Contemporaneamente scrivere una lettera a Bruno Vespa significa anche altro. Due cose fondamentalmente. La prima e’ scegliere di “dar voce all’impresentabile”. Non si scrive al paradigma della cattiva informazione per suggerire miglior decoro. Non si invita Hannibal Lecter al ballo delle debuttanti per il gusto di vedere cosa accade. Vespa e’ per molti di noi (e immagino per un numero considerevole dei firmatari della missiva) l’esempio fatto persona della cattiva informazione, dell’occupazione del suolo pubblico a colpi di giornalismo da operetta, di cerchiobottismo da terza e quarta e quinta repubblica: scrivergli una lettera e’ un po’ come immaginare di poter raddrizzare le zampe ai cani. O tentare un patto col diavolo. O, piu’ banalmente, perdere del tempo che potrebbe essere meglio impiegato per esempio giocando a Wii.
Se non bastasse Vespa (e la TV in generale) non sono ormai piu’ un grande pericolo. Sono finiti i tempi in cui era giusto piangere sulla cattiva informazione a riguardo della rete. La TV in particolare e’ ormai un media talmente sopravvalutato da poter tranquillamente archiviare le sue elucubrazioni, i suoi pseundoesperti e le altre macchiette ospitate in questa e quella trasmissione, come semplice folklore. Il teatrino informativo che unisce politici, sodali dell’informazione e quotidiani e’ certamente ancora in piedi, ma conta di fatto sempre meno nella creazione del consenso. Interessa fasce sempre piu’ depresse di popolazione e trova nel continuo gioco dei rimandi la sua illusoria consolazione. Se cosi stanno le cose allora forse una lettera su Bruno Vespa consegnata alla conversazione della rete avrebbe avuto maggior senso di una lettera a Bruno Vespa stesso. Che, poveretto, avra’ con questa, un prolungamento della illusione di continuare a contare qualcosa.
Febbraio 27th, 2008 at 19:33
Un post "ma anche"…
Febbraio 27th, 2008 at 19:45
Sottoscrivo i primi due paragrafi, il terzo è troppo ottimista. Conta sempre meno, ma conta ancora parecchio.
Febbraio 28th, 2008 at 01:10
Mante: la televisione sarà anche folklore, ma è un dato di fatto che la maggior parte degli italiani votano secondo quello che hanno capito dalla TV. Non dai quotidiani, non dalle riviste, non certo dai blog. Il voto di un appartenente alle "fasce depresse" della popolazione vale tanto quanto il tuo – è il sistema peggiore fatta eccezione per tutti gli altri, come è noto. E chi vota elegge il Parlamento, che fa le leggi, che determinano cose tipo l'assetto dei media e la libertà di informazione in rete: un circolo vizioso difficile da spezzare, ma dire "la televisione è irrilevante" è un po' come nascondersi dietro un dito. Almeno finché viviamo non nella repubblica dei blogger, ma in Italia.
Febbraio 28th, 2008 at 02:37
Caro Mante dissento con l'analisi
sarei felice che quello che dici fosse vero
ma purtroppo la televisione E' l'informazione, Vespa E' il giornalismo italiano (non tutto per fortuna ma certo quello che è riconosciuto dalla ggente)
con tutto questo però interloquire con Vespa mi pare proprio inutile
Febbraio 28th, 2008 at 02:52
condivido la prima parte del post ma non la conclusione. Purtroppo la televisione è ancora il mass media più importante, e di conseguenza il più influente. Ricordiamo che ormai le coalizioni vincono per poche migliaia di voti, ed è logico che sfruttino allo spasimo la tv, di Stato e privata. Non pigliamo la cosa sottogamba, magari è priorio "la terza camera" di Vespa che determinerà se avremo un governo Veltroni o Berlusconi. Altri 5 anni di Berlusconi per colpa di Vespa a me francamente inquietano parecchio…
Febbraio 28th, 2008 at 02:53
@LivePaola: tecnicamente hai ragione tu, ma all'atto pratico che gliene può fregare al dottorbrunovespa di quello che gli scrivono decine o centinaia di "bloggher"? Farebbe forse audience? potrebbe interessare alle "fasce depresse"? no.
Febbraio 28th, 2008 at 02:59
quoto LivePaola e aggiungo:
1) la lettera è anche utile per presentare il personaggio in questione ai giovani, le nuove Menti in formazione, a chi si affaccia 'adesso' e deve ancora farsi una posizione critica sulla 'situazione attuale' dei media nostrani;
2) Aspetterei a cantare vittoria sulla perdita di peso del medium televisivo nella lotta per il consenso, almeno riferito alla composizione della 'popolazione attuale' e delle 'leggi attuali' nostrane. Quando conta una manciata di voti per decidere le sorti di un paese, con 'statistiche attuali' che impongono un 30% di elettori "incerti-non so" per chi votare… la TV ha, ancora oggi, almeno qui, un bel peso ;-)
Febbraio 28th, 2008 at 03:03
Beh, bene o male nella blogosfera fa audience quello che accade in televisione o viene pubblicato dai grandi quotidiani, quindi per il momento vincono ancora loro.
Febbraio 28th, 2008 at 03:20
mi piacerebbe che avessi ragione nella tirata sulla "Tv media talmente sopravvalutato da poter tranquillamente archiviare le sue elucubrazioni …", ma non ne sono tanto sicuro.
Febbraio 28th, 2008 at 03:28
Mante, sono pienamente d'accordo a meta' con te.
Pienamente, perche' ritengo che i megaconduttori TV siano una specie in via di estinzione; a meta' perche' l'estinzione non avviene on/off.
Cio' detto, vedremo se reagira'. Se non lo fara', sara' un segno che uno dei primi sintomi dell'estinzione e' la cecita'…
Febbraio 28th, 2008 at 05:14
mante vorrei capire una cosa: perchè sulle cazzate di vespa c'è stata una presa di posizione così forte e sulla questione del canone rai no?
Febbraio 28th, 2008 at 05:27
@stefano: secondo me se per caso i megaconduttori TV davvero si estinguessero, sarebbe solo per essere sostituiti dai megaconduttori internet (vedi Grillo). La storia è fatta solo di masse che si aggregano dietro a pochi leader, non vedo perché internet dovrebbe riuscire a cambiare le cose.
Okay, con internet c'è il discorso delle mega-nicchie, e quindi invece che da tre-quattro megaconduttori si potrà passare a 30-40, ma non credo sarebbe un cambiamento radicale
@Taro:
"la lettera è anche utile per presentare il personaggio in questione ai giovani,"
se intendi i giovani in quanto massa, secondo me te lo puoi scordare. E' una lettera troppo lunga; visto il trend attuale di calo dell'attenzione credo che la maggior parte (e non solo dei giovani) smetterebbe di leggere già dall'incipit. Se vuoi presentare qualcuno ai giovani, mandagli un SMS.
Febbraio 28th, 2008 at 06:26
senza entrare nel merito della lettera, anche io sono dell'avviso che una presa di posizione sia utile per svariati motivi, tra cui mi vengono:
1- esistere e non essere nascosti nel lato buoi dell'informazione;
2- far sentire la capacità di organizzazione ed aggregazione che può esprimere questo mezzo ;
3- che anche chi passa negli altri mezzi di informazione viene seguito e quindi non siamo isolati da resto del mondo.
Ce ne sarebbero tanti altri di motivi per prendere posizione e che non ho il tempo di analizzare in questo momento, però io preferirei non lasciar correre.
Febbraio 28th, 2008 at 06:47
Scusami, Mantellini, la buona informazione sarebbe dunque quella stile Quintarelli, 7525 battute (con scrittura noiosa) per dire che Internet è fico?
E poi quella di Vespa non è "illusione di contare qualcosa". Fatevene una ragione: Vespa conta qualcosa.
Febbraio 28th, 2008 at 07:22
tutto molto giusto. ma attenzione a non sottovalutare l'importanza che riveste ancora la tv.
basti guardare sanremo: Un evento puramente televisivo che si moltiplica su tutti gli altri media. Devo ancora vederlo qualcosa così importante in rete…
e poi l'informazione è rimasto l'unico campo in cui la tv conta ancora qualcosa, vi dice niente l'espressione "no la tv la accendo solo quando solo la sera per il tg"?
Febbraio 28th, 2008 at 07:33
esaù,
a casa mia la buona informazione non si misura dal numero di battute o dalla bellezza dello stile, ma dalla correttezza dei contenuti.
Febbraio 28th, 2008 at 07:41
Mante, cadi nell'errore di chi vede le cose dal di dentro (la rete).
La famiglia italiana media si riunisce davanti al televisore a guardare il wrestling, la defilippi, striscia, sanremo, fiorello, … (in ordine crescente di "qualità ").
Altro che AppleTV e Blog.
Febbraio 28th, 2008 at 07:49
Mah, Mr G (!), puoi anche cercare di dire la cosa più corretta del mondo, ma se non la sai dire chi ti ascolta?
Anche io ho trovato la lettera troppo lunga.
E comunque sproporzionata rispetto alla "statura" del destinatario.
Stiamo parlando di un talk-show a formula fissa: esperto + politico + psicologo + (dlindlòn) figona che non c'entra un'H + hobbit sondaggista.
Il tutto condotto dalla zia dei conduttori.
Cosa vi aspettate da una trasmissione simile?
àˆ come scrivere al direttore di Novella2000 per protestare perché i loro servizi sono artefatti.
Febbraio 28th, 2008 at 08:22
la sintesi è una virtù, e quella lettera pecca parecchio per mancanza di sintesi.
nelle call for paper o for application estere c'è sempre il limite di parole, che di solito non supera le 500 o a essere generosi le mille.
Chiarezza e immediatezza, o si prende uno dei peggiori vizi della tv, cioè parlarsi addosso.
Febbraio 28th, 2008 at 08:30
Ma al posto di far tante parole non si potrebbe fare omaggio al giornalistucolo in questione dei due libri di Maistrello e DeBiase? Punto.
Ciao
Febbraio 28th, 2008 at 08:44
@ mr oz
E infatti il punto mi sembra proprio questo: a Vespa, e al suo Porta a Porta, di fornire una informazione corretta non gliene frega un fico secco.
Il fatto, poi, che la lettera sia troppo lunga mi sembra irrilevante. Continuo a non capire perché ci si soffermi a giudicare la forma dell’iniziativa piuttosto che il contenuto.
Febbraio 28th, 2008 at 09:01
Sono d'accordo con te, e se l'iniziativa di Stefano è ovviamente in buona fede, credo che su questa storia di Vespa ci siano anche alcuni "blogger" che soffiano sul fuoco in cerca di visibilità e facili applausi. D'altra parte a cosa servirebbe mandare un blogger da Vespa, se non alla sua visibilità personale? Non crederete mica che si possa cambiare la testa di Vespa o le logiche con cui fa il suo programma…
Febbraio 28th, 2008 at 09:26
Massimo Mantellini,
per una volta non sono d'accordo con te o meglio sono d'accordo con il fatto che la lettera a Vespa sia stata una buona idea (tant'è vero che mi sono "affannato" per farla firmare a tutti su http://firmiamo.it/lettera-a-bruno-vespa), mentre non concordo sul fatto che Vespa e la TV non rappresentino più un grande pericolo.
Ritengo che la questione in questo momento non sia vedere o meno nella TV e nel suo Vespaio un "pericolo", ma piuttosto prendere atto del fatto che prima di vedere il pubblico TV (ovvero "le masse" in quanto televisione mass media per eccellenza) navigare, leggere e vivere le testimonianze della "parte abitata della rete", i blogger come te, Montemagno e Quintarelli (solo per fare un esempio) dovranno passare dalle "forche caudine" di Porta a Porta. Sono convinto che la parte abitata della reta debba "farsi vedere" (mettersi in mostra come direbbero loro) per fare capire alle patate da divano il vero valore educativo, innovativo e sociale della Rete e fare capire al vespaio i benefici di Internet e l'importanza del loro ruolo per ridurre gli effetti negativi dei nuovi sistemi di comunicazione come il Web. Cosa ne pensi?
Febbraio 28th, 2008 at 10:44
quando avrai un blog che fa flop per 8 milioni e fischia di contatti in un paio di ore, allora potrai dire che la tv è morta. Il resto è acqua fresca
Febbraio 28th, 2008 at 15:06
quanto mi piacerebbe che tu avessi ragione… ma assai proprio :)
Febbraio 28th, 2008 at 16:53
nonostante sia d'accordo con tutto il resto, devo purtroppo sottoscrivere quello che molti dicono, e cioè che la televisione è e resterà ancora un grande pericolo per l'informazione corretta: semplicemente perchè raggiunge in poco tempo un numero di utenti molto superiore a quanto può fare internet, e perchè gli utenti che raggiunge sono passivi: prendono quello che viene loro raccontato per buono. E' questo il pericolo più grande.
Febbraio 28th, 2008 at 21:53
"Serve? Non serve? ": caro Mantellini, a parte che un tentativo di quel genere è peggio che voler cavar sangue dalle rape, l'unica cosa che serve all'informazione in Italia è che Bruno Vespa vada in pensione e non si faccia più vedere in TV, almeno alla Rai: vedasi in proposito cosa scrive sul contratto miliardario del Nostro l'ottimo Travaglio in "Inciucio", puah, che schifo!!
Febbraio 29th, 2008 at 11:11
@ Mr G
La correttezza non basta. Serve un minimo di _profondità _. Non si possono sprecare 7525 battute per dire che Internet è fico, che i blog sono fichi e che non sono (solo) luoghi di perdizione.
Se Quintarelli non avesse avuto a disposizione un Word processor, ma una macchina per scrivere, probabilmente avrebbe fatto di meglio.
Io non firmo una lettera scritta in quel modo. Se Vespa cestina dopo tre righe, fa bene.
Marzo 1st, 2008 at 15:14
Caro esaù "ipse dixit", io invece la lettera la firmo e la sottoscrivo in pieno perchè ha esposto non opinioni (che sarebbe stata la cosa più facile e banale da fare) ma FATTI, fatti concreti a favore di Internet e dei blog: fatti, non pugnette!! Perchè non ci fai vedere tu invece cosa sei capace di fare, naturalmente con una "Lettera 22" ? Poi ovviamente ci trascrivi la tua lettera qui mediante pc.
Marzo 3rd, 2008 at 14:06
copio qui sotto un comento di Esau' che il sistema di commenti non accetta:
………
@ Asili
Io cerco di non scrivere lettere inutili, grazie.
esaù"
………