1) la rinuncia al nucleare si deve al referendum dell'8-9 novembre 1987 (fine anni 70 ?!?) durante il governo Goria, dal 28.07.1987 al 13.04.1988 – coalizione politica DC – PSI – PSDI – PRI – PLI (…la sinistra ?!?)
2) l'energia nucleare è la forma di energia più pulita e più sicura; (eh già , dimenticavo che le scorie radioattive con tempi di decadimento di millenni e Chernobyl son tutte bugie degli ecologisti fanatici !?!)
3) …possibilità di creare dalla scomposizione delle cellule… (eeeeeeehhhh ?!? Ah già , le famose cellule di uranio)
4 – L'uranio è una fonte esauribile come tutte le altre e ne avremo forse per altri 30/40 anni.
Certo che ce ne vuole di faccia tosta a dire che è l'energia più pulita. Ma perché Pace non gli ha fatto notare le stronzate o la armeni? Di solito non si fanno troppi scrupoli in questo senso.
Tra l'altro l'ultimo piano energetico nazionale risale "solamente" a 20 anni fa (1988) ed è proprio quello che sancì la moratoria sul nucleare dopo l'incidente del 26 aprile 1986 alla centrale di Chernobyl.
Considerati i risultati dei tre referendum sul nucleare, il Governo procedette alla sospensione dei lavori della centrale di Trino 2, alla chiusura della centrale di Latina, alla verifica della sicurezza delle centrali di Caorso e di Trino 1 e alla verifica della fattibilità di riconversione della centrale di Montalto di Castro.
Tra il 1987 ed il 1995 si ebbe la definitiva ed effettiva chiusura degli impianti in esercizio.
Invece di sparare idiozie a caso, provare a redigere un nuovo e razionale PEN, no eh?
Miller non ci vuole nessuna faccia tosta a dire che l'energia nucleare è pulita, è considerata pultia perchè non provoca emissioni nell'atmosfera, quindi nessun inquinamento. Tra l'altro noi siamo circondati da centrali nucleari a due passi dal confine e non mi pare che fino ad ora qualcuno abbia lamentato forme di inquinamento provenienti da quelle centrali. Ti sei mai accorto della loro esistenza?
Non ci accorgiamo dell'inquinamento che tutti i giorni ci avvolge e che noi produciamo (come sei venuto al lavoro stamattina? e il pc che stai usando credi che sia prodotto con energia pulita? e il tuo cellulare?ecc. ) però ce la prendiamo con le centrali nucleari che funzionano da tanti anni senza alcun danno per l'atmosfera.
Quanto alle riserve di uranio la situazione è molto controversa e la loro durata dipende da molti fattori. Affermare con sicurezza, come fai tu, che ne avremo per altri 30-40 anni mi sembra un po' azzardato dato che persino gli scienziati su questo non hanno alcuna certezza.
Ma ricordo una gaffe identica del B sulle cellule e il nucleare… questa e' recente? dalla presenza di Pace a 8.30 si direbbe di si'… (ma forse anche quella di cui ho vago ricordo io non e' poi cosi' vecchia… ed e' proprio questa…)
Alessio, le scorie, le scorie, le scorie, le scorie, le scorie sono una forma di inquinamento.
Io ci discuterei anche, con quelli che sostengono che il nucleare sia una forma pulita, ma noto che non si pongono mai il problema delle scorie, delle scorie, delle scorie, delle scorie.
Questo li riduce ipso facto a una banda di venditori di tappeti, perché, seriamente, come fate a raccontarci che c'è un'energia pulita che non inquina a due passi da casa e che noi non possiamo usarla per colpa di un referendum di fanatici? L'unica spiegazione è che ci consideriate tutti dei cretini che non conoscono l'esistenza delle scorie, le scorie, le scorie, le scorie.
Le centrali nucleari inquinano per via della produzione di scorie radioattive di non facile smaltimento e che restano pericolose per l'ambiente, per migliaia di anni.
Non lo dico io, lo dice un fisico esperto del settore: Carlo Rubbia, italiano pure lui:
Sì, sono d'accordo con Leo, il problema che non è mai abbastanza evidenziato è quello delle scorie.
E non è un problema come gli altri, ma è un problema la cui dimensione temporale supera l'intera durata della storia dell'uomo a partire dalle prime civiltà neolitiche.
Cito brevemente un estratto di quanto scrive il prof. Angelo Tartaglia del Politecnico di Torino:
"La lunga e lunghissima durata dell’attività delle scorie comporta che una soluzione del
problema si possa trovare solo cercando e trovando modi e luoghi di immagazzinamento tali da potersene poi ‘dimenticare’. In pratica occorre individuare luoghi di deposito che siano ragionevolmente ‘segregati’ rispetto all’ambiente esterno per tempi che si misurino, come minimo, in centinaia di migliaia di anni.
….
Nella scelta del luogo non bisogna farsi fuorviare da altre categorie superficiali come ad esempio i ‘deserti’. àˆ appena il caso di ricordare che 7.000 anni fa il Sahara non era affatto un deserto e ospitava una copiosa vita animale ed anche umana, e che 15.000 anni fa eravamo nel bel mezzo di un’era glaciale. Per altro 7000 o 15000 anni non sono sufficienti come orizzonte temporale di un deposito di scorie di lunga durata.
…
Una volta fatta la scelta iniziale (le centrali nucleari) e creato il problema (le scorie),
nell’assumere decisioni le motivazioni socio-politiche non possono di per sé prevalere su
quelle tecnico-scientifiche, perché si riferiscono a ragioni di opportunità su tempi
incommensurabilmente più brevi dell’orizzonte temporale del problema creato. L’opportunità del momento non può essere barattata con la sicurezza delle generazioni future."
Oltre alle scorie ci sono altri motivi per dubitare della "pulizia" dell'energia nucleare: tralasciando le possibili "perdite", molto piu' numerose del singolo incidente di Chernobil, l'intera filera dell'estrazione e arricchimento dell'uranio implica il consumo di notevoli quantita' di combustibile. E anche la costruzione e il "decommissioning" della centrale.
Certo, se paragonata al carbone e' piu' pulita, ma affermare che e' ad emissioni zero e' un po' semplicistico
IL bello è che la centrale nucleare è solo una centrale a vapore in cui le barre diuranio rese incandescenti dalla reazione nucleare fanno bollire l'acqua creando vapore.. A SIviglia si è dimostrato che la cosa si fa benissimo con il sole e con molti meno soldi e meno rischi.. Solo che qui si vogliono sempre percorrere strade più lunghe e tortuose e sopratutto più redditizie..
Si, però con il sole generi una frazione minima dell'energia che si genera con il nucleare.
E' vero. Il nucleare genera le scorie. E il carbone e il petrolio inquinano l'ambiente. Le scorie hanno almeno il vantaggio di essere più controllabili.
Ma il punto fondamentale è che se si vuole realisticamente rinunciare al nucleare, dobbiamo cambiare lo stile di vita. Basta aria condizionata, basta luci accese in città tutta la notte, basta energia elettrica ad un costo così basso.
Perchè delle due l'una: o qualcuno spiega agli italiani che devono rinunciare a buona parte delle loro comodità oppure la scelta del nucleare è semplicemente inevitabile
Non credo che vogliano effettivamente costruire centrali nucleari in Italia, è il solito annuncio ad effetto. E neanche gli altri fanno la coda: negli USA l'ultima centrale effettivamente costruita è stata commissionata nel 1973.
Cfr. articolo su la voce.info (ma il maledetto antispam non mi fa mettere il link, cercatelo).
Non solo le scorie sono più controllabili come giustamente scrive David, es ono sottoposte a controlli e procedure di sicurezza ben maggiori che quelle attive per tutte le altre catene produttive di energia. Sono anche allo studio forme alternative e altamente innovative come il riprocessamento mentre mi pare che per altre emissioni inquinanti siamo fermi a 30 anni fa.
E David ha ragione anche sul secondo punto, è la solita schizofrenia dell'uomo moderno e ipertecnologizzato che pretende di consumare energia in modo scriteriato e all'infinito però vorrebbe un mondo tutto bello e pulito come era qualche secolo fa.
1. il nucleare produce solo energia elettrica, non risolve altri problemi di inquinamento, come il riscaldamento (x il quale si potrebbe usare fosse geotermiche o solare termico con riscaldamento a pavimento, mantenendo comuqnue sistemi ibridi con il gas se queso fosse necessario)
oppure come il traffico (quindi più trasporto pubblico e più biogas, senza eccedere come sta succedendo in Brasile)
2. entro il 2020 dovremmo raggiungere ill 20% di produzione energetica da energie rinnovabili e ridurre le emissioni di co2 sempre del 20%, altrimenti pagheremo multe molto salate.
prima di avere del nucleare che produca una consistente quantità di energia in italia servono almeno una ventina di anni, contro i 3-4 per realizzare impianti fotovoltaici eolici ecc.. .
Scusa Alessio, ma forse non ti è ben chiaro il problema delle scorie in termini temporali, che ho provato a sintetizzare in un mio precedente post. Quando il periodo di tempo necessario non è di anni o decenni, ma neanche centinaia di anni, bensì decine di millenni, non esiste e non può esistere una procedura di sicurezza, può solo esistere uno stoccaggio definitivo che permetta di dimenticarsi l'esistenza di queste scorie.
In assenza di questo, io ritengo sia imprudente (e forse criminale) intraprendere l'avvio del nucleare. Allora per prima cosa bisogna decidere e dire "dove" stoccare le scorie. Poi possiamo ragionare su tutto il resto (costi, disponibilità di uranio, inquinamento indotto, sicurezza della gestione, etc.).
Per quanto riguarda il "riprocessamento" non mi pare che risolva il problema; forse dovrei dire "risolverebbe", visto che anche tu parli di studi.
Qualcuno ha dati sulla quantità di energia elettrica che intendono produrre?
A me sembra di ricordare un intervento di Rubbia in cui parlava della possibilità di coprire, con il numero di centrali che intendono costruire, non più del 10% del fabbisogno nazionale (vado a memoria, potrei sbagliarmi).
in fondo, quelli che non si preoccupano per lo smaltimento delle scorie radioattive hanno ragione… in Italia ce la caviamo così bene con la "semplice" monnezza, che smaltire le scorie, per noi, sarà un gioco da ragazzi… basterà scavare una cava abusiva nei pressi di qualche paesino sperduto del Sannio o del Polesine ed il gioco è fatto.
In particolare il dettaglio dei motivi del disastro di Chernobyl, come è gestito negli altri paesi il problema delle scorie e gli studi sulla trasmutazione dei rifiuti radioattivi (Rubbia).
Fripp lo stoccaggio è già una procedura di sicurezza, quindi come fai a dire che non esistono? Esistono eccome se esistono e di qualità assolutamente superiore a quelle previste per altre attività di elevata pericolosità per l'ambiente. In ogni caso noto che nessuno ha voluto discutere sul risparmio e sul drastico mutamento delle abitudini di vita. Continueremo a consumare in modo dissennato e ipertrofico e continueremo a pagarne le conseguemze, la necessità di nuove centrali è una di queste.
E' difficile farsi un'opinione secondo me. Tolte le scorie, non producono inquinamento e anche la loro pericolosità è praticamente ormai ridottissima grazie alle centrali di nuova generazione.
Il problema sono le scorie e la disponibilità di uranio. Sulla disponibilità di uranio non so niente… le scorie pensavo fossero un problema finchè non ho visto un servizio sulla Francia. Sapete quanto spazio occupano tutte le scorie prodotte dagli anni 70 ad oggi in Francia? Lo spazio di una piscina… voglio dire, è davvero poco, possibile non essere in grado di conservarle decentemente nei prossimi anni? Pensiamoci…
In questa domenica di pioggia che non concilia l’ottimismo mi pare che l’Italia abbia al momento due priorità impellenti:
Allontanare Conte.
Allontanare Arcuri.
Giugno 11th, 2008 at 17:42
Tris di cazzate:
1) la rinuncia al nucleare si deve al referendum dell'8-9 novembre 1987 (fine anni 70 ?!?) durante il governo Goria, dal 28.07.1987 al 13.04.1988 – coalizione politica DC – PSI – PSDI – PRI – PLI (…la sinistra ?!?)
2) l'energia nucleare è la forma di energia più pulita e più sicura; (eh già , dimenticavo che le scorie radioattive con tempi di decadimento di millenni e Chernobyl son tutte bugie degli ecologisti fanatici !?!)
3) …possibilità di creare dalla scomposizione delle cellule… (eeeeeeehhhh ?!? Ah già , le famose cellule di uranio)
:-D
Giugno 11th, 2008 at 17:53
4 – L'uranio è una fonte esauribile come tutte le altre e ne avremo forse per altri 30/40 anni.
Certo che ce ne vuole di faccia tosta a dire che è l'energia più pulita. Ma perché Pace non gli ha fatto notare le stronzate o la armeni? Di solito non si fanno troppi scrupoli in questo senso.
Bisogna fare come rubbia. Tutti in spagna…
Giugno 11th, 2008 at 18:07
a volte questo blog mi deprime. ma il fatto e' che non e' per niente colpa del blog.
Giugno 11th, 2008 at 18:27
Tra l'altro l'ultimo piano energetico nazionale risale "solamente" a 20 anni fa (1988) ed è proprio quello che sancì la moratoria sul nucleare dopo l'incidente del 26 aprile 1986 alla centrale di Chernobyl.
Considerati i risultati dei tre referendum sul nucleare, il Governo procedette alla sospensione dei lavori della centrale di Trino 2, alla chiusura della centrale di Latina, alla verifica della sicurezza delle centrali di Caorso e di Trino 1 e alla verifica della fattibilità di riconversione della centrale di Montalto di Castro.
Tra il 1987 ed il 1995 si ebbe la definitiva ed effettiva chiusura degli impianti in esercizio.
Invece di sparare idiozie a caso, provare a redigere un nuovo e razionale PEN, no eh?
Giugno 11th, 2008 at 19:12
Segnalo questo video su YouTube
La morte di Enrico Fermi:
youtube.com/watch?v=lSpw0O1zqFU
Giugno 12th, 2008 at 02:35
Miller non ci vuole nessuna faccia tosta a dire che l'energia nucleare è pulita, è considerata pultia perchè non provoca emissioni nell'atmosfera, quindi nessun inquinamento. Tra l'altro noi siamo circondati da centrali nucleari a due passi dal confine e non mi pare che fino ad ora qualcuno abbia lamentato forme di inquinamento provenienti da quelle centrali. Ti sei mai accorto della loro esistenza?
Non ci accorgiamo dell'inquinamento che tutti i giorni ci avvolge e che noi produciamo (come sei venuto al lavoro stamattina? e il pc che stai usando credi che sia prodotto con energia pulita? e il tuo cellulare?ecc. ) però ce la prendiamo con le centrali nucleari che funzionano da tanti anni senza alcun danno per l'atmosfera.
Quanto alle riserve di uranio la situazione è molto controversa e la loro durata dipende da molti fattori. Affermare con sicurezza, come fai tu, che ne avremo per altri 30-40 anni mi sembra un po' azzardato dato che persino gli scienziati su questo non hanno alcuna certezza.
Giugno 12th, 2008 at 02:47
Ma ricordo una gaffe identica del B sulle cellule e il nucleare… questa e' recente? dalla presenza di Pace a 8.30 si direbbe di si'… (ma forse anche quella di cui ho vago ricordo io non e' poi cosi' vecchia… ed e' proprio questa…)
Giugno 12th, 2008 at 02:52
Alessio, le scorie, le scorie, le scorie, le scorie, le scorie sono una forma di inquinamento.
Io ci discuterei anche, con quelli che sostengono che il nucleare sia una forma pulita, ma noto che non si pongono mai il problema delle scorie, delle scorie, delle scorie, delle scorie.
Questo li riduce ipso facto a una banda di venditori di tappeti, perché, seriamente, come fate a raccontarci che c'è un'energia pulita che non inquina a due passi da casa e che noi non possiamo usarla per colpa di un referendum di fanatici? L'unica spiegazione è che ci consideriate tutti dei cretini che non conoscono l'esistenza delle scorie, le scorie, le scorie, le scorie.
Giugno 12th, 2008 at 03:43
Le centrali nucleari inquinano per via della produzione di scorie radioattive di non facile smaltimento e che restano pericolose per l'ambiente, per migliaia di anni.
Non lo dico io, lo dice un fisico esperto del settore: Carlo Rubbia, italiano pure lui:
youtube.com/watch?v=8xrqu4GeU1c
youtube.com/watch?v=tcVYtygPF4E
Giugno 12th, 2008 at 04:07
Sì, sono d'accordo con Leo, il problema che non è mai abbastanza evidenziato è quello delle scorie.
E non è un problema come gli altri, ma è un problema la cui dimensione temporale supera l'intera durata della storia dell'uomo a partire dalle prime civiltà neolitiche.
Cito brevemente un estratto di quanto scrive il prof. Angelo Tartaglia del Politecnico di Torino:
"La lunga e lunghissima durata dell’attività delle scorie comporta che una soluzione del
problema si possa trovare solo cercando e trovando modi e luoghi di immagazzinamento tali da potersene poi ‘dimenticare’. In pratica occorre individuare luoghi di deposito che siano ragionevolmente ‘segregati’ rispetto all’ambiente esterno per tempi che si misurino, come minimo, in centinaia di migliaia di anni.
….
Nella scelta del luogo non bisogna farsi fuorviare da altre categorie superficiali come ad esempio i ‘deserti’. àˆ appena il caso di ricordare che 7.000 anni fa il Sahara non era affatto un deserto e ospitava una copiosa vita animale ed anche umana, e che 15.000 anni fa eravamo nel bel mezzo di un’era glaciale. Per altro 7000 o 15000 anni non sono sufficienti come orizzonte temporale di un deposito di scorie di lunga durata.
…
Una volta fatta la scelta iniziale (le centrali nucleari) e creato il problema (le scorie),
nell’assumere decisioni le motivazioni socio-politiche non possono di per sé prevalere su
quelle tecnico-scientifiche, perché si riferiscono a ragioni di opportunità su tempi
incommensurabilmente più brevi dell’orizzonte temporale del problema creato. L’opportunità del momento non può essere barattata con la sicurezza delle generazioni future."
Giugno 12th, 2008 at 04:17
Oltre alle scorie ci sono altri motivi per dubitare della "pulizia" dell'energia nucleare: tralasciando le possibili "perdite", molto piu' numerose del singolo incidente di Chernobil, l'intera filera dell'estrazione e arricchimento dell'uranio implica il consumo di notevoli quantita' di combustibile. E anche la costruzione e il "decommissioning" della centrale.
Certo, se paragonata al carbone e' piu' pulita, ma affermare che e' ad emissioni zero e' un po' semplicistico
Giugno 12th, 2008 at 04:56
IL bello è che la centrale nucleare è solo una centrale a vapore in cui le barre diuranio rese incandescenti dalla reazione nucleare fanno bollire l'acqua creando vapore.. A SIviglia si è dimostrato che la cosa si fa benissimo con il sole e con molti meno soldi e meno rischi.. Solo che qui si vogliono sempre percorrere strade più lunghe e tortuose e sopratutto più redditizie..
Giugno 12th, 2008 at 05:05
ma l'uranio non esaurisce?solo gas e carbone esauriscono?
Giugno 12th, 2008 at 05:14
Si, però con il sole generi una frazione minima dell'energia che si genera con il nucleare.
E' vero. Il nucleare genera le scorie. E il carbone e il petrolio inquinano l'ambiente. Le scorie hanno almeno il vantaggio di essere più controllabili.
Ma il punto fondamentale è che se si vuole realisticamente rinunciare al nucleare, dobbiamo cambiare lo stile di vita. Basta aria condizionata, basta luci accese in città tutta la notte, basta energia elettrica ad un costo così basso.
Perchè delle due l'una: o qualcuno spiega agli italiani che devono rinunciare a buona parte delle loro comodità oppure la scelta del nucleare è semplicemente inevitabile
Giugno 12th, 2008 at 07:03
Non credo che vogliano effettivamente costruire centrali nucleari in Italia, è il solito annuncio ad effetto. E neanche gli altri fanno la coda: negli USA l'ultima centrale effettivamente costruita è stata commissionata nel 1973.
Cfr. articolo su la voce.info (ma il maledetto antispam non mi fa mettere il link, cercatelo).
Giugno 12th, 2008 at 07:57
Basta aria condizionata, basta luci accese in città tutta la notte, basta energia elettrica ad un costo così basso.
"Basta sprecare", che bisogno c'è di usare così tante parole?
Giugno 12th, 2008 at 08:09
Non solo le scorie sono più controllabili come giustamente scrive David, es ono sottoposte a controlli e procedure di sicurezza ben maggiori che quelle attive per tutte le altre catene produttive di energia. Sono anche allo studio forme alternative e altamente innovative come il riprocessamento mentre mi pare che per altre emissioni inquinanti siamo fermi a 30 anni fa.
E David ha ragione anche sul secondo punto, è la solita schizofrenia dell'uomo moderno e ipertecnologizzato che pretende di consumare energia in modo scriteriato e all'infinito però vorrebbe un mondo tutto bello e pulito come era qualche secolo fa.
Giugno 12th, 2008 at 08:42
non sono sole le scorie il problema.
ne dico solo due, sa sono molti altri
1. il nucleare produce solo energia elettrica, non risolve altri problemi di inquinamento, come il riscaldamento (x il quale si potrebbe usare fosse geotermiche o solare termico con riscaldamento a pavimento, mantenendo comuqnue sistemi ibridi con il gas se queso fosse necessario)
oppure come il traffico (quindi più trasporto pubblico e più biogas, senza eccedere come sta succedendo in Brasile)
2. entro il 2020 dovremmo raggiungere ill 20% di produzione energetica da energie rinnovabili e ridurre le emissioni di co2 sempre del 20%, altrimenti pagheremo multe molto salate.
prima di avere del nucleare che produca una consistente quantità di energia in italia servono almeno una ventina di anni, contro i 3-4 per realizzare impianti fotovoltaici eolici ecc.. .
vogliamo davvero farci del male?
Giugno 12th, 2008 at 10:19
Scusa Alessio, ma forse non ti è ben chiaro il problema delle scorie in termini temporali, che ho provato a sintetizzare in un mio precedente post. Quando il periodo di tempo necessario non è di anni o decenni, ma neanche centinaia di anni, bensì decine di millenni, non esiste e non può esistere una procedura di sicurezza, può solo esistere uno stoccaggio definitivo che permetta di dimenticarsi l'esistenza di queste scorie.
In assenza di questo, io ritengo sia imprudente (e forse criminale) intraprendere l'avvio del nucleare. Allora per prima cosa bisogna decidere e dire "dove" stoccare le scorie. Poi possiamo ragionare su tutto il resto (costi, disponibilità di uranio, inquinamento indotto, sicurezza della gestione, etc.).
Per quanto riguarda il "riprocessamento" non mi pare che risolva il problema; forse dovrei dire "risolverebbe", visto che anche tu parli di studi.
Giugno 12th, 2008 at 10:25
Qualcuno ha dati sulla quantità di energia elettrica che intendono produrre?
A me sembra di ricordare un intervento di Rubbia in cui parlava della possibilità di coprire, con il numero di centrali che intendono costruire, non più del 10% del fabbisogno nazionale (vado a memoria, potrei sbagliarmi).
Giugno 12th, 2008 at 11:16
in fondo, quelli che non si preoccupano per lo smaltimento delle scorie radioattive hanno ragione… in Italia ce la caviamo così bene con la "semplice" monnezza, che smaltire le scorie, per noi, sarà un gioco da ragazzi… basterà scavare una cava abusiva nei pressi di qualche paesino sperduto del Sannio o del Polesine ed il gioco è fatto.
Giugno 12th, 2008 at 17:54
Interessante però leggere qui una visione differente del problema
http://www.seeninside.net/energia/
In particolare il dettaglio dei motivi del disastro di Chernobyl, come è gestito negli altri paesi il problema delle scorie e gli studi sulla trasmutazione dei rifiuti radioattivi (Rubbia).
Giugno 13th, 2008 at 02:17
Fripp lo stoccaggio è già una procedura di sicurezza, quindi come fai a dire che non esistono? Esistono eccome se esistono e di qualità assolutamente superiore a quelle previste per altre attività di elevata pericolosità per l'ambiente. In ogni caso noto che nessuno ha voluto discutere sul risparmio e sul drastico mutamento delle abitudini di vita. Continueremo a consumare in modo dissennato e ipertrofico e continueremo a pagarne le conseguemze, la necessità di nuove centrali è una di queste.
Giugno 13th, 2008 at 05:32
E' difficile farsi un'opinione secondo me. Tolte le scorie, non producono inquinamento e anche la loro pericolosità è praticamente ormai ridottissima grazie alle centrali di nuova generazione.
Il problema sono le scorie e la disponibilità di uranio. Sulla disponibilità di uranio non so niente… le scorie pensavo fossero un problema finchè non ho visto un servizio sulla Francia. Sapete quanto spazio occupano tutte le scorie prodotte dagli anni 70 ad oggi in Francia? Lo spazio di una piscina… voglio dire, è davvero poco, possibile non essere in grado di conservarle decentemente nei prossimi anni? Pensiamoci…
Giugno 17th, 2008 at 09:00
Esaltato dalla citazione ti incollo il permalink completo:
http://bolso.tumblr.com/post/37976293/berlusconi-enrico-fermi-le-cellule-e-lenergia