Un rapporto della European Interactive Advertising Association dice che per la prima volta i giovani tra i 16 e i 24 anni usano più internet che la tv. Il sorpasso la sorprende?
“No, niente affatto. Anzi, sono sorpreso che ci sia voluto così tanto. Non riesco a immaginarmi alcun senso del guardare la tv tranne che per lo sport in diretta e forse la copertura dell’attualità politica, come i risultati delle elezioni. Da questo punto di vista l’Italia è particolarmente sconcertante per uno che viene da fuori, perché ci sono tanti di quei talk show e giochi a premi che le altre culture troverebbe piuttosto stupidi”.
Evidentemente Negroponte non ha mai acceso un televisore negli Stati Uniti.
Gennaio 2nd, 2008 at 03:12
mah. può essere, ma io sono d'accordissimo con lui. quiz, non-dibattiti e programmi vari con conduttrici o spiti in sottoveste e tette all'aria…
Gennaio 2nd, 2008 at 04:14
Sì, certo. In Italia infatti abbiamo Lost, Weeds, Heroes, Ugly Betty, Desperate Housewives, David Letterman, i Simpson, Saturday Night Live e TONNELLATE di altra roba che esportiamo in tutto il mondo. In Italia, se in America scioperano gli sceneggiatori, ce ne accorgiamo perfino noi. Prova a far scioperare quelli del Bagaglino, e vedi se in America se ne accorgono.
Poco tempo fa, chiacchierando con il bassista di un gruppo newyorkese, mi sono sentita descrivere con sommo divertimento la visione di "Ciao Darwin": "Una cosa incredibile. Così politicamente scorretto che in America non andrebbe MAI in onda. Donne in perizoma che fanno la sfilata. Fantastico!"
Mi sono vergognata, e totalmente a ragione. Questa retorica del "si guardino a casa loro" comincia ad essere più che malriposta…
Gennaio 2nd, 2008 at 04:30
Giulia,
mica l'ho capito se sei d'accordo con Negroponte o no
Gennaio 2nd, 2008 at 05:10
Per niente. Ma con grande simpatia (sono d'accordo con quasi tutto il resto di quello che scrivi).
Gennaio 2nd, 2008 at 05:15
ah ok….quindi la ruota della fortuna e il talk show scemo in USA li becco solo io ;)
Gennaio 2nd, 2008 at 07:53
Non sto dicendo che non esistano.
Sto dicendo che in Italia c'è solo quello, mentre negli Stati Uniti esiste una produzione televisiva di qualità , esportabile e innovativa.
Le produzioni italiane (fiction in testa) sono caratterizzate al meglio da una desolante mediocrità , al peggio da una deliberata idiozia.
Vero, in America hanno Jerry Springer, Ricki Lake e Wheel of Fortune. Noi abbiamo Uomini e Donne, Costanzo, e qualcosa come quattro quiz preserali tutti identici.
Poi loro hanno anche (appunto) serie televisive bellissime, programmi di intrattenimento ben fatti, programmi comici che hanno cambiato la storia della televisione.
In Italia abbiamo "Boris".
E basta.
Direi che è un po' poco per fare quelli che "ma anche loro".
Gennaio 2nd, 2008 at 10:43
Mi chiedo, cosa può sapere Negroponte della tv italiana? Al massimo quando è in Italia, torna in camera e per curiosità accende la tv. Quest'estate sono stato in Portogallo, e accendevo la tv prima di andare a dormire; ma non credo di poter esprimere un giudizio così tranciante sui media portoghesi… Pensavo fosse così per tutti.
Questo, però, non toglie che l'Italia non esporta un programma tv dai tempi di Forum (e non è una battuta). Abbiamo la nostra Oprah, ma non abbiamo il nostro David Letterman (o è quello che censura chiunque). E gli autori delle nostre sit-com si vantano di non aver mai visto Friends….
Gennaio 5th, 2008 at 14:24
mi accodo a Giulia: non è solo una questione di qualità ma soprattutto di quantità . Negli states c'è qualche centinaio di canali tv disponibili alla maggioranza della popolazione, che vanno dall'intollerabile fino alla TV di qualità . e negli USA di esempi di TV di qualità che noi non potremo mai trasmettere per bigottismo cattolico, sottovalutazione dell'audience o assenza di un mercato, ce ne sono parecchi.
in Italia, per quanto ce la meniamo con la scelta del satellitare e del digitale terrestre, che hanno numeri ancora di nicchia, la stragrande maggioranza della popolazione ha accesso al massimo a 8 canali TV nazionali + altrettanti locali. quasi tutti identici come offerta.
la differenza non è solo sulla qualità dei contenuti, ma anche sulla loro varietà : gli States tra mille cose di diversi livelli di qualità hanno anche Springer, noi abbiamo quasi solo Ciao Darwin.
Gennaio 8th, 2008 at 07:22
Scusate, io non sono un genio in geografia (e neanche in generale se è per questo), ma perchè si continua a paragonare l'Italia che è una nazione, con gli Stati Uniti che sono una federazione di Stati?
Al limite si dovrebbe paragonare con la Comunità Europea. Poi è chiaro che loro sono + coesi, parlano la stessa lingua,hanno un governo centrale da quando sono nati, ecc. No?