Luca mi domanda se sono orgoglioso di essere italiano. Si tratta di una domanda spinosa. Ed ora che me la sto faccendo dopo averla evitata per molto tempo temo che la risposta sia no. Poi e’ anche una domanda difficile e non univoca. Si rischia di dimostrarsi indegni del paese che ti ha cresciuto o eccessivamente condiscendenti verso le tante “non italianita’” che ci mostrano ogni giorno chiaramente accanto ai propri grandi pregi anche i propri difetti. Ma da qualche anno a questa parte io fatico a riconoscermi piu’ nello sfenato individualismo di questo popolo, nel suo essere renitente a qualsiasi norma della convivenza civile, nel progressivo inabissarsi di ogni buona creanza, della fine del rispetto per gli altri. Tracce di questi comportamenti li ritrovo puntualmente quando sono all’estero
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