Oggi mi hanno scritto da una agenzia di marketing londinese per chiedermi se avessi avuto voglia di incontrare la bella Rebecca, ragazza australiana impegnata nelle prossime settimane in un vorticoso giro del pianeta in 33 giorni.
Dall’Australia alla Cina, fino in Alaska e negli Stati Uniti passando anche per Londra, Parigi e Venezia, il tutto pero’ stando SEMPRE in movimento. Rebecca non avra’ mai la possibilita’ di fermarsi neanche per dormire (approfittera’ di questo tempo per muoversi da una nazione all’altra o da un continente all’altro), ma avra’ sempre la possibilita’ di essere raggiungibile tramite XXXXXX. Rebecca sara’ infatti munita di XXXXXXXXXX con cui potra’ comunicare con i blogger dei paesi per cui passera’. Potra’ inoltre aggiornare il suo blog, Myspace e Facebook, tramite Twitter.
Mi chiedo semplicemente cosa accadra’ prossimamente.
Maggio 15th, 2008 at 16:08
"Rebecca non avra’ mai la possibilita’ di fermarsi neanche per dormire "
ma in Australia non ce li hanno i sindacati?
:)
Maggio 15th, 2008 at 17:14
Che razza di brand/prodotto/accidente-sparso faticoso e stressante sta pubblicizzando?
Voglio dire una che si fa il giro del mondo in 33 giorni, non dorme mai per piu' di un mese e, nel frattempo, aggiorna twitter/myspace/faccialibro non ti fa venire in mente una persona sana ed attiva ma una cocainomane strafatta che non sta mai ferma
Maggio 15th, 2008 at 18:01
ovviamente dormirà , ma in viaggio
Maggio 15th, 2008 at 18:36
Se vuoi girarle il mio mail, non mi offendo :D
ciao
z
Maggio 16th, 2008 at 03:14
Prossimamente accadrà che non te lo chiederanno nemmeno. Ti ritroverai (ci ritroveremo) questa e altre Rebecche tra i maroni tutto il giorno.
Più che degli immigrati nei nostri paesi ci dovremmo preoccupare dell'immigrazione del marketing delle nostre vite.
Mi vedo già la foto di Rebecca svenuta al prontosoccorso di Londra che rovinerà la reputazione della XXXXXX.
Maggio 16th, 2008 at 03:26
Eh eh … chissà come deve puzzare di sudore :-)
Maggio 16th, 2008 at 03:27
E naturalmente, il requisito per far parte della nuova avanguardia sociale è essere donna && gnocca.
Maggio 16th, 2008 at 03:45
Probabilmente ti arriverà un invito per provare l'anello vibrante e l'olio lubrificante ad Amsterdam (in Italia direi che è vietato).
Maggio 16th, 2008 at 04:28
Stefano,
alla coop vicino a casa mia li vendono entrambi….;)
Maggio 16th, 2008 at 06:33
Extracomunitaria e nomade. Fossi in lei eviterei di venire da queste parti, in questo periodo.
Maggio 16th, 2008 at 11:22
L'iniziativa di Skype con Rebecca
http://share.skype.com/sites/nomad/index.html
è simile a un'iniziativa di Bacardi Spagna http://www.murmanskroute.com/ e a un progetto di Heineken con Libero
http://blog.libero.it/giastar
Ed è molto più trasparente e – imho – innovativa e interessante di tante attività di placement fotografico
Maggio 16th, 2008 at 17:11
La ragazza si fermerà a Venezia il 3 Giugno. Una delle tre tappe italiane e ci stiamo coordinando per riceverla.
[spammo il post per contestualizzare] http://webeconoscenza.blogspot.com/2008/05/in-accoglienza-di-una-blogger-nomade.html [/end spam]
Accogliendo l'invito dell'agenzia ho PALESEMENTE scritto nel post-marketta sul mio blog, che si tratta di una campagna di viral-marketing e di buzz (passaparola fra blogg) ma non mi sembra nulla di male. Se lo si dice subito si sa perfettamente che non c'è nulla di subdolo come in altri casi mascherati.
Anzi, è una delle nuove dinamiche con cui si tenta di abbattere i costi della pubblicità . Proprio ieri ad un convegno di IBM si dimostrava che costa meno una campagna che mette in moto 1000 blogger con 1000 potenziali lettori l'uno, che altre forme tradizionali e generaliste, anche perchè i blogger hanno influenza su quei lettori e possono incidere più che con i modi tradizionalisti.
Avendo aderito alla campagna di Skype ho anche avuto modo di verificare che parallelamente vi è una campagna di sostegno a una ONLUS. Insomma se si spiega bene la marketta e la si accetta per quello che è, ci si rende conto che son dinamiche nuove e scenari con i quali dovremo abituarci a fare i conti.
Ovviamente, IMHO, e per conversare con alcuni scettici commenti sul tuo post.
Ciao
Maggio 17th, 2008 at 06:41
>Proprio ieri ad un convegno di IBM si dimostrava che costa meno una campagna che mette in moto 1000 blogger con 1000 potenziali lettori l'uno, che altre forme tradizionali e generaliste, anche perchè i blogger hanno influenza su quei lettori e possono incidere più che con i modi tradizionalisti.
@gigicoco: su che genere di prodotti? Parlando di IBM dubito che chiunque in his/her sound mind si comperi un 3090 o un AIX o s'installi DB2 solo perche' glielo dice un blogger foss'anche il piu' letto della terra. Marketta o non marketta che sia il post.
Maggio 17th, 2008 at 07:52
@annarella, la questione è più ampia e meriterebbe una coda lunga che, già in altri blog più specializzati del mio, si sta creando. Non posso spammare link su un blog che mi ospita, ma proprio oggi ho scritto anche di Siemens che ha aperto un blog "conversazionale" sui Data Center. IMHO, nulla è impossibile. Credo anch'io che non si riesca a comprare una petroliera grazie al buzz su un blog, ma il metodo di conversare SOPRA e a LATERE dei prodotti è una cosa positiva.
Il fatto che le grosse multinazionali afrontino queste dinamiche e le sperimentano è positivo. Molto positivo IMHO:
Altrimenti torniamo ai fogli tecnici con le specifiche. E questo sarebbe noioso e troppo formale.
Grazie per gli spunti.
Maggio 17th, 2008 at 10:42
Se la ragazza è quella della foto la incontro io! ;o)