Ammiro profondamente il professor Adriano Prosperi, come del resto non potrebbe non fare chiunque si occupi di storia, ma non è solo per ammirazione che vorrei segnalare un suo articolo apparso su Repubblica nei giorni scorsi che forse è sfuggito alla maggior parte di coloro che non sono direttamente interessati all’argomento. Il fatto denunciato da Prosperi parrebbe, come egli stesso argomenta, una storia di altri tempi. Invece è una storia attuale che ha per protagonista una studiosa che si vede censurare il frutto delle proprie ricerche (due volumi di testo già  stampati) dal vescovo di una diocesi italiana. Per la precisione le viene “intimato”, sulla base di norme concordatarie, di mandare al macero uno dei due volumi perché le fonti testuali d’archivio in esso riprodotte (si tratta di carte processuali, del 1600-1700 relative a un tribunale dell’inquisizione) sono definite “di dubbia delicatezza, che potrebbero scandalizzare non poco il lettore“; l’altro volume deve invece essere sottoposto nientemeno che a un’adeguata commissione che si occuperà  di definire opportuni emendamenti. “Segno di ritorno all’antico?” si chiede il prof. Prosperi oppure “riflesso condizionato di una cultura che non si è aggiornata alle intenzioni delle autorità  centrali della Chiesa?” (Prosperi ci ricorda come nel 2000 papa Giovanni Paolo II aprì finalmente alla consultazione l’archivio centrale dell’Inquisizione Romana e l’annuncio fu dato dall’allora cardinale Joseph Ratzinger). Vedremo. Personalmente trovo tale vicenda d’oscurantismo inquietante e allarmante in assoluto, e non solo per gli storici. 

(alessandra)

 

7 commenti a “E IL SECOLO DEI LUMI?”

  1. LivePaola dice:

    Mah, la Chiesa è questa cosa un po' strana. Nega il matrimonio religioso al ragazzo paraplegico di Viterbo, e lo concede a Gregoraci e Briatore, fa' un po' tu.

  2. tangue dice:

    Con quale autorità  la chiesa chiede all'autrice di mandare al macero il suo volume?

    (Stavo per scrivere rogo…)

  3. Anellidifumo dice:

    Io se rimettono l'Indice dei libri proibiti sono contento. Almeno abbiamo una bella e chiara lista dei libri da leggere assolutamente. Volete mettere che servizio?

  4. frap1964 dice:

    Ratzinger che nel 2003 andava scrivendo ad una studiosa tedesca autrice di un volumetto contrario alla saga : "àˆ un bene che lei illumini la gente su Harry Potter, perché si tratta di subdole seduzioni, che agiscono inconsciamente distorcendo profondamente la cristianità  nell'anima, prima che possa crescere propriamente" era molto più cult. ;-))

    http://www.repubblica.it/2005/g/sezioni/spettacoli_e_cultura/harrypotter/harrypotter/harrypotter.html

  5. Pasquale dice:

    I tempi passano molto lentamente per la "C"hiesa.

    Io Galileo, fìg.lo del q. Vinc.o Galileo di Fiorenza, dell'età  mia d'anni 70, constituto personalmente in giudizio, e inginocchiato avanti di voi Emin.mi e Rev.mi Cardinali, in tutta la Republica Cristiana contro l'eretica pravità  generali Inquisitori; avendo davanti gl'occhi miei li sacrosanti Vangeli, quali tocco con le proprie mani, giuro che sempre ho creduto, credo adesso, e con l'aiuto di Dio crederò per l'avvenire, tutto quello che tiene, predica e insegna la S.a Cattolica e Apostolica ChiesaÂ…

    …..

    Io Galileo Galilei sodetto ho abiurato, giurato, promesso e mi sono obligato come sopra; e in fede del vero, di mia propria mano ho sottoscritta la presente cedola di mia abiurazione e recitatala di parola in parola, in Roma, nel convento della Minerva, questo dì 22 giugno 1633.

    Io, Galileo Galilei ho abiurato come di sopra, mano propria.

  6. Alessandra dice:

    @alessandra: trovo anch'io la cosa un allarmante segno dei tempi.

    @livepaola: la Chiesa è di una coerenza assoluta. La sola cosa che ha a cuore è il proprio potere, nella sostanza (garantirsi privilegi) e nella forma (ribadire in ogni circostanza che solo lei e i suoi autorizzati hanno l'autorità  di discriminare il giusto dallo sbagliato)

  7. semtex dice:

    Se pensate che l'Indice dei libri proibiti non esista più, cercate su internet l'incredibile vicenda del romanzo (si, un romanzo, non è nemmeno un saggio storico) "Imprimatur" di Monaldi & Sorti, che vende milioni di copie in tutto il mondo mentre qui in Vaticalia è scomparso, ed è pure proibito nominarlo!

    Rimarrete sbalorditi.