raccontare i dettagli piu’ imbarazzanti e vergognosi della vita dell’uomo che l’aveva scaricata.”
Non e’ la solita scema generalizzazione che mi colpisce, quanto la perfetta sovrapposizione fra la definizione di Zucconi di “blog” e quello che io penso sempre piu’ di frequente dei “quotidiani”. Sic transit.
Luglio 19th, 2008 at 12:58
"senza contraddittorio". signor zucconi, ma che dice? anzi – mi contraddica.
Luglio 19th, 2008 at 13:48
i quotidiani non lo fanno per vendetta ma per audience. per il resto, come darti torto?
Luglio 19th, 2008 at 16:27
Chiedo venia per il nichilismo, ma temo che siano non del tutto infondate entrambe le tesi.
Luglio 20th, 2008 at 03:10
fantastico post massimo !
Luglio 20th, 2008 at 10:08
Ho deciso, farò un blog SOLO col contradditorio!
Luglio 20th, 2008 at 12:41
Ad abundantiam, si potrebbe notare che Vittorio Zucconi è anche direttore di Repubblica.it. Avete presente? Uno di quei siti internet nei quali si possono leggere anche "quei giornali e diari nei quali l'autore e autrice puo' vomitare tutte le opinioni".
Luglio 20th, 2008 at 13:13
perché, non è forse vero che sui bloggh "l'autore e autrice puo' vomitare tutte le opinioni"? Ero convinto di sì…
Luglio 21st, 2008 at 03:29
Un incrocio perfetto.
Luglio 21st, 2008 at 05:38
La penso comete, infatti volevo scrivere un post uguale. Pensavo però che mi si potresse obiettare che, a differenza dei blog, gli articoli di giornali prima di diventare pubblici vengono letti da più persone che ne "autorizzano", condividendone la responsabilità , la pubblicazione. Poi ho pensato che questa era solo un aggravante. Infatti la signora americana di cui parla Zucconi avrebbe senz'altro trovato qualche giornale locale ben disposto a pubblicare i suoi "conati" sul marito, noto produttore di Broadway.
Quindi la differenza è che il giornale sui rigurgiti ci lucra, il blog, salvo eccezioni, no.
Luglio 22nd, 2008 at 06:13
ahah forse a Zucconi brucia che almeno un paio di blog hanno smascherato alcune stupidaggini che dice sull'America, certo il contradditorio poteva farlo, gli bastava commentare, ma un giornalista della sua caratura, che traduce 'copycat' con 'gatto copione' dopo anni in America pagato da Repubblica, non si sarebbe mai abbasato a commentare e contraddire.