In totale controtendenza rispetto a tutte le ossessioni post-ideologiche il mio amico F. sostiene che o la politica e’ soprattutto battaglia di idee, oppure semplicemente non e’. “Finche si va a votare per soddisfare gli interessi individuali vincera’ sempre la destra, il cui legittimo mestiere e’ dare voce agli egoismi. Il giorno in cui si tornasse a votare per il bene comune, per una idea di societa’, allora la politica tornerebbe ad appassionare, e la sinistra a vincere”.
01
Mag
Nell’Amaca di Michele Serra di oggi si semplifica troppo:
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Maggio 1st, 2008 at 09:02
Innanzitutto ciao: è la prima volta che commento un post su questo blog.
Il ragionamento dell'amico F. sarebbe palesemente esagerato se si riferisse a una destra e a una sinistra intese come modi di vedere il mondo: i buoni non stanno tutti da una parte. Quando però si identifica nella destra il populismo un po' becero di matrice berlusconiana il discorso inizia a filare meglio. Questa destra italiana corrisponde a sufficienza, secondo me, alla descrizione di F. Peccato che, certo, un voto per quel carrozzone che è adesso la sinistra italiana non possa certo dirsi un voto per il bene comune.
Maggio 1st, 2008 at 10:09
E' esattamente il contrario. Ma Serra non è mai stato una mente profonda, smessa la satira è un tromboncello.
Maggio 1st, 2008 at 10:32
Sarebbe un buon affare esportare Serra in Second Life in cambio di una dozzina di linden
Maggio 1st, 2008 at 11:50
adesso non va più bene neanche serra (e lo dico più per tonino che per soft mantellini)
e chi ci rimane? andrea mercenaro sulla prima pagine del foglio? un vorrei ma non posso della satira. e già che ci siamo perche non buttiamo via vauro e ci teniamo quello spasso spassoso di forattini?
è tutta la vita che vi tira il culo perchè chiunque abbia un briciolo di cervello e senso dell'umorismo sta a sinistra. la destra è destinata a produrre della comicità da bagaglino, non è geneticamente capace di produrre satira. guardate i guzzanti: guardate il padre che avete a destra e i figli che abbiamo a sinistra.
la cultura si produce a sinistra, e allora la destra dice che la cultura fa schifo e appena vince le elezioni decide di eliminarla: gloria a chi prende il tapiro e merda ai premi nobel. vi suona già più familiare, no?
Maggio 1st, 2008 at 12:19
nest,
io sono sempre stupito di come Serra scriva quasi sempre cose che sottoscriverei immediatamente, non mi capita quasi mai con niente di quello che leggo. Detto questo oggi ha scritto una cazzata (occorrerebbe leggere anche il resto dell'amaca per rendersene meglio conto), capita anche ai migliori
Maggio 1st, 2008 at 12:52
si lo so, non ce l'avevo con te
è che la sensazione sgradevole di essere trattata con sufficienza perchè il mio vocabolario ha più di trenta parole da chi si vanta della propria ignoranza è diventa più forte nelle ultime settimane. michele serra andrebbe seccato per come ha appoggiato quel perdente di veltroni, ma ora sento il bisogno di stringermi a quelli che sento più vicini, e così me lo tengo e comprendo la sua diffidenza verso questa destra balorda
Maggio 1st, 2008 at 14:10
nest,
a me non va bene mai niente, quindi non è un grosso problema.
Penso che l'amico F. abbia torto in questo caso specifico e trovo che le Amache siano intrise di solito di un moralismo un po' pretesco.
Nel merito è sbagliato non perché le idee non siano importanti o che la corsa all'individualismo sia il metro da adottare, ma perché le posizioni di principio a sinistra si sono cementate nel tempo proprio a partire dall'attenzione per i bisogni materiali e dalle battaglie per migliorare le condizioni di vita nella società . Dimenticarsi del nesso che lega le due cose, magari vedendole contrapposte è un errore di interpretazione che poi porta ad altre valutazioni errate sulla politica e sulle scelte da fare.
Per uscire dalle febbrili concitazioni post-elettorali e prendere un esempio più distante: in tutta la sacrosanta battaglia per la laicità fatta ai tempi del referendum sulla procreazione assistita ci si è trovati un po' tutti a farne prima di tutto una questione di principio senza la capacità di ricollegarlo a situazioni concrete e di vita quotidiana che ne facessero una battaglia a tutto tondo. Non è stata una colpa, succede quando ci si trova a combattere sulla difensiva e senza una guida, ma secondo me è stato proprio un errore di impostazione di fondo.
Un altro esempio può essere lo psicodramma sul faldone sicurezza: la sinistra, nelle sue varie componenti e posizioni, si è trovata spiazzata dall'argomento, rimbalzandosi tra le più pure dichiarazioni di principio e le più grigie constatazioni di realismo, come se non fosse nel trovare delle soluzioni mediate ai problemi scottanti che si esplica il concetto di giustizia sociale e pure di garanzia per tutti nell'interesse comune.
Se il centrosinistra rimane prigioniero di questa schizofrenia di pensiero, non ne viene mai fuori quando le cose vanno al di là dell'ordinaria amministrazione.
Maggio 2nd, 2008 at 01:48
Una volta ci si chiamava compagni, adesso AMICI .. non va bene, sa troppo De Filippi. Perchè Serra non prova con AFFINI? Oppure fate un concorso … Sta transumanza ideologica vi ha fatto un pò incartare?
Maggio 2nd, 2008 at 08:01
sarà una semplificazione ma io la condivido
ciao
Luca Montaguti
Maggio 2nd, 2008 at 08:26
E questo è uno dei motivi per cui hanno perso. Il sentirsi sempre migliori degli altri.
Ma di che ideologie stiamo parlando poi? Veltroni e Berlusconi hanno ideologie?
Qua ci sono problemi (gravi) che vanno risolti. L'Italia è sul baratro e le ideologie oggi sembrano più una sovrastruttura che ci impedisce di ragionare liberamente e di fare tutto il necessario per porre i rimedi giusti.
In soldoni: ora servirebbe semplicemente un Governo di buonsenso che faccia le cose come un buon padre di famiglia.
E chissenefrega se sarebbe di destra o di sinistra.
Il problema è che Silvio io lo vedo lontano anni luce da un buon padre di famiglia.
Maggio 2nd, 2008 at 09:43
Io la semplificherei ancora di più:
finché si andrà a votare avendo come riferimento il proprio ombellico, vincerà sempre la destra.