1) La cafoneria dei commessi dei negozi mi pare in costante aumento. Difficile meritarsi un sorriso, difficilissimo intercettare qualcuno per una informazione, quasi impossibile ascoltare un “Grazie” alla cassa. Chi viaggia un po’ sa che si tratta di una caratteristica solo italiana e che in tutti i paesi civili la gentilezza e’ un obbligo e non un optional. Da noi avviene il contrario.
2) I pacchi regalo sono finiti. Nessuno li prepara piu’, troppa fatica. Specie sotto le festa il massimo che puo’ capitare e’ che fuori dal negozio ci sia un banco di una associazione di volontariato che si incarichi dell’operazione sperando in una offerta. Noi facciamo l’offerta volentieri ma il negoziante si scarica allegramente un onere che fino a ieri era a suo carico.
3) Perfino le buste di plastica sono un inconcepibile sovrappiu’. Inserire un oggetto all’interno di una bustina di plastica deve essere una azione in violazione di qualche norma sindacale visto che nessun cassiere lo fa piu’. Sempre piu’ spesso accanto all’uscita c’e’ una cesta dalla quale il cliente con scontrino e bene acquistato in mano va mestamente ad imbustarselo.
Poi avrei anche una domandina finale alla quale fatico a dare una risposta:
“Come mai in centro a Forli’ ci sono molte piu’ Porsche che nel centro di Londra?”.
Non le avranno mica acquistate facendomi imbustare da solo i regali di Natale vero?
Dicembre 23rd, 2007 at 18:01
La risposta alla domanda sulle Porsche è abbastanza facile, dai…
Dicembre 23rd, 2007 at 18:42
si, però a Londra ci sono più Bentley
Dicembre 23rd, 2007 at 21:05
Centro Commerciale "I Gigli", Campi Bisenzio (FI), ieri e oggi. Più qualche negozio in centro a Firenze.
1) Tutti mi hanno detto "Grazie" e anche "Auguri". Sorridendo. Magari la stanchezza un po' si vedeva, ma tutti hanno salutato educatamente. Recuperato anche le commesse per chiedere informazioni. Da qualche negozio sono uscito senza comprare nulla, ma sono stato lo stesso salutato educatamente.
2) Gioielleria Tempesti, via dei Servi (dietro il Duomo). Pacco-spettacolo: con un foglio di carta da regalo senza usare nemmeno un pezzettino si scotch. Non un finto pacco di quelli pronti, eh, un vero pacchetto fatto a mano. Coin al centro commerciale: tre pacchetti. Di quelli pronti, ma con la coccardina. La ragazza addetta ai pacchetti era stanca, è bastato dirle che capivo quanto fosse noioso quel lavoro per strapparle anche un sorriso.
3) Buste di carta da Coin e in gioielleria, busta di plastica in libreria, busta grande da Mediaworld, l'unica che ho dovuto riempire da solo. Anche a "I Gigli" ci sono le associazioni, ma non mi hanno voluto impacchettare una scatola un po' grande, quella di Mediaworld. Peccato per loro: avevo pronto il quintuplo dell'offerta minima di 1€.
Era meglio se prendevi il trenino e venivi a Firenze ;)
Dicembre 24th, 2007 at 03:15
Un paio di giorni fa da GameStop al Gabbiano di Savona: compro un paio di regali e al momento di pagare chiedo se sia possibile avere un pacchettino. "Non facciamo pacchetti, vuole lo stesso la merce?" …non fossi stato in consueto affanno-regali avrei risposto "No, grazie!". I consumatori si dimenticano spesso di avere una pesante "arma" tra le mani. Di fronte ad un commesso palesemente maleducato (la stanchezza di fine turno ovviamente e' un'attenuante) o altre situazioni che non ci soddisfano… beh possiamo sempre far notare la cosa con cortesia e poi rendere la merce con un sorriso. Piu' semplicmente non mettere piu' piede in quel negozio.
Dicembre 24th, 2007 at 03:18
Da piccolissimo commerciante non posso che essere felice se la grande distrubuzione pecca in qualita' umane e di servizio…
Io mi rifiuto di fare aperture domenicali ma umanamente comprendo tutte quelle persone che fin da novembre non hanno piu' una vita, una famiglia, un fine settimana di riposo, niente. Arrivano alla fine veramente stremate.
Ps. Ieri sono andato per negozi di elettronica e da queste era il deserto dei tartari, di commessi disponibili ne trovavi quanti ne volevi, pure troppi… quasi una persecuzione :-)
La cosa mi ha dato da pensare.
Dicembre 24th, 2007 at 06:55
mia moglie fa la cassiera e ti assicuro che anche la cafoneria dei clienti è in continuo aumento.ciao
Dicembre 24th, 2007 at 07:13
arsenal, ne sono convinto. Li vedo anch'io. Solo che – entro certi limiti- i clienti non vengono pagati per essere gentili.
Dicembre 24th, 2007 at 08:02
Concordo con il mio collega. Soprattutto per le aperture domenicali.
Comunque un sorriso, un pacchetto ed una sportina li diamo a tutti. E magari anche qualche omaggio.
Le porsche invece le vedi solo quando l'hanno le clienti. Una in particolare era finita sul giornale satirico locale con il soprannome di Pretty Woman.
Quindi lascia la grande distribuzione e vieni nei piccoli negozi.
Oggi chiudiamo alle 17.30.
Dicembre 24th, 2007 at 09:02
Perché nel centro di Londra non si può circolare in macchina ;-)
Dicembre 24th, 2007 at 19:02
wow mante cosa avrai mai comprato al mega da marco polo!!
Dicembre 25th, 2007 at 18:44
Mi scadi un po': pensavo che i regali li comprassi a Londra.
Dicembre 26th, 2007 at 05:20
Capire il proliferare delle porche è semplice … la meravigliosa idea della sindaca di istituire il parcheggio gratuito in centro….
Dicembre 26th, 2007 at 07:17
più o meno le stesse cose che ho notato anch'io…
Dicembre 27th, 2007 at 04:20
1) Magari e' perche' nonostante i turni massacranti a cui sono sottoposti commessi, cassiere & c. la loro paga non arriva a 1000 euro per un full time e nei grandi centri commerciali lavorano "a chiamata". E gli straordinari non sono assolutamente concepibili, ma solo dal punto di vista della retribuzione. E non ho considerato nemmeno l'avere a che fare con clienti cafoni e/o che tentano di fregare soldi – perche' ci sono anche quelli.
Dicembre 27th, 2007 at 08:31
Tutto vero, d'accordo: ci sono un sacco di precari, sottopagati e sovrasfruttati. Pero' la gentilezza non costa niente e puo' sempre rendere molto. Anche al commesso stesso.
Dicembre 27th, 2007 at 10:44
Ok, ma riesco a perdonare piu' facilmente un commesso stanco che un cliente stronzo. ; )
Dicembre 27th, 2007 at 16:46
"La cafoneria dei commessi dei negozi mi pare in costante aumento. Difficile meritarsi un sorriso, difficilissimo intercettare qualcuno per una informazione, quasi impossibile ascoltare un "Grazie" alla cassa. Chi viaggia un po' sa che si tratta di una caratteristica solo italiana e che in tutti i paesi civili la gentilezza e' un obbligo e non un optional. Da noi avviene il contrario".
E ce credo. Sono pagati come schiavi.
Dicembre 31st, 2007 at 02:54
hai perfettamente ragione ma se, nonostante tutto, si continua a comprare…
Perchè non usi internet per i prossimi regali?!
bye
Dicembre 31st, 2007 at 08:15
Per quanto riguarda il punto 1, relativamente ai modi dei cassieri, posso confermare che un trattamento simile è riservato anche ai poveri malcapitati, francofoni e non, che si ritrovano a fare acquisti in qualche supermercato appena fuori dalla tradizionale zona turistica di Paris.
Io ho provato a dare la colpa al surriscaldamento globale :)