29
Mar
Oggi a Milano era molto caldo. Stamattina presto siamo stati a Palazzo Reale a vedere la bellissima mostra di Francis Bacon che e’ da sempre uno dei miei pittori preferiti e che negli anni ha iniziato ad affascinare anche Alessandra (la cui attenzione per la pittura si affievolisce non poco quando le opere sono meno vecchie del 1600). Una delle cose da non perdere della mostra (nella quale mancano molte delle opere piu’ note di Bacon ma che in compenso raccoglie molti quadri che non avevo mai visto, provenienti da collezioni private o musei in localita’ amene come Taipei) e’ l’intervista a Bacon stesso proiettata in una apposita sala della mostra. Che racconta un Bacon acutissimo (benche’ spesso piuttosto ubriaco) ironico, colto e a tratti francamente divertente.
A un certo punto l’intervistatore chiede a Bacon come mai sia cosi’ fissato con le bocche, come mai le dipinga cosi’ spesso e Bacon risponde che un tempo trovo’ a Parigi (mi pare) un libro di malattie della bocca le cui immagini lo affascinarono moltissimo. E che gli piaceva la bocca anche per ragioni cromatiche, le labbra rose, i denti bianchi la lingua. Al che l’intervistatore risponde: Ma Francis, mi scusi, ma le sue bocche sono quasi sempre nere! e il pittore sorridendo: Beh sa, non mi sono mai venute molto bene.
A un certo punto l’intervistatore chiede a Bacon come mai sia cosi’ fissato con le bocche, come mai le dipinga cosi’ spesso e Bacon risponde che un tempo trovo’ a Parigi (mi pare) un libro di malattie della bocca le cui immagini lo affascinarono moltissimo. E che gli piaceva la bocca anche per ragioni cromatiche, le labbra rose, i denti bianchi la lingua. Al che l’intervistatore risponde: Ma Francis, mi scusi, ma le sue bocche sono quasi sempre nere! e il pittore sorridendo: Beh sa, non mi sono mai venute molto bene.
Dopo la mostra abbiamo fatto un veloce giro in centro, compreso di appuntamento volante con .mau. di fronte alla Scala (ho visto di persona .mau. oggi per la prima volta dopo un decennio di frequentazione online) prima di andare a pranzo con Luca, Daria, Gianluca e Ilaria dalle parti di Parco Sempione. Poi in treno e via verso casa. Giornata bellssima, ora pero’ siamo cotti.
Marzo 30th, 2008 at 13:02
tempo fa, su cuore, esisteva una rubrica che si chiamava Echissenefrega. ecco, la parte finale, con quel delicatissimo name-dropping, potrebbe entrarci a pieno titolo.
Marzo 30th, 2008 at 13:11
No beh,
mi spiace ma c'e' una grande differenza Cuore si riferiva a contenuti editoriali. Questo invece e' un blog.
Se non la capisci pazienza.
saluti
Marzo 31st, 2008 at 17:36
Che poi è così raro leggere qui del mio amico Luca…